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Sconti e vantaggi "Idraulico IN"
OFFERTA ristrutturazione PRIMAVERA 2020: lavaggio impianti e caloriferi in OMAGGIO
I prezzi di pulizia e lavaggio chimico vengono azzerati e, per tutte le ristrutturazioni complete di appartamento, in OMAGGIO la pulizia, o lavaggio chimico di tutti gli impianti esistenti che non devono essere toccati.
Di fronte ad una modifica dell'appartamento è importante conoscere sempre: la priorità delle opere murarie;
la provenienza ed offerte delle forniture;
i budget a disposizione;
i costi al mq
La definizione di ristrutturazione è: intervento con cui si dà nuova struttura.
Si dice ristrutturazione di edifici, appartamenti, fabbricati.
In relazione alle esigenze si va a ristrutturare con la creazione di nuovi impianti, nuovi metodi di lavorazione, o con altre innovazioni che renderanno più efficiente la struttura
Ristrutturare un appartamento è quindi il complesso delle operazioni necessarie alla trasformazione, parziale o totale, di esso, comprendendo il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costituenti pareti, impianti idraulici, impianti elettrici, sanitari e rubinetteria, condizionamento, caldaie, scaldabagni, ecc.
Attenzione a chi si sceglie per questo tipo di intervento idraulico
Il prezzo di una ristrutturazione ha numerevoli variabili da considerare, tuttavìa non sono infinite, per questo motivo saremo in grado di stimare una cifra molto vicina al reale, con l'aiuto di semplicissimi, ma fondamentali passi.
La detrazione fiscale, fissata in precedenza al 50%, quest'anno viene surrogata a partire da Luglio 2020 e secondo il Decreto Aprile 2020 al 110%
In buona sostanza si tratta di recuperare tutta la spesa per gran parte delle casistiche identiche alla precedente Legge di stabilità che ne prevede 50%.
Sebbene l'efficientamento di per sé porti anche al 65%, come nel caso di nuova installazione caldaia o sostituzione della vecchia, salendo di classe energetica (min.A).
Questo entro fine 2021; tutti i soldi delle ristrutturazioni civili impiegati anche per interventi idraulici di efficientamento energetico o risparmio energetico saranno contemplati nel 730.
A detta del Presidente del Consiglio e dopo aver letto la Gazzetta Ufficiale si potrà affermare questo.
Vediamo nello specifico chi vi accederà, come, fino a quando e per che cosa si applicherà la detrazione per risparmio energetico o ristrutturazione.
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Importantissimo: le economie di scala di un'impresa edile sono riduzioni nel costo unitario di un intervento di ristrutturazione o costruzione grazie alla fase di crescita, ovvero quando questa sta aumentando, in un determinato periodo, il suo giro di affari, passando ad una maggiore dimensione. Abbiamo economie di scala quando i costi medi di produzione diminuiscono all'aumentare della dimensione dell'impresa.
In sostanza, il prezzo unitario di un preventivo di costruzione o ristrutturazione, fornito da un impresa, può variare ed abbassarsi nei periodi di maggiore afflusso di "prese in carico" di opere come appunto il rifacimento di più appartamenti contemporaneamente.
Si otterrà un vero e proprio prezzo "al costruttore".
Per questo motivo Idraulico in è in grado, grazie alla strettissima e complementare collaborazione di valide imprese di costruzioni con esperienza decennale nel settore di costruzioni, di fornire un prezzo ulteriormente vantaggioso e competitivo rispetto agli standard medi della zona in cui si troverà ad intervenire.
Nel periodo primaverile infatti, le nostre imprese di collaborazione ci forniscono squadre sempre più complete, dedite a più opere in diversi cantieri, in maniera contemporanea e dunque acquistando materiali e manodopera in maggiori quantità, a prezzi inferiori.
Le cose da sapere per definire un prezzo di ristrutturazione faticano ad essere messe in ordine di importanza poichè ce ne sono alcune con priorità alla pari o che per altre situazioni potrebbero essere meno fondamentali di altre, cerchiamo di elencarle con un senso pratico di importanza oggettiva e soprattutto, il numero più alto possibile di interventi conosciuti.
Ecco di seguito un elenco di interventi
in ordine di costo:
La ristrutturazione del bagno è generalmente la cosa più costosa in relazione a tutto l'appartamento da riammodernare, spesso abbinata al rifacimento cucina per creare nuovi allacci, ristrutturare il bagno può essere molto incidente e va ben considerato in termini di sanitari, rivestimenti ed impianti idro-elettrici.
Quando si parla di posare da ex novo, talvolta è l'unica soluzione ed è assolutamente da considerare, fondamentale per le questioni riguardanti i vespai areati nei piani terra.
Il rifacimento e lo sgombero di alcune pareti potrebbe essere uno degli interventi murari più costosi nei casi in cui vi siano annessi impianti idraulici o meno peggio elettrici.
Non ultima, ma molto variabile la sistemazione secondo normativa degli impianti idraulici ed elettrici. Infatti spesso ci si trova di fronte al dubbio di salvare piuttosto che rifare o viceversa.
In questo caso è strettamente necessario il parere tecnico di personale abilitato alla mansione di idraulico, elettricista, geometra, etc. per definire le differenze di costi.
Meno costosa, ma comunque direttamente proporzionale alla metratura del locale, è la posa del rivestimento dei pavimenti, che varia a seconda del materiale (piastrelle, parquet, laminato,etc.) e del tipo di posa (lineare, trasversale, a mosaico, a intreccio, etc.).
Sempre correlata con la dimensione dell'appartamento, troviamo la controsoffittatura realizzabile con cartongessi, lamellare, controsoffiti portanti, etc. da non sottovalutare ai fini di risparmio energetico e come soluzione per passagio di cavi elettrici o tubazioni idriche nelle piccole o parziali ristrutturazioni.
Spesso capita di trovarsi in situazioni per le quali è meglio ripristinare il sistema di climatizzazione dell'appartamento, anzichè predisporre un nuovo impianto per via degli anni trascorsi infatti, molti punti dell'impianto di condizionamento sono soggetti a dilatazioni e restringimenti sensibili, a causa dei quali avvengono degli indebolimenti e decadimenti naturali con effetti corrosivi o di accumulo sedimentale.
Se siamo di fronte a situazioni in cui il gas refrigerante fosse ancora in vendita o sia lo stesso del condizionatore esistente, vale la pena ripristinarlo.
Un altro motivo per cui potrebbe essere necessaria una ricarica dei condizionatori potrebbe essere una precedente, non curata installazione. Infatti una scorretta operazione di vuoto, ad esempio, potrebbe esaurire le potenzialità di un impianto di refrigerazione dell'aria in pochissimo tempo, in alcuni casi anche dopo qualche mese.
Il prezzo di una ristrutturazione completa, spesso, viene calcolato al metro quadro se si parla esclusivamente di ristrutturazione escludendo l'arredo.
Vengono inserite tutte le variabili di rifinitura come le marche dei materiali, il tipo di posa, le quote, in maniera tale da creare un "range", che può andare da 450 € al mq fino a cifre altissime per ambienti in contesti signorili o gestiti dalle cosiddette "belle arti" e beni culturali-storici.
Idraulico IN è in grado di creare un preventivo dettagliato considerando le varie voci di rifacimento, prese singolarmente come ad esempio posa con o senza fornitura di un parquet, posa di impianti idraulici o la fornitura di derivazioni ed elementi terminali, considerare solo la posa delle piastrelle al mq ed ottenere comunque un prezzo unitario omnicomprensivo.
In alcuni casi ci si avvale di capitolati standard (attualmente poco convenienti) della Camera di Commercio, sebbene per ovvie ragioni di concorrenza si stia sempre al di sotto o si cerchi sempre una valutazione "a corpo" con forfait e OFFERTE.
Il costo al mq di una ristrutturazione, sommando ogni opera di capitolato, attualmente supera i 900€ al mq ed escludendo serramenti, caldaie e arredi e porta blindata.
Secondo recenti ricerche sul mercato e come emerso dalle dichiarazioni di reddito medie sulle imprese di costruzioni e ristrutturazioni edili che effettuano interventi rinnovativi su appartamenti civili generici, il prezzo medio per ristrutturare si aggira attorno ai 650 € al mq.
