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Sostituire un caldaiaSostituzione caldaia

In questo video rappresentativo scoprirete come un idraulico professionista sostituisce la vecchia caldaia con pochi semplici interventi, senza sporcare la casa e senza creare disagi.

Installazione caldaia

Fasi dell'installazione apparecchio energetico e passaggi fondamentali, dalla rimozione della vecchia caldaia alle ultime normative di collaudo Dpr 74/13 e UNI 8065 aggiornamento del 2019.

Installazione caldaia secondo normativa

Nelle fasi seguenti l'installazione di una caldaia di tipo C, a condensazione, con scarico forzato coassiale a parete-facciata esterna.

Ricordiamo che ad oggi, 2020, è VIETATA l'installazione di una caldaia tradizionale, inoltre nel caso non si possa scaricare i fumi al tetto dell'edificio si dovrà comunque procedere con l'installazione di un modello a condensazione con scarico (amministrativamente derogato) su facciata esterna, perché le recenti disposizioni in merito confermano l'esclusiva di evacuazione fumi "a tetto" anche per le condensazione.

Altra cosa molto importante:

il camino in acciaio della vecchia caldaia turbo (tradizionale a tiraggio forzato) NON È COMPATIBILE col nuovo PVC necessario alla nuova installazione di caldaia a condensazione.

Fase 1) Rimozione vecchia caldaia

La caldaia vecchia viene scollegata idraulicamente ed elettricamente per motivi di sicurezza.

Fase 2) SostituzioneSostituzione-caldaia-a-Milano-e-Monza-Brianza

La vecchia caldaia viene disinstallata e quindi smontata dalla parete, viene tirata giù con l'ausilio di un secondo idraulico.

Siamo pronti per portare sul posto la nuova caldaia, fornita da noi o, come in questo caso, fornita dalla committenza e trasportata dai nostri tecnici.

Fase 3) Misure per nuova caldaia

Si rimuove la nuova caldaia dal cartone che la imballava per prendere la sua "dima" che ci indica le misure e l'ordine degli attacchi, quindi si svitano via i vecchi raccordi idraulici e si segnano i fori per la nuova posizionatura a muro.

NB: questa operazione dovrebbe essere sempre pensata e preventivata in fase di sopralluogo.

Posizionamento caldaia

Il nuovo posizionamento della caldaia DEVE essere effettuato solo dopo aver controllato le corrispondenze, soprattutto quelle dello scarico fumi, ecco le fasi dell'installazione di fatto:

Fase 4) Fissaggio caldaiaIdraulico-trapano-fissaggio-caldaia

Una volta forato ed applicata la placca di sostegno sarà più facile passare a questa fase dove avremo una misura ben precisa di dove forare per fare uscire uno dei due tubi (in questo caso quello dell'aspirazione) in facciata.

NB: il foro viene effettuato con una carottatrice a lama per muro (diametro 100mm) ed un aspiratore posto al di sotto e fissato con un tassello per eliminare gran parte della polvere (cucina).

Collegamento caldaia

Fase 5) Allacciamento caldaia

Nuovo allacciamento con flessibili in acciaio inox , collegati, coprono la distanza degli attacchi a muro (acqua e gas) rispetto alla caldaia. Questa distanza minima è dettata principalmente dallo spazio che occupa il cosiddetto "defangatore" (dispositivo in ottone a sx) che deve essere posto in corrispondenza del Ritorno del circuito di riscaldamento per "defangare" l'acqua a circuito chiuso che scorre nei caloriferi in ghisa già esistenti, in questo modo vengono filtrati molti materiali di scarto che possono finire nella nuova caldaia compromettendone la durata, l'efficienza termica e la portata.

Fase 6) Prova di tenuta caldaia

La caldaia viene messa in pressione (a minimo 1,5 bar) per controllare l'impianto termico, quello sanitario, poi ricollegata elettricamente ed allacciata all'impianto del gas con flessibile inox o collegamento rigido filettato ed infine, composto lo scarico coassiale, abbiamo proceduto con la prima prova di funzionamento e di tenute.

Breve video che spiega come si sostituisce la caldaia.

Successivamente all'installazione a regola d'arte e certificata, abbiamo effettuato la "prima Accensione" o collaudo GRATUITO.

Dunque abbiamo constatato corretta la tenuta di tutte le parti di caldaia e verificato la conformità di tutti i valori tecnici risultati.

IMPORTANTE DA RICORDARE:

Obblighi di Legge per installazione caldaia

Dal 2009 il Decreto Legislativo n.59 (Gazzetta ufficiale n.132) ha imposto a tutte le sostituzioni, e quindi IN QUESTO CASO nuova installazione caldaia, un lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento in maniera radicale e comprensivo di pannelli radianti, collettorei, termosifoni etc. annessi.

Pena il decadimento delle garanzìe sugli scambiatori primari e secondari degli apparecchi o altre componenti idrauliche che potrebbero danneggiarsi a causa delle ostruzioni nelle tubazioni esistenti.

Questa operazione OBBLIGATORIA è fondamentale da richiedere all'idraulico installatore che verrà interpellato per eventuali preventivi.

Attenzione: non tutti i tecnici che operano su Milano e Monza Brianza sono in possesso delle apparecchiature idonee per il lavaggio impianto termico. Chiedere sempre il costo di questo intervento e se effettuabile.

La raccomandazione è sempre quella di informarsi bene!!!

Approfondisci su:

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>> Offerte acquisto caldaie

>> Installazione caldaia Milano

>> Normativa caldaie a condensazione

>> Normativa caldaia dal 2016 al 2020

Siamo Centro Assistenza Autorizzato ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.

Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 349 21 375 91 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.

La riparazione della caldaia Riparazione caldaia

La riparazione della caldaia è un intervento di manutenzione ordinaria effettuato dall'idraulico installatore, che consente all'apparecchio di essere ripristinato e messo in sicurezza in caso di malfunzionamento o in caso di blocco.

Sia durante l'uso quotidiano, che in occasione di un controllo, possono verificarsi situazioni per cui sia necessario intervenire sulla caldaia a mezzo di intervento di riparazione.

Come si ripara una caldaia?

Per la riparazione della caldaia è sempre necessario che intervenga un tecnico abilitato o una ditta autorizzata. Questo per garantire e certificare sempre le modifiche effettuate, per la sicurezza dell'abitazione o stabile in cui è installato l'apparecchio.

Da dove partire ..e dove finire

Il tecnico in uscita sostituirà le parti danneggiate dell'apparecchio, eseguendone il ripristino. Poi, accertatosi del corretto funzionamento, può rilasciare tutti i documenti aggiornati che attestano l'avvenuta riparazione.

Chi può "mettere le mani" su una caldaia?

>>Passa a normativa caldaia

Per una consulena generica e/o non urgente, un utente può rivolgersi al suo idraulico o affidarsi al parere di una persona di sua fiducia. Possiamo trovare tante figure "fai-da-te" che intervengono e di fatto possono agire sulla caldaia chiaramente con delle limitazioni in fatto di intervento specifico al componente o di responsabilità della nuova conduzione.

Meglio contattare un Centro Assistenza Tecnica della marca della caldaia o un idraulico che abbia, come noi, competenze specifiche e conoscenza dei componenti.

Consiglio

A questo proposito è sempre giusto ricordare che un utente o una persona non qualificata del settore dovrebbe sempre attenersi alle norme del buon senso per limitarsi a maneggiare esclusivamente i pulsanti esterni e chidere o aprire valvole già allacciate alla caldaia stessa, senza intervenire nelle sue parti interne poichè, in caso di caldaia ancora in garanzia, quest'ultima potrebbe non essere più valida a vista di un tecnico autorizzato alla assistenza.

Quando conviene riparare anzichè sostituire la caldaia?riparazione-o-sostituzione-caldaia

Manutenere o sostituire? La cosa migliore da fare nel caso in cui vi sia un problema più oneroso del costo stesso della caldaia o di un apparecchio nuovo è sicuramente la consultazione di un tecnico del settore, meglio ancora se questi è un conoscente...

Talvolta infatti si finisce con un intervento di sostituzione della caldaia per risolvere un problema troppo complicato o apparentemente dispendioso da gestire singolarmente o continuamente, perché può succedere che poi si rompa qualcos'altro..importantissimo venire ugualmente a capo del problema che ha causato il guasto, almeno per noi, sempre.

Contro gli sprechi

Anche in caso si abba già deciso di cambiarla, meglio saperlo, non avete idea di quante caldaie si buttano ogni anno per motivi futili o completamente fraintesi, lo stesso si può dire per lavatrici o lavastoviglie.

Contattate chi "può mettere le mani" ovvero un termoidraulico abilitato.

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Quanto costa la riparazione della caldaia?

L'intervento di riparazione può avere dei costi molto variabili, in base alla tipologia della caldaia e dell'entità del problema.

Possiamo spendere dai 55 ai 90 € circa per un controllo tecnico dell'Assistenza Autorizzata (costi di uscita + lavoro) e decidere se abbinare il controllo fumi, fino a cifre più elevate come il rifacimento del libretto, aggiornamenti bollino o nei casi di sostituzione di parti o componenti.

Ci sono componenti che costano tanto e ci vuol poco per installarli, altri contrariamente ai precedenti, hanno prezzi bassi ma locazioni difficili all'interno dell'apparecchio. Importante capire come è fatta la caldaia.

Manutenzione caldaia: quanto mi costa?

Non è detto che si debba valutare solo e sempre il costo di per sé poichè ci sono situazioni in cui continuare nel tempo ad intervenire su una disfunzione ricorrente della caldaia risulta difficile e dispendioso nel tempo. Ci sono casi in cui invece una caldaia troppo vecchia continua a dare problemi, ad andare in blocco per varie disfunzioni dei suoi componenti oppure non mantiene più la sua resa ottimale e continuare a "rappezzare" ormai non conviene più..

Cos'è meglio fare...

Oggi vi sono moltissime soluzioni, soprattutto per i nuovi dispositivi sul mercato, che permettono di valutare le vecchie prestazioni e rendimenti per fare un calcolo preventivo con l'obbiettivo di risparmiare sia sui consumi che sui costi di manutenzione e quindi di selezionare nuovi apparecchi che permettono, a lungo termine ed anche da subito, una valutazione importante della possibilità di sostituire anzichè riparare.

Manutenzione caldaia obbligatoria

NB:La manutenzione del circuito termico e la verifica della sua pulizia devono essere effettuate obbligatoriamente nei casi in cui ci sia (secondo il committente e tecnico) pericolo di malfunzionamento di un nuovo apparecchio installato prima della nuova "prima accensione o collaudo", pena il decadimento della copertura assicurativa a garanzìa della stessa caldaia.

Più in basso vedremo le leggi che regolano la manutenzione e la pulizia.

Differenza tra controllo fumi e manutenzione della caldaia

Il controllo dei fumi (abbinabile con una pulizia della caldaia o controllo / lavaggio impianto termico) è obbligatorio per Legge, per le caldaie al di sotto dei 35kW (comune uso domesticho), tassativamente almeno ogni 2 anni.

La manutenzione della caldaia invece può essere stabilita, se sottoscritta o tacitamente accettata, dal costruttore dell'apparecchio in tempi più brevi come un anno.

Siamo sicuri che si tratta della caldaia o sono gli impianti?

Manutenzione impianti di riscaldamento: quando?

La manutenzione dell'impianto di riscaldamento o sanitario quindi dovrà avvenire, almeno sottoforma do controllo, ogni anno.

L'idraulico che esaminerà il tipo di posa e di installazione degli impianti termici stabilirà quando e come intervenire con intervento di pulizia per l'adeguamento alle Leggi sottoindicate.

...ma attenzione a che cosa si pulisce!

Manutenzione impianto di riscaldamento: prezzi

L'impianto di riscaldamento, con caloriferi o a pavimento, deve essere contollato ogni anno secondo il costruttore, ai fini di garanzia.

Differenza tra controllo periodico e pulizia impianti

L'obbligo di pulizia è presente quando si va a sostituire una componente come la caldaia, quando si posa da "Ex-novo" e quando si esegue la normale pulizia della caldaia con il controllo dei fumi, qualora il tecnico lo prescriva.

Il prezzo per la semplice manutenzione può essere lo stesso del controllo fumi obbligatorio, ma spesso all'impianto termico viene dato solo un cosiddetto "colpo d'occhio" e raramente i manutentori di caldaie si adoperano per verificare l'effettivo stato delle tubazioni ed il pericolo di ostruzioni per le quali sarà più oneroso, poi, andare a ripristinare...

Il costo di una pulizia di questo tipo ha dei prezzi più alti, ma con garanzie maggiori a livello di prestazioni energetiche e durevolezza del lavoro idraulico, quindi di conservazione dello stato di fatto dei tubi.

Quando è obbligatoria?

Legge sulla manutenzione e pulizia della caldaia e impianto termico

Il D.Lgs. 192/2005, con le successive integrazioni e disposizioni regionali, rende OBBLIGATORIA la manutenzione periodica di tutti gli impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati.

La manutenzione della caldaia deve essere effettuata ogni anno, salvo diverse disposizioni prescritte, mentre la prova fumi deve essere effettuata ogni 2 anni per gli impianti con potenza inferiore ai 35kW.