Anche in questo caso sono spesso esclusi gli oneri di spesa per la porta blindata, i serramenti e le varie apparecchiature come caldaie o scaldabagni annessi.
I prezzi di questo intervento nella città di Milano diminuiscono via via che ci allontaniamo dal centro e dalle zone storiche della, partendo da un prezzo minimo come queli della Camera di Commercio verso i prezzi medi di cui sopra.
In questo caso i geometri di cantiere valutano le opere considerando, nei giusti tempi, i prezzi concorrenziali "al costruttore" da fornire alla committenza in maniera trasparente e senza dubbio conveniente, specie in prospettiva delle nuove tecnologie idrauliche e domotiche. Provare per credere.
Anche la città di Monza e della Brianza si porta sempre più verso ristrutturazioni evolute anche dal punto di vista del design oltre gli impianti, che dovranno anche loro adeguarsi ad arredamenti e stili più "concept" e moderni, installare collettori di ispezione e valvole di zona anche wifi diventerà un MUST.
Ecco l'importanza di un buon coordinatore oltre che di un buon termotecnico.
Quanto costa ristrutturare con il geometra e l'idraulico?
Del prezzo che il nostro team di artigiani ci riesce a procurare, possiamo vantarne la vicinanza a quello minimo richiesto, sia nelle nostre zone come Milano e Monza Brianza, che per il resto d'Italia... ma la cosa fondamentale è che includiamo anche le opere solitamente non contemplate e forniamo ogni tipologìa di servizio aggiuntivo a prezzo di "cantiere", ovvero calcolando solo un prolungamento dei giorni di lavoro necessari a livello di manodopera e il prezzo dei componenti in chiaro.
L'economia di scala (vedi sopra) applicata alle ristrutturazioni ci permette di rimanere molto vicini alla media minima di ristrutturazione.
Inutile, secondo la politica di "Idraulico in", sommare, sommare e aggiungere opere ad un preventivo che già di per sé potrebbe accontentare tutti.
In termini di rifacimento completo, infatti, una volta aperto il cantiere, sarà meno dispendioso inserire ulteriori modifiche, anche in corso d'opera;
si andranno ad aggiungere i costi di lavorazione al pari delle normali giornate di intervento accordate precedentemente, quindi si sommeranno dei semplici giorni lavorativi degli operai necessari ed infine la fornitura al prezzo del costruttore.
Saremo in grado di fornire un PREVENTIVO OMNICOMPRENSIVO che soddisfa tutte le richieste, al giusto prezzo.
Fase1
La prima cosa da fare prima di ristrutturare è progettare nei minimi dettagli la parte muraria, ovvero la disposizione degli ambienti e degli apparecchi idraulici, elettrici e decorativo-funzionali a seconda degli ingombri, dando precedenza alle funzionalità.
Fase2
Interpellare il geometra per stabilire il tipo di documenti necessari da presentare al Comune di competenza, a seconda delle opere di ristrutturazioni, se di rinnovamento semplice o più invasivo, oltre che di competenza del territorio urbano (la ex Dia, la C.I.L.A., la S.C.I.A., il catasto, etc.) Fase3
Definizione di inizio e fine lavori, pagamenti e accordi vari per le forniture. Fase4
Demolizioni Fase5
Rifacimento impianti idraulici ed elettrici, condizionamento e predisposizioni nuove per nuovi allacciamenti acqua, luce, prese e gas. Fase 6
Costruzione pareti e riempimenti, siamo nel cuore della ristrutturazione, fase in cui possiamo determinare esattamente imprevisti e nuove soluzioni. Fase7
Rifiniture ed installazioni Fase8
Collaudo, prove di tenuta e chiusura lavori.
Intervista da Instapro a Idraulico IN
Dalla prossima primavera 2020 le ristrutturazioni avranno aspetti sempre più sostenibili e la parola d'ordine sarà "risparmio energetico".
Il nostro compito sarà sicuramente quello di garantire le migliori efficienze edili oltre che idrauliche, per un rendimento ottimale.
Guarda la nostra intervista su Instapro: intervista
Il rifacimento di un appartamento ha un'incisione urbanistica, come ad esempio la modificazione del tessuto urbano esistente, dei consumi, piuttosto che una diversa sistemazione dei lotti, degli isolati e/o della rete stradale;
A definizione delle documentazioni da presentare all'ufficio tecnico comunale ci si può avvalere di un geometra e/o ingeniere.
Occorrerà asseverare una C.I.L.A., S.C.I.A, ect. a seconda dei casi, con la nomina di un responsabile tecnico e dell'inizio e fine lavori.
La formula asseverata consiste in una denuncia riferitata e concomitante all'inizio cantiere e che può essere valutata (ed eventualmente contestata) entro 30 gg dallo stesso ufficio, diversamente si perfezionerà per "tacito assenso".
IL committente proprietario con i sui dati, il tecnico abilitato con la sua Visura Camerale e Durc, il geometra o tecnico con il progetto da consegnare sono le figure burocraticamente coinvolte. L'ingegnere interviene nei casi di spostamenti strutturali, a controverifica e certificazione di stabilità o idoneità dell'involucro.
Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" per caldaie e scaldabagni. Installazione apparecchi di tutte le marche con prima accensione gratuita.
Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 331 425 0282oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e idrosanitario a Milano, Monza e Brianza.
La certificazione energetica è un attestato della situazione energetica, nel nostro caso involucro (acronimo APE) e dunque di un appartamento, condominio, locale o ambiente chiuso.
I consumi ed i contenimenti, nonché le produzioni di calore e corrente subiscono una vera e propria classificazione:
le cosiddette classi energetiche, esse determinano il quantitativo di energia necessaria per riscaldare o raffrescare, in base alla metratura del volume, il tipo di materiali di posa degli infissi, gli impianti di riscaldamento o di condizionamento e le varie aperture sull'esterno per determinare le dispersioni termiche e l'isolamento al tempo stesso.
Più alta sarà la classe energetica e minori saranno i consumi, poiché aumentano i rendimenti.
Novità: 900 mln di € stanziati per efficientamento energetico - nuove agevolazioni 2020. Scopri di più.
La certificazione energetica (o attestato energetico) è volta alla tutela dell'ambiente per ridurre i consumi di risorse naturali e contenere il più possibile le emissioni clima alteranti.
Per questo motivo ci saprà indicare con precisione il numero dei kW necessari, calcolati da un tecnico del settore, abilitato a tale mansione, il cerificatore energetico.
Per stabilire la reale efficienza energetica e le dispersioni termiche in maniera precisa, il certificatore energetico deve tenere conto di tutte le caratteristiche architettoniche del luogo in questione, ovvero di:
Paese o regione, piuttosto che città o campagna, condominio, appartamento indipendente, etc.
Agenti atmosferici come illuminazione del sole, esposizioni, etc.
Apparecchi annessi al locale che permettono ottimizzazioni energetiche o l'opposto.
Dispersioni di calore dovute a prese d'areazione o grate passanti da interno ad esterno (ad esempio in cucina).
Materiali su porte e finestre (se doppi o tripli vetri, porte blindate, pvc, legno, ferro, alluminio, etc.) con loro isolamento.
Coefficienti di conducibilità e portate termiche, oltre che materiali di posa utilizzati e tipologìe di diramazioni.
Scaldabagni, caldaie, piani cottura cucina, pannelli solari, etc.
La certificazione energetica è differente rispetto a quella di conformità che riguarda prettamente la dichiarazione di corretta esecuzione e/o verifica di tenuta o buono stato degli impianti. La dichiarazione di conformità è tuttavia parte integrante della certificazione energetica, subito dopo le prestazioni dell'edificio.
L'Unione Europea ha creato diversi strumenti omologati per questo tipo di valutazione, quindi per il calcolo energetico, da parte dei soggetti abilitati.
Come faccio a sapere in che classe sono?
Ecco che nasce un nuovo vero e proprio coefficiente di calcolo per stabilire, a grandi linee, in maniera autonoma e per permettere al committente di "farsi un'idea" di quanta potenza sia sufficiente a creare un ambiente domestico vivibile e dai consumi controllati.
In questa maniera potremo individuare la classe energetica di appartenenza.
Più in alto dicevamo che la situazione energetica si sufddivide in classi;
le classi energetiche vanno dalla classe "G", che rispecchia il valore più basso e dispendioso detto "energivoro", alla "A++++" con 4 simboli "+", oppure "A4" come la recente classe più alta;
ebbene possiamo individuare l'appartenenza ad una di queste tramite la volumetrìa dell'appartamento (metri cubi) ed un coefficiente fisso, creato e stabilito a 0,05.
L'operazione è molto semplice a questo punto, bisognerà moltiplicare la volumetria dell'ambiente (ottenuta dalla moltiplicazione dei metri quadri x l'altezza del soffito) x il coefficiente di calcolo 0,05.
Ad esempio:
se abbiamo un'appartamento di 90 mq, alto 2,7 m dovremo fare 70x2,5 = 243.
Successivamente moltiplicare 243 x 0,05 = 12,15.
In questo esempio, la potenza necessaria per l'ambiente (sempre a condizioni medie di dispersioni ed isolamento) sarà pari a 12,15 kW.
Questo risultato è fondamentale per, ad esempio, l'acquisto di una nuova caldaia, di un condizionatore o di un sistema di condizionamento dell'ambiente adeguato.
Il conto termico è una nuovissima formula ausiliaria di sostegno economico per favorire il rinnovamento o il potenziamento dell'efficienza (quindi anche della nuova assegnazione di classe) di un ambiente.
E' considerato una sorta di nuovo metodo ammortizzatore per la detrazione fiscale.
Il decreto che instituisce la detrazione ricordiamo che è entrato in vigore il 28/12/2012.
La normativa prevede tutt'ora una detrazione fiscale di massimo il 65% in 10 anni.
La detrazione fiscale si effettua sempre alla presentazione delle spese nella dichiarazione 730, correlata con bonifico "per detrazione" con le ulteriori istruzioni che vengono sempre articolatamente presentate alla committenza.
Di seguito tutti gli interventi che godono della detrazione.
Sostituzione serramenti con nuove finestre in pvc, sostituzioni apparecchi energetici per produzione acqua calda, climatizzatori, coibentazioni, pulizia impianti termici, rifacimento impianti sanitari e manutenzioni idrauliche (per quanto ci riguarda) sono le cose più vicine al nostro settore che possiamo conciliare.
Si possono effettuare differenti tipologie di detrazione, citiamo le principali:
_per cessione del credito ove l'azienda anticipa il rimborso fornendo propri marchi e propri installatori (che a noi piace definire "seriali") di condizionatori o caldaie, scaldabagni;
_la detrazione del 65% per passaggio a classi energetiche A o superiori, vale anche per scaldabagni;
_la detrazione del 50% per ristrutturazione.
Tutto quello differente da ristrutturazione è definito risparmio energetico o riqualificazione e viene detratta al 65%.
Nel caso in cui chiunque decida di effettuare la riqualificazione di un ambiente, se sale di classe otterrà il 65%, diversamente il 50% per ristrutturazione.
In ogni caso la detrazione, cosa legata e tuttavia ben diversa dalla pratica ENEA, avverrà in 10 anni fiscali.
Certamente si!!!
La detrazione per risparmio energetico interessa anche l’inquilino perché titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile (diritto d’uso da contratto di locazione).
Il vantaggio che offre la Legge che regola il conto termico è qualcosa di ancora più interessante rispetto alla detrazione fiscale nata col decreto del 28/12/2012 per le ristrutturazioni.
Mentre la detrazione fiscale permetteva un recupero in percentuale distribuito nei 10 anni successivi, il Conto termico 2.0 permette, tramite una serie di procedure ben precise, di ottenere un rimborso effettivo immediato, entro e non oltre i 60 giorni e direttamente sul conto corrente personale (nel caso di privati).
Sia per la sostituzione della caldaia o scaldabagno, che in procinto di ristrutturare, oltre che per l'installazione di nuovi condizionatori, va effettuata una richiesta preventiva, online e successivamente in via cartacea, su un "Portale Termico" autorizzato a presentare domanda di rimborso in percentuale per i lavori di miglioramento energetico che si andranno ad effettuare.
Scegliere un portale autorizzato come ad esempio l'Enea.
Si dovrà corrispondere all'ente interessato tutta la documentazione preanticipata ad attestare l'avvenuta operazione di miglioramento, che può essere:
- Sostituzione di caldaia inferiore ai 35 kW (unico caso di velocizzazione pratiche)
- Pulizia degli impianti idraulici e ripristino chimico degli impianti termici
- Installazione di infissi in PVC
- Isolamenti
- Riscaldamento a pavimento
- Componenti termici o con pompa di calore (come i condizionatori)
- Acquisto e installazione di apparecchi energetici, dallo scaldabagno, al piano cottura, ai pannelli solari.
Successivamente, il cliente manderà tutti gli estremi per ricevere il rimborso immediato.
NB: i nostri tecnici dispongono di ulteriori mezzi e compromessi per un recupero istantaneo ed un risparmio immediato sul lavoro idraulico, come ad esempio il regime agevolato di p. IVA 0%.
La legge predispone, con il nuovo Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 Maggio 2016, il rafforzamento della legge sulla precedente detrazione fiscale del 2012.
Il Conto Termico 2.0 incentiva tuttti gli interventi atti a migliorare l'efficienza energetica e l'energìa termica fornita, privilegiando le fonti rinnovabili con percentuali di recupero che vanno da 40% a 65%.
Calcolo dell'efficienza energetica e benefit o bonus economici entro 60 giorni.
Per l'accesso esistono due modi:
-prenotazione
-accesso diretto
Nella prenotazione possiamo includere due categorie:
I privati
Le Pubbliche Aziende gestori di servizi (acronimo PA)
Si differenziano così anche le tipologie di servizi e benefici di cui le divise categorie possono usufruire e giovare.
Per i privati, ovvero anche imprese, condomini, aziende, si può accedere a questo tipo di detrazione con rimborso immediato, NON con accesso diretto ma con prenotazione per lavori di questo tipo:
Per le PA si può accedere a questo tipo di detrazione con rimborso immediato, con accesso diretto per lavori di questo tipo.
Il Gestore del Servizi Energetici (GSE) quest'anno 2020 ha deciso di stanziare ben 900 milioni di euro per il Conto Termico 2.0 e precisamente mettendo a disposizione questo fondo per tutti gli interventi detraibili e migliorativi dal punto di vista dell'efficienza energetica per edifici che appunto godranno di interventi di riqualificazione di impianti di piccole dimensioni, con una detrazione sempre fino al 65%, chiaramente con le modalità di cui sopra (vedi articolo precedenti).
Con il Conto Termico 2.0 e tramite appunto il GSE sarà possibile effettuare detrazioni più veloci.
Vediamo quali sono le ultine novità che nel 2020 sono state integrate per questo veicolo di detrazione:
_ possibilità di detrazione delle forniture di impianti idraulici, termoidraulici e della loro posa;
_ accesso ad un sistema molto più evoluto e rapido, soprattutto dal punto di vista della burocrazia e disbrigo documentazione necessaria in tempistiche molto più ristrette.
Approfondisci:
Riqualificazione efficienza energetica: pulizia impianto riscaldamento
Disinfezione impianti e trattamento acque per pulizia impianti idraulici di ogni categoria
Lavaggio impianto sanitario acqua potabile
Guarda anche:
Nuove norme 2020 per caldaia a condensazione
Allacciamento Cucine a Milano e Monza Brianza
Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.
Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 331 425 0282 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.
L'impianto idraulico del gas è una rete di tubazioni costituita e posata per condurre la fornitura di gas metano o combustibili simili, dal punto di consegna (contatore) ad apparecchi energetici che funzionano per combustione.
I dispositivi energetici più conosciuti che funzionano alimentati da una rete del gas sono:
- Il piano cottura (fornelli cucina);
- Lo scaldabagno a gas;
- La caldaia a gas.
In questa pagina parliamo del gas ed i suoi impianti, le ubicazioni obbligatorie delle condutture, secondo il luogo di installazione, il tipo di posa, materiali utilizzati, progetti ed allegati tecnici obbligatori. Tutte le domande ed i quesiti più frequenti, con le dovute risposte.