Quando la manutenzione non basta

La manutenzione della caldaia spesso accompagna quella del circuito termico e la verifica della sua pulizia devono essere effettuate obbligatoriamente nei casi in cui ci sia (secondo il committente e tecnico) pericolo di malfunzionamento di un nuovo apparecchio installato prima della nuova prima accensione o collaudo, pena il decadimento della copertura assicurativa a garanzia della stessa caldaia.

Manutenzione caldaia: normativa

La Gazzetta Ufficiale n. 132 del 10 giugno 2009, ha pubblicato l'adeguamento D.P.R. del 2 aprile 2009 n. 59, con il quale rendeva obbligatorio l'adeguamento degli impianti di trattamento dell'acqua nelle abitazioni, nel caso in cui il contenuto di calcare sia troppo elevato.

Questo trattamento dell'acqua coinvolge tutti gli impianti termici per la produzione di acqua calda di riscaldamento e può essere abbinato anche alla rete ad uso sanitario, in forma obbligatoria presso le nuove abitazioni parzialmente ristrutturate, quelle realizzate a partire da giugno 2009 con una "durezza" dell'acqua pari o superiore a 25 gradi francesi ed infine per efficientamento dovuto a sostituzione apparecchio energetico o in forma volontaria.

Impianti centralizzati: condominio

Per gli impianti di riscaldamento centralizzati è fatto obbligo all’Amministratore dello stabile di chiamare a tempo debito il tecnico manutentore abilitato per la pulizia della caldaia, il controllo dei fumi (verifica di rendimento) e la verifica generale dell’impianto termico e del locale "centrale termica".

Chi paga la riparazione della caldaia?

La risposta è: chi ne fa utilizzo.

Il proprietario del bene significativo può acquistare o installare (quindi con intervento straordinario) e detrarre fiscalmente. L'inquilino o l'usufruttario del bene deve corrispondere manutenzione a ciò che sta utilizzando.

Ogni anno tutti gli impianti termici devono essere sottoposti a manutenzione, mentre la verifica del rendimento energetico della caldaia dovrà essere effettuata secondo le seguenti cadenze:

impianti fino a 35 kW => secondo le istruzioni indicate nel libretto di uso e manutenzione.

impianti da 35 a 350 kW => una volta ogni anno

impianti sopra i 350 kW => due volte all'anno

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Quali sono le normative che regolano la caldaia?

Che obblighi di legge ci sono per il controllo (o analisi) fumi della caldaia?

Controllo fumi caldaiaIl controllo fumi della caldaia è obbligatorio per legge

L'assistenza per la caldaia era uno degli interventi idraulici ordinari di manutenzione, ma oggi, in seguito alle recenti disposizioni di legge è un intervento obbligatoriamente necessario per la sicurezza, previsto dalle norme europee e dalla legge italiana.

Per chi è obbligatorio il controllo dei fumi di scarico e della caldaia? Normativa

Il controllo fumi della caldaia o apparecchio equivalente deve avvenire tassativamente per tutte le tipologie di caldaie, che siano all'interno di un locale, privato o pubblico, o all'esterno.
Le nuove norme europee sui controlli dell'efficienza energetica e l'entrata in vigore del DPR 16 aprile 2013, n. 74 (GU n.149 del 27-6-2013), hanno introdotto alcune modifiche, come vedremo qui di seguito.

Consiglio idraulico

NB: una corretta manutenzione della caldaia è una delle regole basilari per risparmiare sulla bolletta del gas. Eseguire la pulizia della caldaia periodicamente serve infatti a mantenere l’efficienza, i rendimenti e a limitare consumi e spese.

Ogni quanto è necessaria l'assistenza tecnica ed il controllo obbligatorio dei fumi?

Parlando di unità domestiche, il controllo di tutti gli apparecchi a combustibile fossile (come il gas) in quanto allacciati ad un impianto termico e producendo uno scarico di gas nocivi (come il CO) DEVE TASSATIVAMENTE AVVENIRE OGNI 2 ANNI, pena la verifica arbitraria del Comune di appartenenza, Regione e conseguenti provvedimenti a termine perentorio.

Normativa caldaia: come avveniva il controllo fumi qualche anno fa....

In precedenza, la normativa (DPR 412/93, 192/2005 e 311/2006) prevedeva per le caldaie di potenza uguale o inferiore a 35 kW, i seguenti controlli:


-) Ogni anno se il combustibile è liquido o solido.

-) Ogni 2 anni se l'impianto è a gas a focolare aperto all'interno dei locali, quindi di tipo "B" o se la caldaia installata ha più di 8 anni.

-) Ogni 4 anni se l'impianto è a gas a tenuta stagna, quindi di tipo "C".

Nel 2009 una modifica legislativa (Dpr n.59) e successivamente con altre leggi che approfondiamo considera gli impianti termici da CONTROLLARE OGNI 2 ANNI e, talvolta ogni anno se si sottoscrive garanzia e contratto con il costruttore o Centro Assistenza Tecnica della marca della caldaia.

Sostituzione caldaia - normativa e canna fumaria

In fase di sostituzione caldaia, s'intende esclusivamente la nuova installazione caldaia, occorre dare l'esclusiva allo scarico a tetto dell'edificio.

In caso di nuovo impianto a pavimento o particolari condizioni di risparmio energetico/combustibile/emissioni si potrà scaricare in facciata, come spieghiamo in basso.

In caso non si possa effettuare, il progettista a seguito delle verifiche deve compilare un Rapporto tecnico dove ne attesta il controllo con esito negativo o positivo ed eventuali parametri.

Cosa dice la normativa di riferimento?

La normativa di riferimento è la UNI 7129 e dispone la progettazione, l'installazione e la conduzione di fumi di scarico, OBBLIGA il controllo fumi in fase di primo collaudo (prima accensione) da parte dell'installatore, oltre che del centro assistenza.

Cronologia: normative ieri ed oggi

Di seguito l'elenco delle normative che si sono suseguite negli anni per il perfezionamento di quanto disposto in fatto di normative di riferimento, più in basso le riassumiamo semplicemente:

Dpr 412 del 1993 modificato dalla Legge n.90 del 03/08/2013;

Dal 26/09/2015 entra in vigore la Normativa europea che limita l'installazione a determinate tipologie di apparecchi di classe 5;

Normativa caldaie 2017

Il 2017 registra una nuova proroga dell'installazione delle caldaie a tiraggio naturale, quindi di tipo "B", sempre e solo con scarico fumi in canna fumaria collettiva, fino a fine 2018.

Cosa vuol dire?

Che le caldaie a camera aperta, di cui sopra, godevano ancora del beneficio della produzione e distribuzione, quindi vendita ed installazione da parte di idraulico (sempre con dichiarazione di conformità).

Sarà difficile acquistarla oltre questa scadenza, poiché i costruttori a tuttoggi dovrebbero aver terminato la produzione, esuberi di magazzino non verranno considerati quindi, ma l'installazione DEVE avvenire entro fine 2018.

Caldaia: normative installazione 2018

A partire dal 31 luglio 2016, è nato il nuovo Conto Termico 2.0, che permette un recupero della detrazione entro massimo 60 giorni dall'installazione di un nuovo apparecchio energetico o per diverse operazioni di recupero efficienza energetica o ripristino energetico come l'isolamento e la pulizia dell'impianto idraulico. In sostanza dal 2018 in poi ci è rimasto un solo buon appiglio: la detrazione fiscale fino al 65%.

Normative controllo fumi 2022

La normativa, a tutt'oggi (2022) rimane la UNI 7129, Dpr n.74/2013+ Dpr 59/2009 e pervedono il LAVAGGIO CHIMICO DEGLI IMPIANTI di RISCALDAMENTO per impianti esistenti oppure impianti con caratteristiche, come la durezza, oltre determinati parametri, e il controllo obbligatorio ogni anno ai fini di conservazione della garanzia e funzionalità secondo il costruttore e per le caldaie con potenza al di sopra del 35 kW (come quelle condominiali ad es.).

A questo proposito gli impianti sono stati suddivisi in due principali categorie:
 Impianti termici a combustibile liquido o solido < 35kW
Questo tipo di impianto ha l'obbligo di assistenza ogni 2 anni, indipendentemente dall'età dell'impianto o della caldaia in funzione.

Impianti termici al di sopra dei 35kW, a metano o gpl
Questa tipologia di impianti, per fare un esempio è quella più comunemente riscontrabile nelle abitazioni civili o piccole aziende ed ha l'obbligo di controllo fumi ed assistenza tecnica ogni anno.

Tempi obbligatori per centrali termiche oltre 100kW
I tempi invece si dimezzeranno se la potenza termica della caldaia, ad esempio è maggiore o uguale a 100 kW.

Normativa scarico fumi: spiegazione

Lo scarico in camino collettivo o singolo, deve essere predisposto a tetto in maniera quasi totalmente esclusiva, salvo alcuni casi come deroghe dell'assemblea condominiale, rapporto tecnico di controllo eseguito a livello civile e condominiale dove si attesta l'impossibilità di esecuzione del progetto o in casi come rifacimento di impianto termico integralmente oppure installazione di caldaie di classe 5 a basse emissioni NOx (ossido di azoto) o tradizionali a camera stagna della normativa europea del 26/09/2015, che prevede un contenimento molto efficace della combustione, a fronte di impianto efficiente chiaramente.
Attenzione: ricordiamo che il Decreto 74/2013 è in vigore solo in quelle regioni che non hanno recepito la direttiva 2002/91/CE con atto proprio sulla base dell’art. 17 del dlgs 192/2005 (clausola di cedevolezza), Queste regioni, quindi dovranno intervenire per garantire la coerenza dei loro provvedimenti con i contenuti del DPR assumendoli come riferimento minimo inderogabile (art. 10 DPR 74/2013).

Altri chiarimenti per lo scarico fumi - Normative spiegate in poche parole

Le caldaie a tiraggio naturale, di tipo B o B1, devono essere installate in locale idoneo all'interno e non più all'esterno.

Le caldaie tradizionali a camera stagna, quindi di tipo C, ad oggi 2020 non si possono più installare salvo i casi citati nella pagina, se non li hai visti controlla bene..

Lo scarico a tetto, qualora fosse un camino singolo, deve essere incamiciato, dunque preparato per lo scarico di nuova caldaia.

Scopri tutte le altre normative >>>clicca QUI.

Guarda quali sono i casi per passare a condensazione >>> clicca QUI.

 

Se ho una caldaia a tiraggio naturale sono obbligato a sostituirla con la condensazione?

Assolutamente no, immaginiamoci quante caldaie ancora in funzione ci possono essere di quel tipo, in tutta Italia, ci sarebbe una rivolta vera e propria.... Morale della favola, se si tratta di una sostituzione ok, a partire dal 2019 bisognerà passare a condensazione, diversamente possiamo, fino a fine 2018, installare una caldaia a tiraggio naturale, sempre nelle condizioni di conformità di cui sopra.

Se la caldaia ancora funziona ma è molto vecchia (oltre 30 anni), il consiglio è di cambiarla appena possibile nella stagione giusta!!!

Tuttavia bisogna riconoscere che per i vecchi modelli ancora tutto non è perduto, alcuni vecchi componenti della caldaia si possono manutenere.

Pulizia obbligatoria impianto di riscaldamento e idro-sanitario

Dal 2009 è in vigore il Decreto Legislativo n.59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.132 , il quale OBBLIGA una manutenzione costante anche dell'impianto termico e la sua pulizia con annessi caloriferi. Dopo aver capito dove installare l'apparecchio, ma prima del suo collaudo, occorre effettuare un'intervento idraulico di pulizia o lavaggio dell'impianto di riscaldamento e, se al di sopra dei 25 gradi francesi, anche dell'impianto idrico-sanitario, pena il decadimento della garanzìa sugli scambiatori primari e secondari della caldaia.

 

Attenzione quindi, informarsi bene prima di scegliere chi sarà il tecnico che effettuerà l'intervento e se effettuerà questo intervento, oltre il suo prezzo.

Analisi fumi combustione: prezzi 2022Controllo-fumi-caldaia-Milano

Quanto costa la revisione della caldaia con il controllo fumi?

Il costo per la pulizia e revisione periodica delle caldaie a Milano e Monza Brianza prevede la rimozione di fuliggine all'interno della camera di combustione dell'apparecchio, il test di tutti i componenti di funzionamento della caldaia e il controllo fumi di emissione.

Controllo fumi e pulizia caldaia (bruciatore)

Generalmente le cifre si aggirano intorno ai 100€ per un controllo ordinario dei fumi di combustione, a questa cifra vanno aggiunti gli interventi di pulizia delle fuliggini e bruciatore (circa 60€), tuttavìa i nostri tecnici specializzati in questa mansione riescono ad eseguire una lavorazione completa con analisi periodica inclusa, produrre una fattura e bollino da registrare al CURIT a soli €130.

Bollino blu - fumi caldaia

Il bollino deve essere eseguito da manutentori o intallatori abilitati dalla Camera di Commercio per lo svolgimento del controllo fumi obbligatorio.

Ai sensi dell’art.15 del D.lgs n. 28/2011 che recepisce la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, tale certificazione, nel gergo nota come “patentino”, per installare e fare manutenzione di caldaie, caminetti e stufe a biomasse, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici a bassa entalpia e pompe di calore, serve a compilare il cosiddetto nuovo libretto di impianto obbligatorio per i proprietari di casa.