I gas come il metano (detto anche gas città), propano, gpl o butano ad uso civile (domestico) sono i combustibili fossili più utilizzati per gli impianti e reti di distribuzione domestica.
In particolare il metano si presenta all'utente con additivi che ne determinano il caratteristico odore, senza il quale non potrebbe essere percettibile all'olfatto umano, visto che per sua natura NON ha odore.
In ambito idraulico il gas può assumere varie forme e, che si tratti di gas metano, gpl o gas propano, verrà utilizzato ad una determinata pressione dinamica di conduttura che generalmente è molto più bassa di quella ad esempio dell'acqua, circa 0,4 bar, mentre l'acqua sanitaria supera (o dovrebbe) i 2,2 bar.
Ogni impianto o intervento su tubazione del gas DEVE essere SEMPRE ed OBBLIGATORIAMENTE CERTIFICATO ..e non solo, è fondamentale che superi la cosiddetta prova di tenuta secondo UNI 7129 ed UNI 11137. Guarda che cos'è, chi la fa e come si supera.
La rete impiantistica, sia civile che industriale, di conduzione del gas può essere di due principali tipologie, oltre ai materiali di impiego:
-interrato (sotto traccia);
-esterno (a vista);
Viene posato sotto terra o sottotraccia e solitamente rivestito, sia per legge, che ulteriormente per ragioni di sicurezza e/o di individuazione del suo passaggio nel terreno.
Il gas interrato può passare in casa purchè rimanga in un passaggio a terra nelle zone lungo le pareti perimetrali, ad una distanza massima di 15-20cm.
NB: il multistrato rivestito mai "a vista" o peggio ancora esposto a raggi solari....
Se l'impianto passa in un giardino o posti con possibile azione di agenti atmosferici in alcuni mesi molto critici bisognerà utilizzare il polipropilene ad una profondità minima di 60 cm con un'uscita all'esterno composta da un componente chiamato giunto di transizione con diodo elettrico, raccordo appositamente creato tramite la fusione di ferro e polietilene, appunto per transitare dal terreno all'esterno. Obbligatorio per normativa.
In tutti i casi, l'impianto del gas sotto-traccia va segnalato per non essere accidentalmente perforato o manomesso, in corso d'opera come nel corso degli anni per via del possibile decadimento in situazioni ambientali anomale o particolarmente critiche.
L'impianto del gas è considerato "a vista" e quindi esterno quando segue percorsi lungo un perimetro o parete (ad esempio il classico impianto domestico in rame che vediamo entrare nell'edificio ed arrivare fino alle utenze come piano cottura (rubinetto sotto lavello) e scaldabagno o caldaia, etc.
I tubi del gas esterno vengono posati a vista solo alla fine dell'ultima rifinitura degli intonaci delle pareti e sottofondi, poichè viaggiano sopra i rivestimenti finali (muro o piastrelle verticali).
L'impianto gas in questo caso è l'ultimo, prima dei "ritocchi" ad essere installato, ogni locale che "ospita" l'impianto del gas deve rispettare determinati requisiti, da distinguere bene (in fase di sopralluogo) rispetto a passaggi di attraversamento.
I materiali impiegati per la posa e l'utilizzo dell'impianto del gas sono il ferro, il rame (saldato o pressato), l'ottone, lo stagno e recentemente anche il multistrato (utilizzato solo interrato e non a vista).
NB: in tutti e due i casi i rubinetti di intercettazione per l'arresto del gas, in corrispondenza di utenze ed apparecchi energetici a combustibile, devono obbligatoriamente essere "a vista", raggiungibili facilmente ed in posizioni lontane da altre fonti di calore.
Trattiamo l'argomento parlando di:
inteso come impianto civile, installazioni, normative, consigli e prezzi.
L'installazione di un impianto del gas avviene subordinatamente alle conformazioni ed idoneità dei locali interessati, e nel passaggio, e nell'ospitare i rubinetti terminali per le utenze, secondo UNI 7129.
L'installazione di un impianto di gas domestico avviene secondo diversi criteri, dalla pinzatura di rame o multistrato, alla saldatura, assemblaggio tramite raccordi a stringere (ormai superati e fuori norma) oppure con filettatura (ferro/ottone); ogni materiale potrà essere posato sia "a vista" che "internamente" a seconda delle sue proprietà.
La messa in opera della tubazione cosiddetta "a vista" in un appartamento ne permette il controllo visivo, tuttavia deve rispettare normative differenti rispetto alla sicurezza, tipologia di materiale e locale in cui è posata.
Il tubo gas esterno viene posato in ferro, ottone, rame, acciaio inox rivestito (come ad esempio per allacciamento cucina).
Relativamente simile a quello interrato, come vedremo di seguito, con l'aggiunta di punti di passaggio da studiare anche a livello estetico, per cui si presuppongono quote ben precise in funzione degli apparecchi che si andranno ad allacciare.
Nel caso del gas sotto traccia viene usato un solo tubo (generalmente polipropilene o multistrato con guaina gialla) che va dalla partenza esterna con rubinetto a vista, all'utenza esterna con rubinetto a vista o valvola di intercettazione in ingresso appartamento.
In qualsiasi punto vi sia l'ingresso della tubazione gas domestica all'interno dell'involucro, è sempre OBBLIGATORIO il rubinetto che esclude tutta la rete domestica.
Inoltre per ogni utenza energetica (p.cottura, scaldabagno, caldaia, etc.) ci deve essere un rubinetto, una valvola di intercettazione per escludere il singolo dispositivo.
In particolare il rubinetto gas cucina, deve essere posto in una zona molto accessibile permettendo la chiusura del piano cottutra. Ad esempio sotto il lavello, a vista o con ispezione a portata di mano in luogo protetto da fonti di calore o elettriche.
Dimensionamento e verifica di tenuta delle tubazioni sono la prassi obbligatoria, di seguito alcuni esempi di situazioni di non conformità riscontrate in città come Milano e Monza Brianza.
Tutti i tubi e i rubinetti che vediamo in casa potrebbero non essere "a norma", devono per esempio avere la manopola gialla, tutte le altre manopole che sono vecchie o non riconoscibili vanno sostituite, soprattutto in appartamenti con oltre 40 anni.
Se l'appartamento è inattivo da oltre 24 mesi occorrerà sicuramente una prova di tenuta con rilascio di dichiarazione di conformità e requisiti tecnico professionali allegati per la riapertura, da consegnare all'ente fornitore unitamente al modulo a12 da timbrare. In una casa sprovvista di allacciamenti gas conviene sempre effettuare un sopralluogo per installazioni ed allacciamenti ex-novo. Infatti è possibile che si debba ricorrere ad un nuovo progetto.
Molti impianti esistenti presentano tubazioni in rame, le cui saldature abbiamo scoperto cedere in maniera leggera dopo i 50 anni di utilizzo, cosa che difficilmente avviene sottoponendo a sollecitazione impianti in ferro giuntati tramite filettatura.
Spesso troviamo ancora cucine collegate con tubi di gomma (che hanno anche una scadenza lontana, che vendono ancora nei negozi di ferramenta o grandi centri fai-da-te come Leroy Merlin, o Bricoman) ma che purtroppo non sono più certificabili per la normativa attuale.
Più in basso vedremo i materiali con cui si può effettuare l'impianto, ma anche l'allacciamento del gas in casa, per piano cottura e dispositivi come scaldabagni o caldaie.
NB: ricordiamo sempre che l'idraulico deve essere abilitato alla mansione e rilasciare copia dei requisiti tecnici oltre che dichiarazione di conformità a fine lavoro.
Tutti gli idraulici che eseguono una posa di condutture del gas, generalmente considerano ogni utenza un punto.
Un punto gas vale responsabilmente ed economicamente di più, rispetto ad un punto acqua ad esempio.
Parlando di prezzo possiamo partire dalle 350€ in su a punto gas.
Chiaramente maggiori saranno i punti gas e maggiore sarà il risparmio su tutto il lavoro diviso per i punti.
La prova di tenuta idraulica è la verifica di assenza di dispersioni nell'impianto gas.
Differenti le modalità di ricerca dispersione, come quelle conosciute "fai da te", tuttavìa la prova principalmente riconosciuta per gli idraulici che certificano è quella dettata dalla UNI 7129 oppure la UNI 11137.
Per legge è obbligatoria l'installazione di un rubinetto a valle dell'impianto (punto di partenza gas domestico) dotato di presa di pressione-prova impianto, alla quale collegarsi con una pompa detta appunto "prova-impianti" per tenere in pressione l'impianto, a rubinetti tappati (con tappo filettato in ferro) per almeno 100 mbar per 15 min.
Stiamo parlando degli impianti domestici più comuni quindi quelli in ferro, rame e multistrato che conducono gas metano/gas città.
NB: per tutti gli impianti del gas, ad oggi, non è più ammessa alcuna tolleranza in fatto di dispersioni.
Personale abilitato alla prova-verifica di tenuta e situazioni con obbligo di certificazione.
Le società fornitrici del gas hanno l'obbligo di rilevare eventuali dispersioni, qualora interpellati per l'apertura, lo spostamento o la sostituzione del contatore del gas. Anche se interpellati in maniera urgente per una perdita, hanno il dovere di sigillare l'utenza in maniera irremovibile, a mezzo di sigillo.
A fronte di contatore chiuso, mancante o piombato occorrerà presentare il modulo A 12 con PDR (punto di riconsegna) prodotto dalla compagnia fornitrice, da compilare a cura del responsabile tecnico per dichiararne la corretta tenuta/assenza di dispersione, ai fini di riapertura o riattivazione.
E' anche vero che il fornitore del gas spesso e volentieri non è abilitato all'intervento di riparazione, si limiterà ad effettuare una prova di tenuta, quindi eseguirà una sigillatura, una riapertura o comunque un'intervento limitatamente a prima dell'utenza domestica, contatore e prima del contatore.
Successivamente un idraulico installatore potrà effettuare una prova di tenuta e ricercare la predita, ripararla e compilare i moduli (in genere il modulo A/12 o mod.E) assumendosi la responsabilità dell'ultima manutenzione effettuata, che sia una certificazione o soltanto una verifica di assenza di dispersioni, allegando dichiarazione e visura camerale aggiornata.
La fornitura del gas domestico (metano) avviene esclusivamente dopo la conformità dell'impianto, a seguito di una prova di tenuta impianto che deve eseguire un tecnico abilitato.
I passaggi per evitare lunghe attese sono obbligatoriamente sequenziali e contigui, nella fattispecie:
1) Richiesta di attivazione;
2) Verifica dell'ente fornitore
3) Verifica ed eventuale dichiarazione di conformità impianto da parte di termoidraulico;
4) Consegna documentazione ricevuta dal tecnico all'ente fornotore gas.
Occorre una dichiarazione di conformità - certificazione per attestare la corretta esecuzione di posa impianto in caso di spostamento.
Ecco i casi più noti.
A fronte di qualsiasi modifica o spostamento dell'impianto gas domestico, dunque oltre il contatore, l'idraulico è tenuto a rilasciare nuova dichiarazione di conformità;
ripetiamo: è sufficiente un nuovo allacciamento, una riparazione, anche una piccola sistemazione sull'impianto anche se non si modifica la destinazione d'uso, per netare di nuova dichiarazione, questo a differenza di altri impianti idraulici per i quali vi è molta più tolleranza in fatto di normative.
Per spostare (o meglio farsi spostare) il contatore occorre sicuramente una prima richiesta al fornitore che effettuerà un sopralluogo per verificarne la fattibilità ed i termini tecnico-economici.
In questo caso occorrerà interpellare un idraulico munito dei requisiti tecnico-professionali per il rilascio della dichiarazione di avvenuta prova di tenuta, prima dell'attivazione o del posizionamento del nuovo contatore. ATTENZIONE A QUESTA SEQUENZA DI PASSAGGI.
Piccole precisazioni per quanto riguarda lo spostamento del contatore, sulla base delle richieste degli utenti:
le motivazioni per ottenere uno spostamento o sostituzione del contatore possono essere di natura volontaria, come ad esempio per ristrutturazioni o questini di estetica, di natura imponibile per contatori da spostare obbligatoriamente ed a carico del committente all'esterno o a distanze minime ( min. 1,5m) da apparecchi energetici, a fronte di una ristrutturazione o nuova costruzione in cui esso si trovi all'interno del locale.
Il costo potrà essere addebitato al committente, esso varierà in base alla situazione di nuova fornitura, piuttosto che riattivazione di contatore esistente o cambio tipologia, come anche nel caso di nuovo contatore, tuttavia vi sono altrettanti casi in cui la sostituzione è gratuita e dovuta:
Se l'impianto non presenta alcuna perdita, (dopo aver interpellato un idraulico che ne verifica la tenuta) eppur si avverte odore di gas potrebbe trattarsi di una dispersione che avviene dal contatore stesso, i numeri non girano anche a rubinetti terminali chiusi e fuoriesce comunque l'odore, il contatore verrà sostituito GRATUITAMENTE dal fornitore.
Le società di fornitura, seguendo le normative attuali, sostituiranno i vecchi contatori, anche in caso di elevata inattività, a garanzia di eventuali future problematiche dettate dal deterioramento nell'ambiente esterno, infatti le recenti versioni dei contatori hanno delle classi di isolamento ed impermeabilità elevate.
In linea generale se il fornitore impone (o si impone) la sostituzione del contatore, essa risulta quasi sempre gratuita (salvo casi di spostamento volontario).
Come superare la prova di tenuta che effettua il distributore, spesso denunciandone la non conformità?
Contattando un idraulico che effettuerà la riparazione, possibilmente IDRAULICO ABILITATO - RESPONSABILE TECNICO che dopo aver sistemato e messo a norma l'impianto rilasci contestuale e completa documentazione che ne attesti anche la tenuta, destinazione d'uso e materiali d'impiego affinché la nuova fornitura venga attivata.
Un idraulico attrezzato è SEMPRE IN GRADO DI METTERE IN PRESSIONE UN IMPIANTO, utilizzando la pressione dell'aria o sistemi riconosciuti a livello europeo come misuratori di pressione, tubo di Torricelli, etc.
un tecnico è disponibile ORA!!!
Un dispendio eccessivo in bolletta o odore di gas possono essere sintomo di perdita.
Spesso capita di scoprire delle bollette del gas eccessivamente salate. Questo può essere sintomo di perdita, e quindi di dispersione, di gas che viene meno all'impianto senza che ce ne si accorga.... Più in basso vedremo dei metodi temporanei e delle misure di sicurezza da adottare in un primo luogo per non aggravare la situazione, anche se la prima cosa che consigliamo di fare dopo aver chiuso il gas, è sicuramente contattare un idraulico esperto in impianti del gas.
Molteplici anche sono i casi in cui ci si ritrova, contattando l'emittente fornitore principale o distributore e segnalando l'anomalìa, ad essere privati della fornitura.
Sentiamo spesso dire "mi hanno chiuso il gas", ora vediamo come evitare di dover pagare per la riattivazione e magari anche di dover obbligatoriamente corrispondere nuovamente certificazioni di tenuta del gas o di conformità.
Un metodo "fai da te" per individuare una perdita di gas su un'impianto esterno, oltre ad avvertire l'odore degli additivi immessi nel combustibile (perchè ricordiamo che per natura ed all'uomo il gas naturale è inodore), può essere quello di chiudere tutti i rubinetti collegati agli apparecchi a gas come piano cottura o caldaia, piuttosto che scaldabagno, in maniera tale da lasciare aperto (provare solo per un massimo di 2 min. a finestre spalancate) solamente quello di partenza del contatore, se in questo caso i numeri del contatore girano ugualmente, si tratta di una dispersione e quindi di perdita. Chiudere IMMEDIATAMENTE il rubinetto (il primo) dopo il contatore, ovvero quello che intercetta tutto l'impianto di distribuzione del gas, se non presente, direttamente il contatore.
Chiamare subito un idraulico abilitato per un primo consulto, oppure rivolgersi ai numeri del fornitore di gas domestico.
Fuga gas: chi chiamo se non sono sicuro?
In caso non vi sia la certezza, almeno da parte del committente o proprietario, dellla perdita, ecco
Tutto quello che sconsigliamo vivamente all'utente
Il contatore non si DEVE manomettere in nessun caso per ragioni di sicurezza e per via della norma penale.