Libretto d'impianto - Libretto di centrale

Il libretto d'impianto (di centrale per potenze superiori a 35 kW) deve essere compilato per la prima volta dal manutentore. Tuttavia, il vecchio che avete in casa non deve essere gettato perché rappresenta la documentazione storica della caldaia.

Il libretto di impianto viene autenticato alla prima accensione o collaudo in presenza di certificazione di conformità di installazione rilasciata dall'idraulico installatore.

 

 

 

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Nuove disposizioni per l'installazione caldaie a camera stagna, a condensazione ed a basso consumo energetico.

 

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Pulizia del circuito termico: scopri i vantaggi del lavaggio impianto

 

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La pulizia della caldaia

Pulizia caldaie

Che cos'è?

La pulizia della caldaia è un intervento di manutenzione ordinaria effettuato dall'idraulico che consente all'apparecchio una maggiore durata nel tempo grazie al mantenimento in efficienza delle sue parti soggette all'accumulo di sporcizia (componenti come la serpentina, lo scambiatore di calore, il bruciatore e il sistema di scarico fumi).

La pulizia della caldaia è spesso abbinata a:

Pulizia impianto riscaldamento

Pulizia impianto sanitario

Come si divide? Differenze tra tipologie di pulizia

La prima cosa da sapere è la distinzione tra pulizia del bruciatore (spesso accompagnata dal Controllo fumi) e pulizia di componenti riguardanti il passaggio d'acqua, come scambiatore, serpentina, valvole e passaggi.

Infatti anche i costi per i due interventi hanno parametri differenti. Meglio esplicati in basso nellapagina.

Pulizia del bruciatore e controllo fumi

Controllo periodico obbligatorio - revisione con pulizia bruciatore

Pulizia dei componenti della caldaia

Ripristino da problema con lavaggio serpentina/scambiatore/passaggi/flussostato/valvola a tre vie, etc.

Quanto dura?

Questa operazione di pulizia può richiedere un tempo indefinito perchè varia in base al tipo di apparecchio, alla quantità di sporco accumulatosi e dal numero di componenti da pulire, possiamo stimare solo la pulizia di un solo componente che può andare da un'ora a tre o quattro, in base anche alla reperibilità di eventuali materiali specifici.

Quando è giusto fare la pulizia?

Di seguito un elenco delle situazioni in cui è necessario pulire:

-) Camera di combustione, bruciatore e area fumi sporchi

-) Scambiatore sporco o otturato

-) Serpentina sporca o otturata

-) Pompa sporca

-) Pompa bloccata

-) Valvola a tre vie sporca o bloccata

Per determinare a quale dei casi siamo di fronte, qui di seguito spieghiamo come riconoscere le diverse casistiche.

Fumi sporchi

L'acqua sanitaria arriva un pò meno calda del solito nonostante la giusta pressione/portata/quantità al min.

Si suggerisce un controllo fumi se mai effettuato nei recenti 2 anni.

Scambiatore caldaia sporco o bucato

Lo scambiatore della caldaia è un elemento di passaggio di acqua, che viene riscaldata da altra acqua (detta acqua tecnica) che gli ha ceduto calore, come l'acqua dell'impianto termico.

Scambiatore sporco

Lo scambiatore ha spesso bisogno di una pulizia (consigliamo almeno ogni 3 anni) per via della sua posizione di massima esposizione soggetta al calore e le sue caratteristiche tecniche, molto vincolanti per il passaggio dell'acqua giustificatamente assottigliato e distribuito su piatta superficie atta al migliore trasferimento del calore. In fondo i prezzi per la sua pulizia con lavaggio chimico.

Scambiatore bucato

Si nota subito un cattivo funzionamento della caldaia che va in blocco oppure non scalda bene l'acqua, inoltre per i manometri analogici è possibile notare l'osscillazione della lancetta in fase di apertura dell'acqua calda sanitaria.

Serpentina caldaia

Anche le caldaie, come lo scaldabagno, sono fornite di serpentina, talvolta per uso esclusivo del sanitario, talvolta con acqua tecnica che viene poi passa dallo scambiatore di calore.

Serpentina sporca

Si denota subito una diminuzione del rendimento della caldaia in fatto di potere calorifico, abbassamento della portata dell'acqua calda ed escludendo altri fattori come il bruciatore sporco o la pompa che non gira, dovrebbe sistemarsi con una bella pulizia. Un'altro segnale che ci parla di serpentina sporca è l'accumulo repentino di temperatura, talvolta così veloce da mandare in blocco l'apparecchio, che fatica a ripartire.

Come ce ne si accorge?

Situazioni in cui ci si può trovare e riconoscere la necessità di intervento

idraulico Succede che la caldaia fatica a trasmettere in maniera diretta o efficiente il calore, non più come prima invece faceva. Dunque diminuzione della resa, lunghi tempi di attesa e poca pressione nell'acqua calda, in generale per tutte le utenze in maniera abbastanza equa.

idraulico Talvolta la caldaia si spegne per elevato accumulo di temperatura dovuta al lento (troppo lento) passaggio dell'acqua nella camera di combustione.

Per altri casi e differenti situazioni combinate va anche in blocco.

idraulico La caldaia fa rumore quando gira l'acqua dei caloriferi.

idraulico L'apparecchio fa fatica a distribuire acqua nei rubinetti e lo fa con la stessa impedenza in tutte le utenze, da non confondere con il problema dlle tubazioni sporche, che causano problemi maggiori su tutta l'acqua calda ma in forme diverse di ostruzione, a seconda della distanza dalla sorgente di calore. In questo caso si tratta di un altro tipo di intervento.

idraulico Si sente un rumore come se ci fossero dei sassi nella caldaia che girano, forse qui rientra anche il fattore "bolle d'aria" nella pompa o addirittura nella serpentina quando passa così poca acqua da bollire all'istante.

Scambiatore beretta

Un accenno sulle opinioni riguardanti lo scambiatore Beretta: a quanto pare, secondo molti centri assistenza e colleghi installatori di caldaie, sembra che lo scambiatore (bitermico o monotermico) della Beretta sia famoso per la sua fragilità o facile ad accumulo di sporco!!! Inoltre viene spesso sostituito perché difficile da pulire in alcuni modelli. Molto dipende dall'ACQUA SANITARIA IN INGRESSO.

Scambiatore Hermann - Saunier Douval

Altro accenno di provenienza tecnica di colleghi di settore: lo scambiatore delle recenti caldaie Hermann-Saunier Douval risulterebbe molto intricato al suo interno per cui si riuscirebbe a lavare (specie in quello a lamelle) al massimo un 30% del suo interno; il tutto per massimo un paio di volte nella vita dell'apparecchio.

Scambiatore caldaia: ieri e oggi

Non ci sono più le caldaie di "una volta"!!!

..Niente di più vero.

Meglio pulire o sostituire?

Soltanto 20-30 anni fa, per le caldaie sul mercato si potevano effettuare fino a 5 lavaggi senza problemi in serpentine e scambiatori.

Questo discorso vale un pò per quasi tutte le nuove caldaie, progettate in maniera meticolosa anche dal punto di vista dei materiali utilizzati per la produzione, che vanno assottigliandosi, rimpiazzati da nuovi componenti di differente struttura volta sì al risparmio energetico, tuttavia favorendo, nel lungo termine, la possibilità di sostituzione anziché manutenzione-pulizia.

 

Componenti in anomalia: sotituzione o manutenzione?

Scopri di più anche per lo scaldabagno e le sue serpentine, clicca qui. <<<

Quindi il consiglio è: se acquistate un nuovo apparecchio, preservatelo!

Fare SEMPRE la pulizia degli impianti idraulici.

Serpentina caldaia sporca: perché si buca col tempo?

Come lo scambiatore, in genere riguardante la parte sanitaria dell'impianto, anche la serpentina è molto soggetta ad accumulo di calcare, di carbonati di Calcio o di sporcizia, la quale (forse non tutti sanno che..) in un primo momento si attacca alle pareti interne, ma alle sollecitazioni future di calore sul rame risponde staccandosi portando via con sè piccolissimi pezzi di serpentina, indebolendola!

Ecco perché è FONDAMENTALE la regolare pulizia dal calcare e quindi importante l'utilizzo di filtri addolcitori, anche magnetici, in ingresso, specie subito dopo un lavaggio.

Come ce ne si accorge?

Ce ne si accorge quando arriva poca acqua calda in TUTTI i rubinetti, in egual quantità.

Attenzione: se siamo di fronte ad una sporcizia dell'impianto sanitario invece, i rubinetti si comportano in maniera differente in relazione alla distanza dalla caldaia. Occorrerà intervenire con un lavaggio chimico impianto sanitario.

Pompa caldaia

La pompa sporca della caldaia è causa dello sporco, di corto circuito o inceppamento dovuto sempre allo sporco nell'impianto o in generale nelle componenti della caldaia.

Ce ne si accorge perché?

Perché il riscaldamento gira troppo piano e la caldaia va in blocco e segnala anomalia per "alta temperatura", a volte non gira proprio e il display ci da un altro codice coerente alla situazione.

Spesso la pompa, quando è sporca, fa rumore. Questo ci permette di capire che siamo vicini ad un problema imminente di sporco che ostruisce.

Quando è necessaria la pulizia della caldaia?

Video rivelante quanto a verità sul controllo fumi e differenza tra controllo e pulizia, oltre al bruciatore, anche delle parti interessate dal passaggio di acqua!!!

Talvolta, a causa di un'anomalia improvvisa e quindi in una situazione di blocco ci costringe ad effettuare un intervento urgente.Quando la caldaia va in blocco consigliamo sempre prima di guardare il codice di errore e confrontare la voce sul libretto per le istruzioni. Se non risolverà il problema sicuramente però daremo "un nome" e quindi una dicitura tecnica da comunicare all'idraulico interpellato.

Chiama subito un tecnico per saperne di più!

Quando è obbligatoria?

In altri casi la pulizia della caldaia è d'obbligo ricorrente, ad esempio in un condominio, dove l'apparecchio termico supera i 35kW di potenza e al di sotto di parametri ben precisi di durezza dell'acqua.

In ogni caso, chiunque possegga un dispositivo a combustibile allacciato ad un cicuito termico è tenuto ad effettuare questa operazione in maniera regolare nel tempo e soprattutto certificata da un tecnico abilitato o una ditta abilitata.
Nella maggior parte dei casi la pulizia della caldaia avviene in loco, ovvero sul posto in cui è installata, sia per quanto riguarda la pulizia esterna da polveri e residui, che per il vero e proprio lavaggio della sua serpentina.
E' altrettanto vero che risulta difficile e dispendioso portare la caldaia in locale adibito.

Pulizia caldaia: per riassumere tempi e costi

In genere per una pulizia ordinaria della caldaia, per esempio quella più comune che possiamo trovare negli stabili civili (di tipo"B"o "C") o appartamenti, ci vogliono dai 20 minuti ai 45-50 minuti, sempre in condizioni mediamente favorevoli.

La pulizia della caldaia avverrà quindi effettuata, sia per ordinaria amministrazione, per esigenza di causa maggiore oppure, passato il termine stabilito dalle norme in vigore, obbligatoriamente.

Prezzi

Possiamo spendere una cifra che va dai 35-40€, come ad esempio nel caso della prima accensione con controllo fumi, una cifra intorno ai 100-130€ per una pulizia esterna e dello scarico del CO2 annessa al controllo scarico fumi. Una cifra che parte dalle € 200 per lavare internamente.

Lavaggio caldaia e impianto: pulizia e manutenzione

pulizia e manutenzione della caldaia e dell'impianto di riscaldamentopompa-disincrostante

Per la pulizia della serpentina oppure dello scambiatore primario e/o secondario, l'draulico può avvalersi di una macchina con pompa idraulica disincrostante a flussi invertibili che si applica agli attacchi anche dell'impianto termico.
Tale pulizia potrà riguardare anche l'impianto di riscaldamento, con utilizzo di altri apparecchi.

Lavaggio chimico caldaia

Pompa lavaggio caldaia

Il lavaggio chimico della caldaia è un intervento idraulico che può avvenire anche singolarmente ed in maniera esclusiva, grazie ad una elettropompa idraulica più comunemente detta "pompa", per risolvere problemi di incrostazioni sullo scambiatore, valvola a tre vie, collettore ed altri componenti dell'apparecchio idraulico che presentano sporcizia accumulata.

L'utilizzo della pompa per il lavaggio della caldaia, contestualmente al corretto utilizzo di solventi anticalcare, antiruggine o antifanghi è fondamentale dunque nei per completare un intervento di efficientamento energetico.efficace e duraturo.

Differenze tra lavaggio e pulizia regolare

Il lavaggio della caldaia è ben diverso dalla regolare pulizia e manutenzione della caldaia, specie quella obbligatoria, durante la quale il tecnico del Centro Assistenza Tecnica Autorizzato esegue la manutenzione ordinaria obbligatoria, con controllo fumi o senza.

Il Centro Assistenza non interviene spesso all'interno di serpentine o scambiatori, tuttavìa è probabilmente la fonte più attendibile di corretta segnalazione dell'anomalia, qualora questa riguardi appunto l'interno dell'apparecchio occorrerà rivolgersi ad un idraulico, possibilmente con esperienza in merito, meglio se specializzato nel settore lavaggi.