Assolutamente NO!!! Contattare sempre il fornitore e prenotare un appuntamento, mai improvvisarsi o lasciar fare a chiunque, se non loro, l'operazione.
Se il gas è "piombato", vale a dire che il contatore è esistente ma c'è un sigillo di filo d'acciaio che una volta rotto, se si prova ad aprire, può attivarsi automaticamente un procedimento penale contro chi ha provato a manometterlo.
Nessuna modifica da parte di alcuno che non sia abilitato alla manutenzione ordinaria e straordinaria, mdifica o spostamento. Il rischio è di aumentare la perdita. Contattare un tecnico. Qualsiasi manomissione da parte di "incompetenti" è passibile di denuncia.
Utente avvisato...
Per individuare fisicamente il punto da dove esce il gas si potrà inoltre utilizzare dell'acqua saponata con un panno di carta imbevuto e vedere se si formano delle bollicine che si ingrandiscono.
Quesro metodo non è fra i consigliati appunto perché la cosa giusta da fare è chiamare una persona competente, potete divertirvi a provare con il gas chiuso, con la pressione rimanente fino ad esaurimento oppure, sempre a gas chiuso, soffiando da un terminale (rubinetto), dell'aria e serrando il rubinetto terminale a monte e poi a valle, prima di aver staccato la fonte di aria in pressione immessa.
ATTENZIONE a non usare fiamme o fiammelle per controllare.
Contattare sempre, almeno telefonicamente, un idraulico.
Innanzitutto per provare ad individuare la perdita di gas, prima di chiamare l'idraulico, si può controllare tutta una serie di situazioni che ci dicono se l'impianto perde e quanto....
Vi sono molteplici rimedi "fai da te", non certamente per riparare, ma quantomeno per individuare una dispersione di gas.
ATTENZIONE: noi idraulici suggeriamo sempre di interpellare un tecnico competente prima di intervenire, sicuramente qualuno ha certificato o dovrà certificare l'impianto. Dunque ricordiamo che vi sono dei responsabili e tecnici abilitati a questa mansione da interpellare in primis.
ATTENZIONE nel chiamare i numeri verdi della fornitura del gas, perchè può darsi che vi mandino subito un tecnico, per chiudere il gas o a sigillarlo, ma NON un idraulico a sistemare la perdita, intervento per il quale potreste ricevere un ultimatum in fatto di giorni per presentare una "prova di tenuta" dell'impianto del gas, successivamente alla riparazione. Quindi pagare due interventi idraulici.
Potreste appunto evitare di pagare chiusure e aperture della fornitura intervenendo con un tecnico abilitato di fiducia, il quale certificherà l'intervento e assicurerà la tenuta dell'impianto del gas.
Se questi non fosse reperibile per un consiglio, contattare immediatamente il fornitore gas domestico.
Al termine di qualsiasi intervento sulla rete del gas, che sia un'operazione di posa da ex-novo, di riparazine, di modifica qualsiasi o di costruzione nuova, è OBBLIGATORIO che l'idraulico che effettua l'intervento rilasci sempre regolare dichiarazione di corretta posa/installazione/allacciamento a regola d'arte e secondo le normative che sono due principali: UNI 7129 e UNI TS 11343.
La compilazione della certificazione di conformità attesta, unita alla visura camerale del tecnico, la corretta esecuzione di qualsiasi intervento sull'impianto del gas.
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Normativa caldaia a condensazione ed elenco normative pertinenti, per l'argomento trattiamo:
Quando è obbligatoria? Quando no?
Normativa libretto caldaia: quando e per cosa?
Detrazione fiscale e sconto in fattura installazione
Ultima normativa caldaia a camera aperta
Passaggio a condensazione: rendimenti, consigli tecnici e legali
Cronologia: normative in ordine ..per capirci meglio..
Le normative per l'installazione di una nuova caldaia si riferiscono ad una posa con impianti termici installati successivamente il 2013, le caldaie devono essere collegate ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.
L'installazione della caldaia a condensazione, secondo l'ultima integrazione di Legge entrata in vigore a Settembre 2015 ed ancora in vigore nel 2021 per gli impianti di riscaldamento installati dopo il 31 agosto 2013 collegati a sistemi di evacuazione dotati di sbocco a parete, è consentita soltanto per dispositivi a basso consumo energetico (ad es. collegati a riscaldamento a pavimento) qualora fosse dimostrabile l'impossibilità della prerogativa imposta di scarico fumi sul tetto dell'edificio.
La prerogativa è lo scarico a tetto di tutte le caldaie, se troviamo una camera aperta (vedi in basso) da sostituire in presenza di un camino singolo fino a tetto, questo deve essere incamiciato con PVC, invece per il camino collettivo ramificato, (ad oggi 2021) in caso nuova installazione bisogna verificare se il modello specifico viene convalidato dall'assistenza tecnica della marca per la garanzia e collaudo. Lo scarico in facciata è consentito per la condensazione in casi dimostrabili di impossibilità di scarico a tetto e se ci sono almeno n.1 situazioni precedenti esistenti certificate dal condominio.
Chi dovrà installare una nuova caldaia, in un nuovo edificio, a seguito di una ristrutturazione importante o sostituirne una già esistente (se installata prima del 31 agosto 2013) dovrà quindi scegliere obbligatoriamente solo fra i modelli a condensazione oppure a bassa emissione/rendimento sopra i 90+2 log Pn . Oppure scaricare i fumi di scarto combustione forzatamente a tetto.
NB: per tutte le nuove installazioni caldaia a condensazione, è OBBLIGATORIO il lavaggio chimico impianti di riscaldamento e facoltativo quello sanitario, sia per normativa che per garanzia sullo scambiatore.
L'intervento è obbligatorio anche sopra i 25°F(francesi/durezza acqua potabile) e consigliato per vecchie tubazioni da ripristinare, aumento di portata o semplice pulizia, secondo Dlgs 59/2009
Lo sbocco del tubo di scarico fumi sul tetto, in particolare, si può evitare nel caso di:
sostituzione di caldaie installate prima del 31 agosto 2013 dotate già di scarico a parete o all'interno di una canna fumaria collettiva;
presenza dell'attestazione scritta dal progettista il quale attesta l'impossibilità di istituire l'impianto con lo scarico sul tetto;
edifici e strutture in cui lo scarico sul tetto si riveli incompatibile con le norme legate alla tutela e alla sicurezza dell'edificio.
ATTENZIONE: se il camino è singolo si può incamiciare ed adeguare per la condensazione, se collettivo no. Inoltre ricordiamo che la caldaia a tiraggio naturale può essere attualmente installata (2021) con scarico fumi in camino ramificato collettivo, MAI all'esterno.
Le norme europee per il perfezionamento sostituzione e passaggio a condensazione.
Per qualsiasi nuova installazione di caldaia o scaldabagno è obbligatorio compilare il libretto di impianto. Il libretto di impianto (o di centrale per kW maggiori) serve a registrare tutti gli interventi di manutenzione, la targa del'impianto, il controllo fumi con esito dei rendimenti, le operazioni effettuate durante la vita dell'impianto, insomma una vera e propria carta di identità obbligatoria. Stiamo parlando del Dpr n.74 del 2013 che contempla anche pulizia e lavaggio apparecchio/impianto.
A partire dal 31 luglio 2016, è nato il nuovo Conto Termico 2.0, che permette un recupero della detrazione entro massimo 60 giorni dall'installazione di un nuovo apparecchio energetico o per diverse operazioni di recupero efficienza energetica o ripristino energetico come l'isolamento e la pulizia dell'impianto idraulico.
Ad oggi 2021 è possibile ottenere anche lo sconto in fattura che restituisce al cliente, grazie ad un ecobonus, fino al 65% della spesa per la sostituzione della caldaia.
Dal 2009 è in vigore il Decreto Legislativo n.59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.132 , il quale OBBLIGA una manutenzione costante anche dell'impianto termico e la sua pulizia con annessi caloriferi. Dopo aver capito dove installare l'apparecchio, ma prima del suo collaudo, occorre effettuare un'intervento idraulico di pulizia o lavaggio dell'impianto di riscaldamento e, se al di sopra dei 25 gradi francesi, anche dell'impianto idrico-sanitario, pena il decadimento della garanzia sugli scambiatori primari e secondari della caldaia.
Il miglioramento energetico è ormai d'obbligo, anche per le emissioni, oltre che per i consumi e gli sprechi e rimane comunque detraibile fino al 65%.
Il 2017 registra una nuova proroga dell'installazione delle caldaie a tiraggio naturale, quindi di tipo "B", sempre e solo con scarico fumi in canna fumaria collettiva, fino a fine 2018.
Che le caldaie a camera aperta, di cui sopra, godono ancora del beneficio della produzione e distribuzione, quindi vendita ed installazione da parte di idraulico (sempre con dichiarazione di conformità).
Sarà difficile acquistarla oltre questa scadenza, poiché i costruttori a tuttoggi dovrebbero aver terminato la produzione, esuberi di magazzino non verranno considerati quindi, ma l'installazione DEVE avvenire entro fine 2018.
Di seguito alcuni esempi delle situazioni più classiche in cui ci si può trovare in caso di sostituzione caldaia, delucidazioni tecniche sulla condensa e leggi pertinenti.
Assolutamente no, immaginiamoci quante caldaie ancora in funzione ci possono essere di quel tipo, in tutta Italia, funzionanti. Ci devono essere condizioni per la replica di installazione di uno stesso apparecchio anche per quanto riguarda l'esposizione (vietata) all'esterno, lo scarico a tetto o su facciata secondo il caso, deve trattarsi di quell'opera esclusiva e non in fase di ristrutturazione.
Morale della favola, se si tratta di una sostituzione "indoor" in presenza di camino ramificato collettivo ok, possiamo valutare la sostituzione, sempre nelle condizioni di conformità.
Se la caldaia ancora funziona ma è molto vecchia (oltre 30 anni) e soprattutto se si trova all'esterno, il consiglio è di cambiarla appena possibile passando a condensazione.
Se si trova all'interno e vuol'essere sostituita, guardare se il camino è collettivo, perché qualora fosse singolo si brancola nel buio per cercare altre cose mentre si rischia uno "sgambetto" in fase finale.
L'obbligo in vigore vale per tutte le caldaie tradizionali, ovvero quelle a camera stagna NON a condensazione (la classica caldaia turbo).
La Legge sull'installazione di caldaia a condensazione è la UNI 7129 al 3°paragrafo, essa è giustificata dal rendimento del potere calorifico PCI e PCS della combustione di caldaie a condensazione, il PCI: Potere Calorifico Inferiore.
Il potere calorifico inferiore è il valore che si ricava dal calore sprigionato dalla combustione, al netto di altri reintegri o recuperi di lavoro come il sistema della caldaia a condensazione e senza considerare altri agenti differenti dal gas domestico (metano) in combustione.
Il potere calorifico superiore è un valore che rappresenta tutto il calore prodotto dalla combustione.
Questo valore, per il gas naturale, viene fissato a 54 MJ/kg (circa 1,13 volte il PCI).
Nella combustione vengono coinvolte altre sostenze presenti nel gas che arriva a casa, additivi del metano, scorie, atri sottoprodotti del gas presenti nelle tubazioni o sempre nel combustibile.
Ricordiamo che la condensa si forma per la combinazione dell’idrogeno contenuto nel combustibile e l’ossigeno atmosferico che, a determinate temperature ed a causa del regresso di stato raggiungono molto prima il cosiddetto "punto di rugiada" del vapore trasformandolo velocemente e quasi diremmo precocemente il vapore in liquido a base acida, corrosiva.
Questo valore, per il gas naturale, è fissato a 47,7 MJ/kg.
Non hai trovato quello che cercavi ?
Le caldaie non a condensazione, quindi a camera stagna (tipo C), anche quelle in giacienza fino ad oggi 2020, non sono più installabili.
Nota Importante: a partire dal 26 settembre 2015 i produttori e fornitori di caldaie non potranno più immettere sul mercato apparecchi che non siano a condensazione o a classe energetica elevata, le caldaie a condensazione diventeranno praticamente l'unica soluzione.
Le uniche caldaie disponibili a partire dal 2016 di differente tipologia potranno essere installate solo per sostituzioni e MAI per nuove installazioni.
Attenzione: non sono più in vendita le caldaie a camera stagna di tipo "C" non a condensazione (le cosiddette caldaie turbo).
Nei grandi centri "fai-da-te" come Leroy Merlin, Bricoman, Brico Io, etc. Si vendono solo caldaie a condensazione.
Per le caldaie a camera aperta non è più consentita l'installazione, questo gia a partire da ottobre 2018, oggi nel 2020 confermata.
Potrete contattare i nostri tecnici per eventuali possibilità di riparazioni o alternative in casi particolari.
Ad oggi, rimangono cnfermate le normative che obbligano qualsiasi sostituzione di caldaia tradizionale con caldaia a condensazione, sistema combinato ibrido o addirittura pompa di calore.
Per la questione installazione caldaia autonoma in condominio, molteplici le varianti, possiamo rifarci a singolari casistiche in cui sia consentito installare una caldaia a tiraggio naturale, ovvero quando il camino collettivo ha tiraggio sufficiente (>3Pascal) e, non potendo scaricare a tetto, il CENTRO ASSISTENZA AUTORIZZATO (costruttore) dei nuovi apparecchi fornisce consenso di attivazione garanzia e prima accensione.
L'amministratore è tenuto ad essere in possesso dei regolari documenti del camino collettivo condominiale.
Per riassumere:
Lo scarico a parete era consentito nella sostituzione secondo i regolamenti locali dei comuni;
Lo scarico a parete fu consentito soltanto per caldaie a condensazione;
Lo scarico a parete fu consentito per l'installazione di caldaie a bassa emissione (NOx) o caldaie a condensazione;
Libretto di impianto obbligatorio e manutenzione/lavaggio obbligatorio su nuova installazione
Lo scarico a parete è stato consentito solo per caldaie a bassa emissione NOx classe 5, caldaie a condensazione o caldaie convenzionali a camera stagna aventi rendimento maggiore di 90 +2 log Pn o collegate ad un impianto termico a pavimento.
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Caldaia a condensazione: funzionamento, tipologie e prezzi; segui il consiglio dei migliori installatori termoidraulici.
La caldaia a gas a condensazione è una caldaia di tipo "C" o cosiddetta "tradizionale", sempre a camera stagna, ...con una marcia in più.
Questo modello utilizza un sistema innovativo di risparmio energetico sfruttando il calore della tubazione di scarico fumi recuperando calore, che dunque fuoriesce a temperatura inferiore rispetto alla caldaia tradizionale, ecco la condensazione, ovvero condensa ricadente e riutilizzata per il rendimento di riscaldamento dell'impianto termico cui è collegata.
Il costretto "regresso di stato" del vapore nei fumi di combustione porta al punto di condensa, in buona sostanza è il vapore che viene rapidamente trasformato in liquido, perdendo anche proprietà e caratteristiche causa dell'acidità di condensa
Il prodotto liquido di condensa è da convogliare in acque scure oppure (se neutralizzato) acque chiare e pluviali. Sempre dopo un sifone di scarico, per evitare che il CO2 possa in qualche modo fuoriuscire (ad es. scarico fumi intasato o anomalie di scarico).
L'installazione della caldaia cosiddetta "a condensazione" è raccomandata in alcuni casi, non sempre, se ad esempio vogliamo risparmiare sull'acquisto o in condizioni più favorevoli ad altri sistemi di riscaldamento.
Le caldaie a condensazione, infatti, costano un po' di più rispetto alle comuni caldaie a camera stagna e camera aperta. Ciò significa che, a parità di funzione, cambiano caratteristiche tecniche ed energetiche, mettendo a confronto le due tipologie di apparecchi, quello a condensazione costa un po' di più..
Oggi come oggi troviamo modelli che costano poco, con marchi nuovi, può anche bastare, bisogna però sempre tenere conto dei materiali con cui viene assemblata, ai fini di durata maggiore e maggiore resa termica. Confrontare il risparmio immediato rispetto all'utilizzo e quindi il risparmio nel lungo termine, può fare la differenza.
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Preliminarmente, è necessario comprendere il suo funzionamento per capire successivamente dove, se e come, la caldaia a condensazione potrà essere collocata.