La pulizia regolare, intesa come revisione periodica include la pulizia con aspiracenere del bruciatore, sistema fumi e parti impolverate, con abbinato un controllo del regolare flusso di espulsione gas di scarico combustione.

ATTENZIONE: Se fate la mera revisione al posto di un lavaggio di queste parti della caldaia per problemi di poca acqua calda o cattiva circolazione del riscaldamento NON AVETE RISOLTO UN BEL NIENTE!!!

Per risolvere problemi di ostruzione dell'apparecchio, in fatto di passaggio di acqua, occorrerà un lavaggio interno, che è tutta un'altra procedura.

....inoltre, bisogna sapere che....

La garanzia sullo scambiatore decade nei casi in cui non si effettui un lavaggio chimico impianto di riscaldamento nel momento della sostituzione caldaia, durante una ristrutturazione, anche parziale degli impianti, in altri casi in cui la contaminazione dello sporco supera alcuni parametri detti gradi francesi.

Lavaggio chimico caldaia: costo

Il prezzo per effettuare un intervento del genere, se si contatta "il primo che capita" oppure un centro assistenza magari un pò scomodo o non alla portata, può partire anche dai 300€ in su...

Questo intervento, per quanto riguarda Idraulico IN viene calcolato in relazione ai materiali impiegati per la pulizia ed ai macchinari specifici che l'idraulico deve portare e collegare, includendo anche l'uscita e le ore impiegate, i prezzi vanno dalle 200€ per lavaggio scambiatore/serpentina.

Ad oggi possiamo vantare pacchetti promozionali per lavaggio "tutto incluso" di caldaia e tutti gli impianti, componenti e sistemi ausiliari coinvolti, approfondisci consultando la pagina lavaggio chimico impianti sanitari oppure la pagina lavaggio chimico impianti termici.

I nostri idraulici specializzati nel settore offrono la possibilità di sopralluogo con intervento immediato, preventivo al cliente SEMPRE PRIMA di "mettere le mani".

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Manutenzione e pulizia: caldaia + caloriferi + impianto

Il lavaggio chimico della caldaia, infatti, è spesso annesso ad un lavaggio dell'impianto termico ad essa collegato.

Durante la sostituzione è OBBLIGATORIO, come vedremo qui di seguito.

Normativa sostituzione caldaia: riferimento a lavaggio chimico impianto di riscaldamento e sanitario

Dal 2009 è in vigore il Decreto Legislativo n.59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.132 , il quale OBBLIGA una manutenzione costante anche dell'impianto termico e la sua pulizia con annessi caloriferi. Dopo aver capito dove installare l'apparecchio, ma prima del suo collaudo, occorre effettuare un'intervento idraulico di pulizia o lavaggio dell'impianto di riscaldamento e, se al di sopra dei 25 gradi francesi, anche dell'impianto idrico-sanitario, pena il decadimento della garanzìa sugli scambiatori primari e secondari della caldaia.

Costo lavaggio impianto termico

I prezzi riferiti al lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento sono esempi medi.
NB: ricordiamo che oltre ai prezzi standard "appartamento-tipo 70mq" per questo tipo d'intervento, vale sempre la regola del buon senso a definizione di un giusto forfait di prezzo.

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Novità: hai mai pensato di pulire le tubature idriche sanitarie prima di sostituire l'apparecchio?

Il lavaggio dell'impianto spesso richiesto separatemente, si sostituisce o si abbina alla sostituzione di cadaie o boiler a gas per una maggiore resa termica, oltre che aumento di portata.

I nostri idraulici effettuano questo tipo di intervento in maniera specializzata e con procedimenti efficaci, sia chimici che controlavaggi ad acqua.

Clicca i termini, scopri come e quanto costa.

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Caldaia ed impianto termico: manutenzione

A far parte della caldaia, oltre all'impianto idrico di distribuzione di acqua calda sanitaria, troviamo un impianto termico, ovvero un circuito con acqua a circuito chiuso che viene riutilizzata continuamente per essere riscaldata e distribuita in termoconvettori, termosifoni, pannelli, etc. all'interno di locali da riscaldare.

Cos'è il lavaggio dei tubi dell'impianto termico?

Questo circuito chiuso di riscaldamento ha come punto di partenza e di ritorno lo stesso apparecchio energetico (caldaia) e con il passare del tempo, sostituzione di elementi, cambio caldaia o semplicemente per effetto del decadimento dei materiali, tende a sporcarsi. Ecco che è sempre bene effettuare una pulizia, oltre che della caldaia anche del circuito di riscaldamento ad essa allacciato, il cosiddetto lavaggio dell'impianto termico.

Si tratta di un'intervento idraulico ordinario che se svolto in una sostituzione di parti di impianto o caldaia, diventa straordinario e può essere detraibile fino al 65%.

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Novità: obbligo da Legge 2009

Pulizia impianto riscaldamento

Come contattare l' idraulico più vicino per la pulizia della caldaia?

Semplicissimo: puoi chiamare per emergenze, INFO GRATIS e appuntamenti di sopralluogo con o senza impegno.

Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico in alNUMERO 349 21 375 91 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza, Brianza, Como.

OPPURE

Che cos' è il tiraggio della caldaia?

Controllo fumi caldaieDefinizione di tiraggio

Che cos'è il tiraggio?

Semplicemente un gergo tecnico che, in realtà, indica la tipologia e le grandezze termodinamiche che definiscono e/o descrivono l'evacuazione dei fumi tossici di scarico dovuti alla combustione.

Tiraggio della caldaia

Con tiraggio della caldaia si intende la capacità di smaltimento dei FUMI DI COMBUSTIONE, in questo caso della caldaia.

Cosa succede? Fumi di combustione

Il fumo dei combustibili bruciati da una caldaia vengono convogliati attraverso dei canali verticali detti canne fumarie, vale a dire camini singoli o collettivi ramificati.

Nelle canne fumarie a tiraggio forzato (come nel caso di apparecchi di tipo C) avviene la medesima conduttura separatamente per aspirazione e scarico.

CALDAIE GAS – OBBLIGO PER LEGGE CONTROLLO FUMI OGNI DUE ANNI

A differenza dello scaldabagno che non ha l'obbligo di effettuare i controlli previsti periodicamente dalla Legge, la caldaia necessita di una assistenza tecnica (da parte di un idraulico abilitato) ogni due anni.

Come si categorizza?

Si divide in tiraggio forzato o tiraggio naturale. Questa suddivisione vale per caldaia e scaldabagni a gas per le modalità di impego in opera, tuttavia gode di OBBLIGHI differenti e meno restrittivi rispetto alla caldaia, in questa pagina parliamo degli obblighi e normative sul tiraggio dei fumi della caldaia.

Tiraggio forzato

Evaquazione dei fumi in maniera meccanica, per mezzo di un ventilatore (o ventola) elettrico che condue, spinge, i gas di scarico favorendo un determinato ingresso di aria comburente detta aspirazione.

Il sistema di scarico fumi ha un'aspirazione ed un'evacuazione forzata e controllata meccanicamente da una ventola ed elettronicamente da sensori di controllo e sicurezza e scheda elettronica per il comando.

Tiraggio naturale

Sempre più in disuso nei condomini ed in generale appartamenti civili di città, il tiraggio naturale è costituito da un unico tubo che esce dalla parte superiore della caldaia, già canna fumaria, collettiva (ramificata) o singola, che va naturalmente ad evacuare i fumi di scarico al tetto dell'involucro. Ricordiamo che ad oggi 2020 non è possibile installare una caldaia a camera aperta in camino singolo.

Anomalia e blocco caldaia: situazioni

I problemi che raramente riguardano, come vedremo più in basso, le intossicazioni dovute a ritorni o cattivo tiraggio del camino fumi, spesso ci mettono di fronte a situazioni per cui è necessario un controllo dei fumi urgente.

Sono le situazioni di blocco forzato dell'apparecchio, ed avvengono per svariate motivazioni.

Proviamo ad elencarne alcune.

Blocco per insufficienza del tiraggio della canna fumaria

Un sensore posto all’estremità superiore della caldaia si riscalda e la manda in blocco (tramite una resistenza) , una volta superata una certa temperatura (circa 100°C). Questa resistenza, molto importante per la sicurezza, viene ovviata ed interrompe un piccolo circuito elettrico causando il blocco dell'apparecchio e conseguentemente dell’emissione del gas

Soluzioni di alcuni casi

Il malfunzionamento generalmente avviene quando non c’è un sufficiente tiraggio o poco passaggio di acqua (o acqua tecnica) nello scambiatore. Nella seconda ipotesi il problema potrebbe peggiorare gradualmente SENZA CHE CE NE SI ACCORGA perché la caldaia non va subito in blocco ma spegne il bruciatore per un periodo e poi riparte. Nel tempo potrebbe andare in blocco.

Quando la caldaia "strappa"

Cosa vuol dire?

Molti utenti ci riferiscono che la caldaia strappa, come constatato anche da noi in interventi passati, fa prorpio "bum-bum".

Sentiamo partire la fiamma ..tentenna un pò, fa tremare tutto l'apparecchio e fa quasi dei veri e prorpri "botti".

Questo può essere sintomo di una canna fumaria sporca o intasata (nidi, piccioni, uccellini, topolini, etc.) oppure di una mancanza di prevalenza del combustibile (bolle d'aria nel gas), quindi insufficienza di portata del gas, in statica o in dinamica, cioè quando l'impianto del gas è fermo ed in pressione dal gasdotto ed in dinamica durante il movimento, la fuoriuscita da un rubinetto, l'utilizzo.

Che fare?

Se vi siete ritrovati in questo caso, una sola cosa:

NON UTILIZZARE L'APPARECCHIO FINO AD ARRIVO DEL TECNICO.

Ci sono fattori da escludere con tester precisi e locali, anche per l'impianto del gas.

Come verificare il "tiraggio" dei fumi della caldaia?

Un metodo artigianale e "fai-da-te" per verificare il tiraggio della caldaia, nel caso di canna fumaria collettiva, è quello di utilizzare una fiammella da mettere vicino al buco di aerazione (di ingresso della camino singolo che poi diventa collettivo) per verificare che la fiamma venga correttamente “tirata”, o meglio attirata verso l’uscita.

Si vedrà pendere la fiamma verso dx o sx, a seconda dell'orientamento, ma comunque in direzione del buco. Questa operazione NON è certificata e non determina la corretta validità di tiraggio, consente esclusuvamente di verificare (ad un comittente) se il camino non sia otturato.

Chi effettua il controllo dei fumi?

L’idraulico tecnico professionista dispone di un’apparecchiatura elettronica in grado di misurare il tiraggio e di rilasciare un’attestazione (scontrino certificato) della misurazione che per Legge deve rientrare in determinati valori, ovvero tra 0 e 100 per le caldaie entro i 35 kW.
Se non c’è un tiraggio sufficiente il calore non viene tirato fuori (o viene tirato fuori troppo lentamente) e si avrà un surriscaldamento del tubo e dello scaldabagno stesso, con valori di emissione sballati.

Il termoidraulico che effettuerà il controllo compilerà un Rapporto tecnico di controllo con i valori e le caratteristiche dedotte, barrando un simil questionario che tocca ogni punto (linee guida) della normativa di riferimento a livello di impiego pratico.

Ogni quanto tempo devo effettuare il controllo della caldaia e delle emissioni?

Il controllo di una caldaia va effettuato innanzitutto quando vi sono anomalie o c'è un qualsiasi dubbio sul corretto andamento dell'apparecchio energetico.

Per quanto riguarda la normativa in vigore , un'apparecchio collegato con il circuito di riscaldamento (impianto termico) eventualmente dotato anche di impianto dell'acqua sanitaria, data la combustione ed emissione dei gas nocivi come il CO2, quindi anche la presenza di un impianto del gas, deve essere controllato almeno ogni 2 anni, se inferiore ai 35kW di potenza.

Quando si effettua il controllo obbligatorio fumi?

Generalmente per una caldaia a combustibile fossile (tipo B o tipo C e quindi a camera aperta e camera stagna) di un'appartamento il controllo è stato fissato dalla normativa UNI e CEI a ogni 2 anni.

Quello che unifica tutte le vecchie credenziali e normative in base alle località viene confermato è il controllo obbligatorio ogni 2 anni per QUALSIASI apparecchio energetico al di sotto dei 35kW.

Fumi caldaia: costi

Prezzi 2020 controllo fumi caldaie

Il costo per la pulizia e revisione periodica delle caldaie a Milano e Monza Brianza prevede la rimozione di fuliggine all'interno della camera di combustione dell'apparecchio, il test di tutti i componenti di funzionamento della caldaia e il controllo fumi di emissione.

Generalmente le cifre si aggirano intorno ai 130€ + bollino, tuttavìa i nostri termoidraulici specializzati in questa mansione riescono ad eseguire revisione dei fumi e bollino blu regolarmente registrato a soli €120 bollino incluso.

Perchè effettuare il controllo fumi?

Il costruttore della caldaia impone un controllo periodico ANNUALE, certasmente questo ai fini della garanzia e del prolungamento della resa dell'apparecchio.

I fumi della caldaia provengono da una combustione, solitamente di un combustibile fossile, ma anche da truciolati e pellet, essi sono molto dannosi alla salute e non solo...

Elenco degli effetti tossici

Il principale responsabile della nocività dei gas tossici è sicuramente il CO, ovvero il monossido di carbonio, il quale combinato con l'ossigeno si trasforma in CO2 anidride carbonica.

Nel seguente elenco scopriamo i vari stadi di possibile intossicazione in base alla concentrazione di questa sostanza nell'aria:

 

Concentrazione max. ammessa in ambienti abitati

35 ppm

Concentrazione max. per esposiz. continua di 8 ore

200 ppm

Mal di testa, fatica, nausea dopo 2 ore

800 ppm

Nausea e convulsioni in 45 min. Morte in 2/3 ore

3200 ppm

Mal di testa e nausea in 5/10 min. Morte in 30 min.

Questi valori indicano il limite di monossido di carbonio riconosciuto dall’ente internazionale OSHA.

Notizie recenti...

In commercio troviamo molti dispositivi, anche nei grandi centri fai-da-te, per la rilevazione e la segnalazione del CO2.

Sono diventati davvero motivi discriminanti nella scelta, ad esempio, di un albergo o BB in linea con la SICUREZZA e normative vigenti.

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Normativa caldaie 2020

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Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" per caldaie e scaldabagni. Installazione apparecchi di tutte le marche con prima accensione gratuita.

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La caldaia

caldaiaChe cos'è ed a cosa serve la caldaia?

A differenza dello scaldabagno o boiler (che è uno dei primi sistemi di riscaldamento immediato dell'acqua sanitaria), la caldaia è un dispositivo per il riscaldamento avanzato.

Se lo scaldabagno è un dispositivo di riscaldamento a circuito aperto (l'acqua viene scaldata solo per essere consumata calda), la caldaia, che concettualmente è un'evoluzione dello scaldabagno, permette di riscaldare sia l'acqua sanitaria che l'intero appartamento attraverso il ricircolo dell'acqua riscaldata nei caloriferi (impianto termico a circuito chiuso).

Com'è fatta la Caldaia?

Componenti della caldaia

L'apparecchio energetico in questione è formato da varie parti, costituite da tanti componenti, ma sostanzialmente si compone di:

Idraulico Milano Circuito di produzione acqua calda sanitaria collegato alla rete idro-sanitaria

Idraulico Milano Sistema di riscaldamento per combustione a circuito chiuso

Idraulico Milano Sistema di evacuazione gas di scarico (e sicurezza)

Idraulico Milano Parte elettrica

Funzionamento e componenti

L'acqua calda sanitaria è l'acqua che usiamo regolarmente per lavarci, arriva da un contatore dell'acqua fredda e viene riscaldata nella caldaia passando in una serpentina, posta al di sopra della combustione che avviene nell'apparecchio energetico, come avviene, ad esempio, anche nello scaldabagno.

La produzione di acqua calda sanitaria avviene separatamente dal circuito del riscaldamento, anche se quest'ultimo deve essere sempre entro certi parametri per non creare situazioni di blocco della caldaia, quindi anche dell'acqua calda sanitaria.

Riscaldamento

Funzionamento e componenti

Il circuito di riscaldamento invece di circolare per effetto della pressione in ingresso dell'acquedotto, ha una sua pompa, Pompa-caldaiaposta appunto fra i componenti della caldaia, generalmente sul ritorno degli attacchi A/R (Andata e ritorno).

Il riscaldamento è quindi considerato un circuito chiuso, l'acqua viene riscaldata passando per il bruciatore, dentro uno scambiatore di calore.

Generalmente il riscaldamento domestico è alimentato da una combustione di gas, quindi allacciata ad un impianto gas domestico.

Scambiatore caldaiaScambiatore-caldaia

Lo scambiatore di calore della caldaia è un dispositivo in acciaio inox, misto con altre leghe leggere e rinforzate, all'interno del quale avvengono i passaggi dell'acqua sanitaria e del riscaldamento in maniera adiacente, mai comunicante se non in caso di rottura.

Lo scambiatore di una caldaia può essere monotermico oppure bitermico, a seconda della sua sezione interna e funzione da singolo per il riscaldamento oppure completo di sezioni contigue e separate per riscaldamento + sanitario.

Defangatore-caldaia-condensazioneNB: una precisazione fondamentale per la preservanza dell'integrità e durata dello scambiatore, soprattutto in fase di installazione, è consigliabile l'installazione di un filtro defangatore (vedi fig.) dopo il lavaggio chimico degli impianti.

Ricordiamo che nei casi di sostituzione con caldaia a condensazione è OBBLIGATORIO.

Sistema di evacuazione dei fumi

Ogni apparecchio, a seconda della tipologìa, ha un suo scarico di fumi tossici.

I fumi di scarto possono essere evacuati in due modi:

Idraulico Milano Tiraggio naturale

Idraulico Milano Tiraggio forzato

Tiraggio naturale

Nel tiraggio naturale occorrerà un camino rigorosamente collettivo (secondo normativa) che terminerà a tetto, con un tiraggio di evacuazione naturale e sufficiente al costante scarico, la cosiddetta "canna fumaria", che può essere all'interno o all'esterno di un edificio.

Tiraggio forzato

Lo scarico forzato è l'espulsione dei fumi attraverso un sistema motorizzato chiamato "ventola" .

Esso deve essere convogliato al tetto, salvo alcune eccezioni, in maniera separata dall'aspirazione (ossigeno di combustione) che può avvenire all'aperto, su facciata o in locali adibiti.

Sistema sdoppiato

Il sistema appena descritto è quello prediletto dalle normative caldaia, ovvero sdoppiando aspirazione ed espulsione.

Esiste anche un sistema meno performante come lo scarico forzato con sistema coassiale.

Sistema coassiale

Il sistema coassiale di scarico della caldaia è concettualmente lo stesso procedimento, fatto in maniera concentrica. Quindi avremo un tubo dentro l'altro dove quello al centro contenuto è la spinta e quello "intorno" l'aspirazione.

Nei casi di saistema coassiale sarà sufficiente un solo foro su facciata per i fumi.

NB: tutte le caldaie o apparecchi energetici che funzionano a combustibile fossile (quindi anche gas e propano) devono, per legge, avere un sistema di sicurezza che determina il "blocco" nei casi di anomalìa o pericolo, come ad esempio il sensore di calore posto all'estremita superiore della caldaia per il controllo del surriscaldamento del sistema di evacuazione dei fumi di scarico (CO2).

Sicurezza della caldaia

La caldaia ha una valvola di sicurezza in caso di eccessiva pressione che permette la fuoriuscita di acqua in eccessiva pressione del circuito di riscaldamento, in genere entra in funzione quando supera i 3 Bar.

E' un dispositivo che permette la tutela delle parti interne che a pressione maggiore potrebbero rompere in maniera grave dei meccanismi interni importanti. Questo sistema di sicurezza è presente anche nell'ingresso dell'acqua fredda dello scaldabagno elettrico.

Il circuito di riscaldamento infatti deve essere messo in pressione da 1,1 bar fino a 2,2 bar o poco più, nè troppa pressione, nè poca. Generalmente deve stare sui 1,5 bar. Questo, come dicevamo sopra, anche per non crerare situazioni di blocco.

Classificazione e tipologie di caldaie

Sul mercato attuale, soprattutto per apparecchi ad uso domestico (<35kW) troviamo numerosi modelli e numerose marche di caldaie. Esistono infatti, caldaie da esterno (cioè da posizionare al di fuori di un edificio) o caldaie da interno, caldaie murali e caldaie a basamento, da installare ad incasso o in locale adibito, caldaie combinate con altri sistemi di combustione o di distribuzione del calore (vedi riscaldamento a pavimento o integrazioni con VMC).

La prima suddivisione è per tipo:

Idraulico Milano Caldaia di tipo B

Idraulico Milano Caldaia di tipo C

Caldaie di tipo B

Le caldaie da esterno possono essere di tipo B, che vuol dire a tiraggio naturale se scaricano i fumi naturalmente e non forzatamente in una canna fumaria (ad esempio la classica condominiale) o un camino con un proprio tiraggio ma che termini oltre il tetto dell'edificio.

Caldaie di tipo C

Sono le caldaie a camera stagna munite di tiraggio forzato, cioè con un proprio motore (ventola) che espelle i fumi e prende l'ossigeno per la combustione (aspirazione) direttamente dall'esterno per mezzo di una tubazione dedicata, così come per l'espulsione.

Caldaie da interno

Le caldaie da interno possono essere della stessa tipologia delle caldaie da esterno, ma consentono in più, nel rispetto delle normative vigenti, di montare dei modelli cosiddetti "a camera aperta" e cioè con la fiammella guida o l'accensione tramite fiammella a vista.

Le caldaie da interno, in particolare nelle abitazioni civili, sono apparecchi energetici murali ovvero vengono installate su parete verticale.

Caldaie da esterno

Le caldaie da esterno, per legge, devono essere a camera stagna, quindi di tipo C, oggi esistenti solo a condensazione, devono essere prive di fiammella pilota, installate in ambiente accessibile, con determinate misure minime di distanza da possibili pericoli di intossicazione.

Per evitare possibili blocchi per il freddo, una buona regola di precauzione per rendere l'apparecchio più duraturo, è quello di fornirlo di un kit antigelo, ma solitamente una caldaia da esterno dovrebbe esserne gia munita o predisposta.

Caldaie a condensazione

Tra le caldaie da esterno e, recentemente superante le "camera stagna", sono sul mercato le cosiddette caldaie a condensazione, che riducono il consumo di energia e le emissioni di gas, grazie al recupero del calore che i fumi della combustione di metano, gpl o gasolio producono, sfruttando quindi una risorsa in più che nelle caldaie tradizionali viene dispersa. Scopri di più sulle caldaie a condensazione.

Caldaia a doppia condensazione

La caldaia a doppia condensazione è una delle ultime novità sul mercato, viene definita tale grazie alla funzione di ulteriore risparmio energetico.

La doppia condensazione infatti ha la funzione di doppio recupero del calore, anche quando si trova in fase di produzione acqua calda sanitaria, cosa che non avviene nella maggior parte delle caldaie a condensazione in commercio, in Italia.

Caldaia da incassoinstallazione-caldaia-incasso

La caldaia da incasso è chiamata in questa maniera perché si trova sempre incassata in una nicchia solitamente in muratura, per essere più protetta e "sparire" concettualmente dalla vista della facciata esterna, grazie a pannello frontale in ferro dotato di fessure apposite per l'areazione e predisposizioni varie per lo scarico dei fumi in facciata oppure in camino a tetto.

La caldaia da incasso può essere a camera aperta, a camera stagna ed a condensazione, ha uno spessore sensibilmente inferiore rispetto alle caldaie murali, per questo motivo occorre fare attenzione in fase di sostituzione.

Categorie di caldaie secondo scarico fumi

Caldaia di tipo "B"

Quando i fumi della combustione vengono aspirati e scaricati per effetto di un tiraggio naturale dato da un camino singolo o una canna fumaria collettiva, la cosiddetta caldaia a camera aperta. Può essere installata nei luoghi in cui vi siano i presupposti, oltre che di conformità, anche una sufficiente evacuazione / tiraggio dei fumi.

Caldaia di tipo "B22"

Quando l'aspirazione per il tubo dei fumi di scarico (usando l'apposito terminale) trova appunto aspirazione nello stesso locale in cui è installata la caldaia;

Caldaia di tipo "C"

Quando tutti i tubi sia di scarico che di aspirazione sono collegati ad un sistema sdoppiato oppure a un sistema coassiale che supporti l'evacuazione forzata individuale e separata dei fumi, oppure una rete che convoglia più caldaie come ad esempio nei nuovi condomini. E' quindi detta caldaia a camera stagna.

Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione è come una caldaia di tipo "C" ma utilizza un sistema innovativo di risparmio energetico sfruttando la condensazione, ovvero lo scarto di temperatura tra l'esterno ed i tubi di scarico fumi che crea condensa, ricadente e riutilizzata per il riscaldamento del circuito termico di riscaldamento a cui è collegata. Dunque produce una condensa da covogliare in acque scure (o nere) a causa della sua acidità.

Caldaia a basso consumo / basse emissioni

Le caldaie a basso o bassissimo consumo sono chiamate anche caldaie in classe V, sfruttano sicuramente la condensazione ed inoltre sono spesso allacciate a circuiti termici di riscaldamento con impianto a pavimento o a pannelli solari e permettono la gestione di alta e bassa temperatura come alta e bassa pressione del riscaldamento, con una resa termica ottimale ed un sensibile risparmio energetico, oltre che basse emissioni di CO2.

 

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Caldaie a condensazione

Caldaia a condensazione: Normativa

 

Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Hermann-Saunier Duval" per caldaie e scaldabagni. Installazione apparecchi di tutte le marche con prima accensione gratuita.

Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 349 21 375 91 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e idrosanitario a Milano, Monza e Brianza.

Come si installano le caldaie?

installazione-caldaia-Milano (2)Installazione caldaia: cosa vuol dire?

L'installazione della caldaia è la posa con fissaggio generalmente effettuato a parete o a basamento (a terra), dell'apparecchio a combustibile o pompa di calore permettendo il riscaldamento di un ambiente, l'installazione prevede il collegamento idraulico ed elettrico a più impianti e sistemi termodinamici.

Collegare la caldaia significa allacciare anche:

Collegata ad uno o più impianti di riscaldamento, ad un impianto idrico, ad un impianto del gas, la caldaia deve essere messa "in tenuta" per i successivi passaggi di collaudo.

Installazione caldaia: consumi

L'installazione della caldaia definisce in ultima fase definitiva la potenza totale, dunque i consumi di ogni impianto di riscaldamento, le dispersioni termiche effettive dell'involucro, l'efficienza in generale degli impianti, dunque i consumi reali in una "conduzione" nel tempo.

Costi derivati dai consumi

In particolare, le diciture che troviamo nella prima presentazione all'acquisto della caldaia fanno riferimento solo alla POTENZA NOMINALE della caldaia a gas, alle prestazioni calcolate in kW riferite esclusivamente al funzionamento del riscaldamento (termosifoni, pavimento, etc). Parlando di caldaie domestiche, dai 20kW ai 35kW di potenza.

Maggiore sarà il recupero di potenza e minori saranno i consumi.


Il termoidraulico può stabilire la giusta potenza e la capacità (portata di acqua sanitaria) per il tipo di ambiente che la caldaia installata dovrà servire.

Rendimento caldaia installata: quando migliora o peggiora

ATTENZIONE: anche l'installazione di una caldaia sovradimensionata può abbassare ugualmente il RENDIMENTO!!!

Non è detto infatti che esagerando con le caratteristiche o semplicemente scegliendo un modello costoso, si possa "rendere giustizia" ad un inpianto collegato, anch'esso legato alle prestazioni dell'edificio.

Il dimensionamento ed il calcolo delle potenze complessive deve essere coerente alle necessità, né troppo alto, né troppo basso. Il coefficiente di rendimento deve rimanere più in alto possibile e questo è determinante anche per la durata della caldaia, oltre ai costi di conduzione.

Chi installa?

Un idraulico installatore, diverso generalmente dal centro assistenza autorizzato, effettua l’installazione secondo le norme UNI 7129 e Dpr 74/13, avendo cura di eseguire una posa e collegamento a regola d'arte.

Il Centro Assistenza della marca dell'apparecchio effettuerà il primo collaudo (o accensione), appurato che l'installatore abbia compilato il libretto d'impianto (secondo il riferimento Decreto Ministeriale 17/03/03 e DPR 74/13) che attesta l'installazione e la conformità  e la pulizia degli impianti sanitari, termici e del gas.

Ora può avvenire anche il primo controllo fumi.

   

Installazione caldaia: tipologie

Le tipologie di installazione variano a seconda del locale e della categoria di caldaia, che si distingue a seconda del sistema di combustione, evacuazione dei fumi di scarico, vale a dire:

Caldaia di tipo "B"

Quando i fumi della combustione vengono aspirati dal locale in cui è installato l'apparecchi (ad oggi installabili ESCLUSIVAMENTE ALL'INTERNO) e scaricati per effetto di un tiraggio naturale dato da un camino singolo o una canna fumaria collettiva, la cosiddetta caldaia a camera aperta. Può essere installata nei luoghi in cui vi siano i presupposti, oltre che di conformità, anche una sufficiente evacuazione quindi tiraggio sufficiente (min.3 Pascal) e naturalmente costante.

Caldaia di tipo "B22"

Quando l'aspirazione per il COMBURENTE principale (ossigeno) dei fumi di scarico (usando l'apposito terminale) trova luogo nello stesso locale in cui è installata la caldaia; si tratta di modelli molto rari sul mercato, si trovano negli stabilimenti, ormai di tecnologia superate.

Caldaia di tipo "C"

Quando i tubi, sia di scarico che di aspirazione, e quindi con tiraggio forzato evacuano in maniera autonoma per via della ventola della caldaia che aspira per la maggior parte dei casi in facciata ed evacua il CO2 in una rete o condotti di scarico comuni, canna fumaria ramificata collettiva per il tipo "C", oppure su facciata ove sia impossibile arrivare a tetto come ad esempio nei condomini dove si procede con l'incamiciatura.

NB: chiedere sempre consenso scritto dall'amministratore di condominio per verifica di possibilità di scarico a tetto.

Parliamo di camera stagna.

Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione è una caldaia di tipo "C", in aggiunta utilizza un sistema innovativo di risparmio energetico sfruttando la condensazione, vale a dire che è dotata di una piccola serpentina che funge da scambiatore di calore, posta in prossimità dello scarico fumi, canalizza il calore che viene riutilizzato e reimmesso nell'impianto termico di riscaldamento a cui è collegata. Dunque produce una condensa da covogliare in acque di scarico, dopo essere stata neutralizzata con filtro addolcitore di condensa, obbligatorio per canali di scarico che NON siano in PVC, a causa della sua acidità.

Caldaia a basso consumo / basse emissioni

Le caldaie a basso consumo, sfruttano sicuramente la condensazione ed inoltre sono spesso allacciate a circuiti termici di riscaldamento con impianto a pavimento o a pannelli solari e permettono la gestione di alta e bassa temperatura come alta e bassa pressione del riscaldamento, con una resa termica ottimale ed un sensibile risparmio energetico, oltre che basse emissioni di CO2.

Scarico fumi: dove scaricare?

Lo scarico delle caldaie deve essere sempre "a tetto", se non è possibile arrivarci, in casi remoti, subordinatamente alle delibere amministrative di condominio, sarà possibile scaricare in facciata (come ad esempio per le caldaie a basse emissioni collegate ad un impianto di riscaldamento a pavimento).

Le soluzioni sono due in caso di scarico a tetto per la caldaia a condensazione:

-) Camino Esterno

-) Camino singolo interno

Camino esterno

Sulla base di un mini-progetto, coerentemente alle misure di sicurezza necessarie, l'idraulico deciderà, con il consenso amministrativo o delibera condominiale, di posizionare una canna fumaria esterna all'edificio, fino al superamento della soglia minima sopra-tetto ed eventuali barriere.

Camino singolo

Il camino singolo è la classica canna fumaria a tiraggio naturale che troviamo nella maggior parte dei condomini, esso è adibito ad utilizzo specifico di una tipologìa di apparecchi (vedi sopra) e può essere sia singolo che collettivo, ossìa collegato ad altre utenze.

Incamiciatura camino singoloCaldaia-incamiciatura-camino-canna-fumaria

Si dice "incamiciare" oppure intubare (gergo) un camino, quando si crea uno strato ulteriore all'interno della conduttura fumi. Attualmente l'incamiciatura avviene quando il camino è singolo, quindi utilizzato solo ed esclusivamente da una sola utenza (scaldabagni, caldaie, cappe, stufe, etc.) fino al comignolo sul tetto e non colllegato ad altri appartamenti o apparecchi.

Cosa vuol dire incamiciare?

Incamiciare una canna fumaria, un camino o un tubo significa rivestirlo all'interno.

Incamiciatura scarico fumi condensazione

Nella maggior parte dei casi si procederà con un rivestimento interno del camino singolo, a partire dall'alto, con materiale in pvc specifico per l'intubazione di canne fumarie per caldaie a condensazione, del diametro supportato dall'apparecchio, dagli 8 - 10cm in su di diametro.

Installare caldaia: prezzo

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Costo installazione caldaia senza fornitura apparecchio

I nostri idraulici sono in grado, al contrario di molti tecnici sul territorio di Milano e Monza Brianza, di scorporare il costo dell'intervento di sostituzione della vecchia caldaia, per la nuova installazione.

Questo significa che si potrà acquistare l'apparecchio che si vuole, da chi si vuole, al miglior prezzo, anche online tramite il nostro stesso sito! SENZA DIMENTICARE LE COMPONENTI AGGIUNTIVE PER REGOLARIZZARE LA NUOVA POSA SECONDO NORMATIVA.

Prezzo per installazione caldaia di medio consumo domestico

Perché essere costretti ad accettare un'offerta (spesso poco conveniente) da parte dell'idraulico che si improvvisa anche rivenditore?

Oggi rischiamo di incappare in un sovrapprezzi sulla fornitura. L'idraulico che fornisce tende sempre a fare la cosiddetta "cresta" o percentuale sul prezzo dell'apparecchio in questione; argomento anche plausibile in casi urgenti per via dell'immediato servizio e reperibilità componenti.

Di solito sul web troviamo offerte fittizie che partono dalle 2.000 € per la fornitura ed installazione di caldaia a tiraggio naturale o da 2.500 € per quelle a condensazione.

Tutto questo potrebbe anche rientrare nei costi medi, il problema è che la marca della caldaia che ci si ritrova in casa è pressoché sconosciuta, con centri assistenza rari....

Prezzo installazione caldaia a Milano e Monza Brianza

Solitamente un'installazione caldaia comprensiva di fornitura, nella città di Milano centro o città come Monza Brianza va a partire dalle 1.800 € per una caldaia a tiraggio naturale, da € 2.500/3.000 per quella A CONDENSAZIONE (tradizionale attualmente non più installabile).

A questi prezzi vanno aggiunte o sottratte, insomma considerate le varie modifiche come incamiciatura della canna fumaria-camino singolo per passare a condensazione in casi di altra tipologia esistente....

Offerta prezzi su installazione caldaie a Milano e Monza Brianza

"Idraulico In" è in grado, grazie alla disponibilità e professionalità garantita dei suoi tecnici, di scorporare il costo di installazione oltre modifiche, dal totale del lavoro idraulico, permettendo o consigliando al cliente la scelta della caldaia più idonea a prezzi molto vantaggiosi, che il committente stesso riscontrerà o confronterà liberamente, magari anche da casa sua.

A tal proposito abbiamo creato una sezione per consigliare la scelta giusta dell'apparecchio alla nostra pagina acquista caldaia.

Quanto costa solo installazione?

Oltre ai prezzi presenti sul mercato, che partono dalle € 800/900 per SOLA INSTALLAZIONE AL NETTO DI QUALSIASI ALTRO ONERE, possiamo garantire al nostro cliente un risparmio imediato sull'installazione della caldaia.

Più in basso l'elenco delle varie situazioni di sostituzione con le opzioni di costo.

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Costo normale dei nostri idraulici

La fornitura e la sostituzione con lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento (obbligatorio per Legge dal 2009) e caloriferi annessi per i nostri tecnici è sempre inclusa, da sola costerebbe € 600. Quindi un risparmio IMMEDIATO sul lavaggio, che purtroppo non tutti fanno ad oggi, fortunatamente l'informazione sta eliminando molti rischi di installazioni improvvisate o non autorizzate.

Questo prezzo comprende:

- Smaltimento vecchio apparecchio;

- Creazione punto condensa;

- Nuova installazione con prima accensione e collaudo gratuito;

- Lavaggio chimico impianto di riscaldamento con caloriferi e ciclo protettivo-conservativo;

- Fattura e collaudo finale con installazione filtri defangatori e anticalcare (marchio da abbinare);

- Partenza della garanzia con dichiarazione di conformità installazione.

Costi nel dettaglio:

Il costo della sola installazione è di € 400 esclusa la posa e fornitura dei tubi di scarico fumi, il DLg n.59 del 2009 impone l'obbligo di abbinarvi una pulizia del circuito termico a risanamento energetico, pena la decadenza della garanzia sullo scambiatore da parte del Centro Assistenza Autorizzato, quindi il costruttore.

L'intervento di pulizia o lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento da correlare di per sè costerebbe intorno alle 600 €, abbiamo quindi pensato di abbinare questo tipo di intervento a prezzo convenzionato e fissato a partire da€600200.

Idraulico IN offre la fantastica e competitiva opportunità di installazione COMPLETA a partire da € 600 COMPRENSIVA DI LAVAGGIO CHIMICO IMPIANTI.

Provate a chiedere a dei semplici installatori quanto si spende REALMENTE per un'installazione certificata con pulizia degli impianti!!!

Chiama-idraulico-caldaia-Milano-Monza

Costo installazione convenzionata caldaia

Il discorso "costi di installazione caldaie" si fa molto più interessante per gli utenti che desiderano acquistare la caldaia ONLINE tramite il nostro sito.

Potremo ottenere un'installazione caldaia convenzionata a partire da soli € 500 incluso lavaggio impianto termico, se l'acquisto su "Amazon" partirà dal click sulla pagina di acquisto caldaia.

Dove installare la caldaia?

La caldaia può essere installata all'esterno (con kit di copertura o kit antigelo), in luogo parzialmente protetto o all'interno di locali adibiti, a seconda della tipologia di apparecchio, data la sua potenza (kW) e vista la presenza di impianto del gas.

Dove è vietato installare la caldaia?

La caldaia non si può montare all'interno di locali con pericolo incendio come auto­rimesse e box auto, direttamente in corrispondenza verticale del piano cottura, negli ambienti costituenti le parti comuni (ad esempio condominiale) come scale, cantine, androni, solaio, sottotetto, vie di fuga e tutti quei locali non conformi alle normative vigenti.

A meno che si tratti di vani tecnici di pertinenza che sono accessibili solo all'utilizzatore (UNI CIG 7129/08).
E' vietata anche l’installazione dei relativi canali da fumo, condotti di scarico fumi e condotti di aspirazione dell'aria comburente.
E' vietata infine l'in­stallazione di impianti alimentati con i gas più pesanti dell’aria, come il propano, in locali aventi il pavimento ad una quota inferiore a quella esterna media di campagna.

E' vietata la caldaia di tipo "B" e quindi a camera aperta nei locali abitativi civili in cui oltre al "living" è inclusa la zona in cui si dorme, come ad esempio nei monolocali, dove è obbligatorio (secondo i recenti adeguamenti legislativi UNI) installare un apparecchio energetico a combustibile fossile e relativo impianto energetico di tipo "C" ovvero caldaie a camera stagna.

Si può installare la caldaia in bagno?

L'ultimo aggiornamento della legge sugli impianti (la UNI 7129), precisamente nel 2015, vieta l’installazione di apparecchi di tipo "B" in locali uso bagno e gabinetti (vedi relative definizioni nella UNI 7128:2015).

Sostituzione caldaia in bagno

Nel gabinetto si consente la sostituzione di apparecchi già installati collegati a canne fumarie collettive per tipo "C", qualora non sia possibile la sostituzione con un apparecchio di tipo "C" (camera stagna - tiraggio forzato) collegato ad un nuovo sistema di evacuazione fumi oppure con scarico a parete (l’apertura di ventilazione deve essere aumentata del 50%, con un minimo di 200 cm2);

NB:non si fa alcun riferimento ai locali ad uso lavanderia, talvolta utilizzati come servizio igienico aggiuntivo.

Come funziona la prima accensione della caldaia?

Dopo aver effettuato tutti i collegamenti elettrici dell'apparecchio e del termostato, si procede con il primo collaudo della caldaia.

Installazione-caldaia-condensazione-prima-accensione

La prima accensione (o collaudo) della caldaia è la prima messa in funzione certificata dell'apparecchio.
La prima accensione deve essere fatta da un tecnico abilitato perché questi deve rilasciare al committente una dichiarazione di conformità di installazione e di verifica di scarico dei fumi. In genere per la prima accensione si chiama il tecnico di zona spesso usando il numero verde che si trova sulla caldaia, ma questo non è imposto dalla legge!! Si può decidere di chiamare tranquillamente anche un tecnico di conoscenza o referenza purché abilitato. 

Entro quando devo fare la prima accensione o collaudo?

Dal momento dell'installazione della caldaia, dopo che l'idraulico ha rilasciato adeguate dichiarazioni di conformità e di installazione a norma UNI e CE e rilasciato libretto d'impianto della caldaia, si dispone per legge di un massimo di 30 giorni lavorativi per attivare e dichiarare il corretto funzionamento dell'apparecchio energetico al comune di residenza. Questo avviene dunque con il collaudo o "prima accensione".

Che cos'è il libretto di impianto?

Il libretto d'impianto è tutta la parte burocratica - amministrativa che si trova in parte nella nuova caldaia (come adesivi, codici, diaframma dello scarico, etc.) ed in parte forniti e compiati dall'idraulico che esegue la prima accensione, da allegare con i documenti di installazione della caldaia, certidicazione di conformità di installazione e requisiti tecnici (visura camerale) dell'impresa installatrice.

Il Libretto d'impianto è obbligatorio.

La caldaia a condensazione è obbligatoria?

La caldaia a condensazione è obbligatoria sempre per la sostituzione di caldaie tradizionali (cosiddette turbo) ed anche per situazioni esistenti in cui il vecchio apparecchio di tipo "B" (tiraggio naturale) non può essere nuovamente installato.

Le situazioni per cui è fatto obbligo di passaggio a condensazione sono principalmente dettate dal risparmio energetico, tuttavìa è strettamente necessario occuparsi della conduzione della condensa e soprattutto dello scarico in facciata, da effettuare se e quando...

Scarico fumi caldaia a condensazione: dove?

L'installazione della caldaia a condensazione, secondo l'ultima integrazione di legge entrata in vigore a Settembre 2015, per gli impianti di riscaldamento installati dopo il 31 agosto 2013 collegati a sistemi di evacuazione dotati di sbocco a parete, è consentita soltanto per dispositivi a basso consumo energetico o con scarico fumi sul tetto dell'edificio.

L'altezza dello sbocco sul tetto, in particolare, deve rispettare le regolamentazioni vigenti.
Gli impianti termici installati successivamente devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.
Chi dovrà installare una nuova caldaia, in un nuovo edificio, a seguito di una ristrutturazione importante o sostituirne una già esistente (se installata prima del 31 agosto 2013) dovrà quindi scegliere solo fra i modelli a condensazione oppure a bassa emissione/rendimento sopra i 90+2 log Pn . Oppure scaricare i fumi di scarto combustione a tetto.


Per riassumere:
Prima del 18/12/2012
Lo scarico a parete era consentito nella sostituzione secondo i regolamenti locali dei comuni;
Dopo il 18/12/2012 - Legge 221/2012
Lo scarico a parete fu consentito soltanto per caldaie a condensazione;
Dopo il 31/08/2013 - Legge 90/2013
Lo scarico a parete fu consentito per l'installazione di caldaie a bassa emissione (NOx) o caldaie a condensazione;
Dopo il 19/07/2014 - Dlgs 102/2014
Lo scarico a parete è consentito solo con caldaie a bassa emissione NOx classe 5, caldaie a condensazione o caldaie convenzionali a camera stagna aventi rendimento maggiore di 90 +2 log Pn
NB: l'adempimento dell'obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale.

Quando non è obbligatoria la caldaia a basso consumo?

Lo sbocco sul tetto, in particolare, si può evitare nel caso di:

-) sostituzione di caldaie installate prima del 31 agosto 2013 dotate già di scarico a parete o all'interno di una canna fumaria collettiva;
-) presenza dell'attestazione scritta dal progettista il quale attesta l'impossibilità di istituire l'impianto con lo scarico sul tetto;
-) edifici e strutture in cui lo scarico sul tetto si riveli incompatibile con le norme legate alla tutela e alla sicurezza dell'edificio.


Importante: a partire dal 26 settembre 2015 i produttori e fornitori di caldaie non potranno più immettere sul mercato apparecchi che non siano a condensazione o a classe energetica elevata, le caldaie a condensazione diventeranno praticamente l'unica soluzione.

Installare la caldaia turbo fino a quando?

La tipologia di caldaie di tipo "C" con tiraggio forzato e quindi a camera stagna è stata in vendita fino ad esaurimento scorte. Ad oggi (2020) la produzione di questi apparecchi è stata rimpiazzata dalle caldaie a condensazione, quindi chi è riuscito ad acquistare la tradizionale, lo ha fatto fino a quella data, inoltre, seppur in giacenza, non è proprio più accettata la nuova installazione comunque...attenzione!

Contattando i nostri idraulici possiamo chiedere conferma di quanto scritto, scoprire nel dettaglio le normative di riferimento e pensare insieme ad un tecnico abilitato, già al telefono, le varie possibilità per passaggio a condensazione.

Installazione caldaie a condensazione

In questi articoli le normative per installare correttamente.

Installare la caldaia a condensazione

Si procederà quindi con installazione di caldaie a condensazione, l'utilizzo di caldaie a camera stagna di tipo "C" è stato bandito.

Installare la caldaia a condensazione sarà sempre di più la prima scelta durante una sostituzione di apparecchio, sicuramente, vista la sua nuova natura ecologica e le sue caratteristiche innovative sopracitate, la caldaia a condensazione neccessiterà una posa a regola d'arte e con le giuste predisposizioni atte al suo corretto funzionamento e secondo le condizioni favorevoli del locale.

Installazione caldaie a condensazione: normativa

Vediamo quali sono le normative in vigore che regolano l'installazione certificabile di una caldaia a condensazione:

l'impianto termico deve essere collegato ad una caldaia con scarico in appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.

Nella fattispecie, l'installazione della caldaia a condensazione si potrà effettuare a seguito di una ristrutturazione importante o per sostituzione di una già esistente (se installata prima del 31 agosto 2013) si dovrà quindi scegliere obbligatoriamente solo fra i modelli a condensazione oppure a bassa emissione/rendimento sopra i 90+2 log Pn. Oppure scaricare i fumi di scarto combustione a tetto.

Novità: hai mai pensato di pulire le tubature idriche sanitarie prima di sostituire l'apparecchio?

Sapevi che è OBBLIGATORIO ?

Il lavaggio dell'impianto spesso si sostituisce o si abbina alla sostituzione per una maggiore resa termica, oltre che aumento di portata.

I nostri idraulici della sezione "lavaggio impianti" effettuano questo tipo di intervento in maniera specializzata e con procedimenti efficaci, sia chimici che controlavaggi ad acqua. Inoltre è possibile effettuare il lavaggio OBBLIGATORIO dell'impianto di riscaldamento.

Scopri quando è obbligatorio e quanto costa.

Defangatore caldaia obbligatorioDefangatore-caldaia-condensazione

Il defangatore è un filtro per l'impianto termico di riscaldamento che va installato su caldaia a condensazione.

E' obbligatorio installare il defangatore?Defangatore-caldaia-obbligatorio

Secondo le normative è obbligatorio installare il defangatore magnetico in fase di installazione caldaia a condensazione.

Perché?

Il motivo è chiaro: essendo un filtro tenderà a prolungare l'integrità della caldaia, trattenendo appunto sporcizia ferrosa.

Quando non è obbligatorio il defangatore?

Anche se sempre consigliato, e soprattutto in impianti tradizionali con termsifoni, la posa del filtro defangatore non risulta ancora obbligatoria per caldaie tradizionali (turbo) ed a camera aperta.

IMPORTANTISSIMO

Inutile installare un defangatore se non si è prima efficientata la tubazione.

Approfondimenti: pulizia impianti idraulici

Installare un filtro senza prima pulire, a nostro avviso corrisponde a "chiudere la stalla quando i buoi sono usciti".

Guarda le normative di riferimento per approfondire.

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Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.

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Le operazioni di assistenza per la caldaia

Tutto quello che prevede la manutenzione ordinaria o straordinaria della caldaia.

cerca qui

 

Assistenza-riparazione-caldaia-Milano-Monza-controllo-fumi

In cosa consiste l'assistenza per la caldaia?

Le operazioni di assistenza della caldaia sono costituite da interventi idraulci che servono ad effettuare, a tutela del beneficiario, tutti i controlli e gli eventuali adeguamenti per un corretto funzionamento ed efficienza energetica di tutti i componenti dell'apparecchio, sempre collegato all'impianto sanitario (acqua potabile) e quello termico, di riscaldamento.

Assistenza tecnica - caldaie

In questa pagina parliamo di Assistenza Tecnica dell'impianto e della caldaia che, dalla sua installazione in poi, riceverà "visite di controllo" per diversi motivi quali:

Malfunzionamenti e riparazione caldaia

Pulizia (obbligatoria, non obbligatoria, lavaggio scambiatore o serpentina)

Controllo fumi(obbligatorio ogni 2 anni) regolare

pulizia ugelli gas e sistema di scarico fumi - riferimenti di normativa.

Quando chiamare l'assistenza?

A volte, oltre agli ordinari controlli all'evacuazione dei fumi di scarico, occorre contattare il Centro Assistenza per problemi o anomalie persenti nella caldaia.

Quando l'anomalia rientra nei successivi "casi", spesso consigliamo di chiamare l'assistenza.

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Anomalia caldaia - malfunzionamenti

Ecco un elenco di situazioni per cui la caldaia segnala un'anomalia o va in blocco, non funzionando regolarmente.

Quando e perchè la caldaia non funziona?

Vi sono casi in cui, nonostante le varie verifiche di tenuta e di funzionalità di acqua, gas e scarico fumi, la caldaia non risponde ai comandi o si comporta in modo anomalo.

Nei vecchi apparecchi ci sono operazioni di ripristino che il proprietario DEVE sapere, mente i nuovi apparecchi segnalano la maggior parte dei "sintomi" tramite display.

Caldaia-in-blocco

Restano comunque molte situazioni incerte e per le quali decidiamo di fare menzione.

Migliore sarà l'individuazione del problema, più rapida la soluzione.

Caldaia non si accendeAssistenza-caldaia-sostituzione-riparazione-Milano

A volte proprio la caldaia non parte, cosa può essere? È vero che non fanno più le caldaie di una volta, con parti sostituibili, corpi di materiali consistenti, tuttavia modelli più pericolosi ed onerosi in tema di risparmio economico rispetto alle recenti costruzioni. Oggi si tende maggiormente alla sostituzione.

Vediamo per quali motivi appunto, le nuove caldaie restituiscono errori o codici, peggio ancora non si accendono.

Opzioni:

Non dà proprio segni di vita

Neanche un tentativo o rumorino di contatto elettrico che fa "scattare qualcosa" allora potrebbe trattarsi di un problema alla scheda elettronica o mancanza di corrente. Quando invece un piccolo innesto prova a farlo potrebbe esserci un problema nell'ingresso acqua (flussostato sporco/rotto) o nelle tubazioni che, se sporche, riducono la portata in dinamica.

Controllare gli allacciamenti elettrici o contattare l'Assistenza della marca della caldaia, soprattutto se ci si trova in garanzia, per individuare e risolvere il problema.

Sembra che parta o dà segni "di vita" con lucine o led accesi

Attenzione parliamo di lucina verde (fissa o lampeggiante e non rossa) ma non si accende il bruciatore, ovvero non si accende la fiamma.

Potrebbe essersi abbassata la pressione dell'impianto di riscaldamento sotto il minimo consentito dalla caldaia (pressostato).

Controllare se si trova nei parametri tra 1 e 1,5 Bar segnalati sul manometro; questo è il primo monito da ricordare perché altrimenti non funziona nè acqua calda sanitaria e nè acqua tecnica o di riscaldamento (impianto termico).

Se la caldaia si accende ma non parte completamente

Oltre a problemi di pressione, potrebbe non riconoscere il movimento dell'acqua tramite il suo pressostato o flussostato difettoso;

Contattare un tecnico con più informazioni possibili in merito al modello della caldaia (il tecnico ve ne sarà grato ma soprattutto vi aiuterà maggiormante) o visualizzazioni di errori;

potrebbe esserci anche un problema allo scarico fumi ma in quel caso, dopo poco, andrebbe in blocco, diversamente potrebbe rientrare in una delle casistiche seguenti.

Caldaia non restituisce la stessa quantità di acqua calda rispetto alla freddaAssistenza-caldaia-in-blocco

In questo caso succede che il quantitativo di acqua calda e molto inferiore rispetto a quello della fredda, se accade questo bisogna ASSOLUTAMENTE capire la natura dell'impedimento: potrebbe trattarsi di scambiatore sporco o impianto sporco.

Caldaia va in blocco

La caldaia che funziona solo i primi secondi e subito dopo va in blocco.

Può trattarsi di:

mancanza di gas: la caldaia va quasi istantaneamente in blocco, quindi fà per partire ma non parte mai. Solitamente segnala un errore con un codice spesso indicato con la lettera "E";

un problema di evacuazione scarico fumi, che ha un tiraggio non sufficiente, ostruito, oppure in conflitto con l'aspirazione (soprattutto nei tubi concentrici / coassiali);

 pressione inferiore a 1 Bar nel manometro, quindi caricare la caldaia dal rubinettino di carico sottostante collegato all'ingresso dell'acqua fredda ed al circuito termico (in genere sulla destra, in basso - il rubinetto più piccolo);

A questo punto resettare l'apparecchio;

Caldaia funziona per qualche minuto e poi va in blocco

La caldaia sta facendo fatica a far girare l'acqua e và in "alta temperatura" segnalando una situazione di blocco, preservandola da spiacevoli inconvenienti dannosi per via dell'eccessivo accumulo di calore, tuttavìa non si spegne.

Potrebbe essere sporcizia che ostruisce i condotti in zone di elevato calore impedendone la completa (o voluta) trasmissione, dunque richiedendo più fiamma rispetto all'inferiore passaggio di acqua, scalda troppo, tanto che quando raggiunge temperature troppo elevate fa scattare il sensore di calore dell'appareccchio, che va in protezione.

Da scongiurare problemi su componenti difettosi quanto prima, il ripristino legato alla pulizia chiarifica spesso cause oltre ogni ceck-up, per il quale siamo sempre a disposizione con i tecnici più esperti.

Prova a spiegarci telefonicamente il tuo problema, saremo lieti di darti un primo consiglio.

La caldaia va in blocco - si spegne dopo qualche minuto

Manutenzione caldaieCertamente ha funzionato, ma dopo qualche minuto si spegne completamente oppure blocca tutto e chiede il reset.

Se entra in funzione il blocco totale dell'apparecchio, tale da richiedere il ripristino, potrebbe trattarsi di un problema legato all'eccessiva temperatura raggiunta in brevissimo tempo.

Non parliamo più di sensori di calore, bensì di sensori di SICUREZZA.

Contattare un tecnico, si tratta si problemi legati a bolle d'aria che si creano per la forte differenza di temperature nell'impianto o di sporco.

Per saperne di più in merito, clicca qui.

Altre ipotesi di guasto o avaria caldaia

Ipotesi più remota quella dello scarico fumi, anche il bruciatore potrebbe essere sporco, ma in quel caso ci mette molto, molto di più per fermarsi, al limite restituisce meno calore abbassando il rendimento della fiamma. Non va in blocco subito o per nulla.

Nel caso in cui vada in blocco dopo diversi minuti e in fase di riscaldamento dei termosifoni fà rumore all'interno dell'apparecchio potrebbero essere compromessi pompa di circolazione oppure scambiatore/serpentina.

Questa anomalia la si distingue talvolta anche dal rumore che l'acqua fà quando attraversa l'apparecchio.

Caldaia fa rumore

Quando lo scaldabagno o la caldaia producono un rumore durante il movimento dell'acqua e questo fenomeno è presente in concomitanza con la scarsità di pressione, poca efficienza termica nel riscaldamento dei termosifoni, quindi di portata dell'impianto idraulico, può essere sintomo di sporcizia ed ostruzioni nelle tubazioni.
Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento, spesso alcune stanze rimangono più fredde di altre, oppure a volte l’impianto ci mette molto tempo per riscaldarsi, può succedere che uno o più caloriferi rimangano freddi nella parte inferiore o completamente, se è necessario spurgare continuamente i radiatori nei primi cicli di riscaldamento dopo il riempimento.
Tutti questi esempi vanno a segnalare un problema di impianti sporchi, che dovranno quindi essere puliti o lavati chimicamente.
Si può decidere di procedere per questo tipo di intervento idraulico, sia per l'acqua sanitaria, che per l'impianto di riscaldamento, ma ora la normativa lo impone.

Pronto caldaia - AssistenzaAssistenza-caldaie-multimarca

Il nostro gruppo di tecnici ed idraulici si occupa di ogni tipo di anomalìa sulle caldaie, il primo consiglio è quello di cercare di capire bene e spiegare il più possibile (già ad un primo accenno telefonico) cosa succede.

In questo modo si potrà localizzare il problema nella caldaia, individuando comportamenti o codici di errore segnalati.

Assistenza caldaie multimarca

Il tecnico interverrà arrivando sul posto con attrezzatura idonea ed eventuali ricambi possibili in relazione alla marca dell'apparecchio.

Garanzie sull'assistenza tecnicaintervento-idraulico-garantito

L'assistenza che corrisponde alla marca della caldaia, dichiarando valida la sua installazione ed evacuazione fumi, potrà garantire il prodotto a partire da n.1 anno fino a quanti ne vuole, a seconda delle convenzioni.

Su interventi fuori garanzia i nostri idraulici per caldaie offrono sempre un servizio con minimo n.2 anni di garanzia su lavoro effettuato e componenti installati.

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Queste operazioni devono essere eseguite da un tecnico abilitato del settore e conformemente alla periodicità ed alle prescrizioni delle normative vigenti.

Obblighi del Pronto Intervento Caldaie

L'idraulico abilitato o il tecnico qualificato per questa mansione ha l'obbligo di rilasciare dichiarazione certificata e , per gli interventi ordinari di controllo fumi, con bollino blu su libretto di impianto per l'attestazione scritta che dimostra la situazione di conformità di installazione della caldaia e le caratteristiche di funzionalità e di sicurezza dello smaltimento dei gas di combustione, oltre che di tutto il circuito contestualmente al locale adibito.

Pulizia caldaia

Differenze tra pulizia bruciatore e pulizia serpentina: la verità sulla manutenzione ordinaria di pulizia che si paga ogni anno ..cosa pulisco della caldaia?

 

Quali componenti? E soprattutto, a cosa gioverà questo controllo ordinario obbligatorio, se fatto bene?

Guarda questo video rivelante!

La pulizia della caldaia può essere suddivisa concettualmente in due diverse modalità di lavorazione, ovvero:

 Lavaggio componenti

 Pulizia semplice

Lavaggio componentiPulizia-con-inversione-flusso-idraulico

Nel primo caso andremo a lavare, con additivi specifici, alcuni dei componenti principalmente coinvolti dal passaggio dell'acqua sanitaria e del riscaldamento (come scmbiatore, serpentina, valvola a tre vie, pressostati, flussostati e vasi vari all'interno) andando a disincrostare efficacemente dei punti che altrimenti sarebbero irraggiungibili. Questa operazione può estendersi a tutto l'impianto e va eseguita con macchinari appositi.

>>Guarda anche:

- Lavaggio impianto di riscaldamento

- Lavaggio impianto sanitario

Pulizia semplice

La pulizia semplice o ordinaria, come vedremo di seguito, è un'intervento di manutenzione che avviene quasi sempre in concomitanza col controllo dei fumi.

Come avviene?

Viene smontata la copertura della caldaia, privata delle camere chiuse e dei pannelli che impediscono il lavoro, poi aspirata per bene dal bruciatore fino al gruppo fumi di scarico.

Chiaramente durante questa operazione, l'idraulico che interviene deve tenere sempre gli occhi bene aperti per notare anomalìe o stranezze di comportamento dell'apparecchio. Approfondimenti pulizia caldaia.

Manutenzione e controllo fumi: che differenza c'è?

Il D.Lgs. 192/2005, con le successive integrazioni e disposizioni regionali, rende OBBLIGATORIA la manutenzione periodica di tutti gli impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati.

Manutenzione caldaia

La manutenzione della caldaia deve essere effettuata ogni anno, salvo diverse disposizioni prescritte dalla casa produttrice, la quale spesso tende a prorogare (o estendere) la garanzia se stipula un contratto col proprietario dell'apparecchio.

Diversamente può imporla anche ogni anno soprattutto se nel periodo di copertura della garanzia.

Controllo fumi

Il controllo fumi, è la prova di corretta evacuazione dei gas di combustione e di corretta aspirazione dell'apparecchio che gestusce forzatamente ed in maniera controllata la combustione.

La prova fumi deve essere effettuata ogni 2 anni per gli impianti con potenza inferiore ai 35kW.

Più in basso vediamo "com'era" una volta... ma ora si unifica il controllo a due anni per tutti gli impianti termici inferiori a 35kW.

Ai fini della garanzia occorre anche avere un impianto EFFICIENTE

La manutenzione del circuito termico e la verifica della sua pulizia devono essere effettuate obbligatoriamente nei casi in cui ci sia (secondo il committente e tecnico) pericolo di malfunzionamento di un nuovo apparecchio installato prima della nuova prima accensione o collaudo, pena il decadimento della copertura assicurativa a garanzìa della stessa caldaia.

Controllo fumi obbligatorio

L'assistenza della caldaia fa parte degli interventi idraulici ordinari di manutenzione, ma è un intervento obbligatoriamente necessario per la sicurezza ed un decreto ministeriale a livello europeo.

Il controllo per qualsiasi tipo di caldaia od apparecchio collegato a un impianto energetico che funziona a combustibile al di sotto dei 35 kW DEVE essere controllato ogni due anni.

Per chi è obbligatorio il controllo dei fumi di scarico e della caldaia?

Il controllo fumi della caldaia o apparecchio equivalente deve avvenire tassativamente per tutti.
Le nuove norme europee sui controlli dell'efficienza energetica, infatti, sono cambiate con l'entrata in vigore del DPR 16 aprile 2013, n. 74 (GU n.149 del 27-6-2013).

Il controllo della caldaia deve avvenire ogni due anni. Per qualsiasi tipo al di sotto dei 35Kw, per quelle al di sopra si effettuano controlli anche annuali.

Ogni quanto è necessaria l'assistenza tecnica?

In passato, diversamente dalla normativa vigente (DPR 412/93, 59/2009, 192/2005 e 311/2006) la vecchia normativa prevedeva per le caldaie di potenza uguale o inferiore a 35 kW, i seguenti controlli:

 Ogni anno se il combustibile era liquido o solido.

 Ogni 2 anni se l'impianto era a gas a focolare aperto all'interno dei locali, quindi di tio "B" o se la caldaia installata aveva più di 8 anni.

 Ogni 4 anni se l'impianto era a tenuta stagna, quindi di tipo "C".

 

MA ATTENZIONE LE COSE SONO CAMBIATE

Normativa ad oggi 2022

E' intervenuta una modifica legislativa in quanto gli impianti termici sono stati suddivisi in due principali categorie

ovvero il D. Lgs. 192 del 2005, poi il D.Lgs. 311 del 2006 che ha integrato e modificato il precedente decreto - regolamenta i tempi e le modalità con cui devono avvenire le verifiche degli impianti di riscaldamento presenti in tutte le abitazioni. Per tutti gli impianti termici il controllo dello scarico fumi va effettuato ogni 2 anni tassativamente salvo diversi accordi/contratti "annuali" con la ditta di manutenzione.

Tempi-controllo

Questi controlli certificati valgono per gli impianti con potenza compresa fra 10 e 35 kW.
I tempi invece si dimezzeranno se la potenza termica della caldaia, ad esempio è maggiore o uguale a 35 kW.

I centri Assistenza caldaie - Reperibilità

Ricordiamo che meno conosciuta è la marca dell'apparecchio e meno probabilità avremo di trovare vicino casa un centro assistenza, questa una delle differenze da considerare nella scelta di una nuova caldaia, ad esempio, viste le numerevoli nuove marche a basso costo.

 

>>Passa a:

 

-) Pulizia impianto di riscaldamento

 

Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.

Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 349 21 375 91 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.

 

 

 

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