La caldaia a condensazione ha un sistema elettronico a sensori termostatici che controlla e sfrutta la differenza di calore che vi è tra il surriscaldamento di alcune sue parti (come la tubazione superiore per l'emissione dei gas di scarico) rispetto alla temperatura dell'ambiente in cui viene installata, per il recupero di "calore latente".
In buona sostanza questo tipo di sistema è in grado di recuperare maggiore calore da rimettere in circolo nell'impianto di riscaldamento.
Il consiglio pratico è: utilizzare la caldaia a condensazione per riscaldare ambienti che vanno almeno dai 100 mq in su, poiché il risparmio si fa sensibile proporzionatamente alla grandezza e sensibilmente piccolo man mano che scendiamo di metratura.
Tuttavia è doveroso ricordare che in ogni caso la caldaia a condensazione è in grado di fornire il miglior servizio in materia di efficienza e risparmio energetico, seppur poco considerabile in ambienti piccoli.
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Altre soluzioni
Le caldaie a bassissimo consumo, vengono definite di classe 5 e non per forza sono a condensazione ed inoltre sono spesso allacciate a circuiti termici di riscaldamento con impianto a pavimento o a pannelli solari e permettono la gestione di alta e bassa temperatura come alta e bassa pressione del riscaldamento, con una resa termica ottimale ed un sensibile risparmio energetico, oltre che basse emissioni di CO2.
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Per acquistare un nuovo apparecchio termico con produzione di acqua sanitaria e riscaldamento di casa, occorre sbirciare tra prestazioni e costi perché la scelta può rivelarsi molto vantaggiosa se si considerano tutti i fattori che influenzano il sistema di energetico domestico esistente.
Grazie agli studi ed all'esperienza di idraulici e termotecnici, possiamo elencare tutte le proprietà tecniche delle caldaie e soprattutto in che tipo di ambiente (con i relativi parametri di consumi e dispersioni) potranno essere installate.
Di seguito troverai delle informazioni fondamentali che ti aiuteranno a scegliere la caldaia più giusta, in base alle offerte ed ai prezzi e soprattutto in funzione dell'utilizzo che dovrai farne.
Il prezzo dei vari modelli è dettato, oltre che dalla marca, dalla qualità dell'apparecchio, dalle funzioni che dovrà svolgere e dalle necessità che dovrà soddisfare.
Possiamo affermare che la priorità bisogna sempre darla al POTERE CALORIFICO dell'apparecchio in relazione all'impianto impianto termico collegato (con relativo coefficiente di rendimento). Il tutto condizionato dalle prestazioni energetiche dell'edificio-involucro, per il quale è SEMPRE previsto ed OBBLIGATORIO un sistema di termoregolazione.
Chiedete al vostro idraulico se vi installa anche il termostato insomma....
Questo dipende dal tipo di camino (singolo o collettivo) dei fumi / canna fumaria presente nell'appartamento o presente al suo esterno.
Infatti se il camino è molto alto, si aggiunge la possibilità di condensa eccessiva di una caldaia a tiraggio naturale, condensa che ritorna sul bruciatore corrodendolo. Importante anche sapere che la caldaia di tipo B non si può installare più all'esterno e, ad oggi 2020, in nessun tipo di canna fumaria singola, vige l'obbligo di passare a condensazione o poche variazioni in base alla situazione.
Possiamo affermare che a parità di kW e litri riscaldati è sicuramente meglio una caldaia turbo (quindi a camera stagna) a differenza del tiraggio naturale "B" (quindi camera aperta) per un motivo principale, ovvero che la caldaia turbo ha dei sistemi più evoluti e meccanizzati per la produzione energetica e l'evacuazione forzata dei gas di scarico (CO2), nonostante i suoi costi più elevati rispetto alla caldaia a tiraggio naturale.
Se il condotto dei fumi di scarico consente il tiraggio naturale in camino collettivo ramificato si potrà installare una caldaia a camera aperta, se invece siamo di fronte ad un camino singolo (individuale e fino a tetto)dobbiamo "incamiciarlo" e scaricare in maniera forzata allora si potrà installare un apparecchio energetico a camera stagna.
Per decidere se installare una caldaia a gas col tiraggio forzato (in gergo turbo) oppure a tiraggio naturale ci si rifà a quanto sopra perché dire camera aperta è come dire tiraggio naturale e dire camera stagna è come dire tiraggio forzato (o appunto turbo).
Se le possibilità economiche lo permettono e/o la metratura dell'immobile da riscaldare lo impongono bisognerà investire qualche centinaia di euro in più, acquistando un apparecchio turbo, (ricordiamo che non si parla più di caldaie tradizionali ma a condensazione) e quindi a tiraggio forzato per ottimizzare le spese in bolletta ed ottenere immediate ed elevate prestazioni in materia di rendimento >100% e dunque risparmio energetico.
Si valutano sempre i parametri dell'involucro, il tipo di posa dei materiali impiegati alla lavorazione ed al tipo di impianto per sfruttare al meglio il RENDIMENTO della caldaia.
Quando abbiamo un problema di questo tipo occorre innanzitutto consultare il parere di un idraulico per definire lo stato delle tubazioni idriche.
Al giorno d'oggi la maggior parte delle caldaie sia a tiraggio naturale che forzato, in situazioni di scarsa portata dell'acqua, riescono a partire ugualmente o a segnalare l'errore.
Nei casi di scarsa pressione (bar) all'interno delle tubazioni idriche che servono l'appartamento infatti, occorre scegliere la caldaia più adatta!
Questo è molto importante perché a basse pressioni alcuni apparecchi non funzionano ovvero non hanno il movimento adatto per far azionare il sistema di accensione e spesso non basta o risulta vano regolare componenti come pressostato d'ingresso per migliorare, valutare sempre l'ipotesi di sporcizia nell'impianto, che sia quello sanitario o quello termico di riscaldamento.
Per saperne di più o semplicemente per capire di cosa ha bisogno il tuo locale contattaci telefonicamente al numero che trovi in alto, un tecnico termoidraulico saprà indirizzare meglio le tue scelte "termoidrauliche".
Per una questione di sicurezza, è senza dubbio meglio installare l'apparecchio esternamente.
Sempre meglio all'esterno perché, anche se i moderni sistemi di blocco intervengono tempestivamente e si sono evoluti in maniera quasi del tutto congrua ai pericoli di incidente possibili, tenerlo fuori portata dal diretto contatto dell'ambiente domestico... "toglie un pensiero a tutti".
La maggior parte degli apparecchi esistenti per il riscaldamento e produzione dell'acqua calda sanitaria, cone lo scaldabagno a gas, si trovano tutt'ora all'interno per una effettiva convenienza economica in quanto tutta la tubazione, rimanendo all'interno del locale, non congela e disperde molto meno calore rispetto all'esterno. Magari poi si utilizza con tubazioni poco prestanti, ma ce a chi piace così anche solo per questo aspetto, a noi piace molto correlare una eccellente resa dell'impianto.
Ecco di seguito un elenco delle caldaie a gas metano o GPL che possono essere installati sia all'interno, che all'esterno fino a -14°C aggiungendo (talvolta già presente) un kit-antigelo da applicare agli allacciamenti idraulici.
Caldaie abbastanza economiche
Caldaia Junkers | Caldaia Beretta Meteo |
Caldaia Ferroli Bluehelix |
Caldaia Immergas |
Caldaia Beretta
Ciao Green 25 CSI | E l'altro modello |
Caldaia Baxi | Caldaia Baxi LUNA |
Caldaia Vailant | Caldaia Ferroli da esterno |
Caldaia Immergas | Caldaia Immergas da esterno |
Caldaia Beretta Meteo (ideale per esterno) |
Caldaia PIGMA |
Caldaia Fereasy |
Caldaia Beretta "s" | Caldaia Baxi |
< | ||
Caldaia Ferroli |
Caldaia Vaillant |
A seconda delle zone territoriali in cui verrà servito il gas vi sono comuni in cui viene servito anche il gpl, dove ad esempio non arrivano i condotti principali di gas naturale metano, talvolta l'appartamento è raggiunto solo da gas propano che è molto più leggero del gas metano perchè contiene più aria ed ha meno scoppio, sicuramente vantaggioso per i costi.
In altri casi si è costretti ad alimentare un boiler o una caldaia con il gpl o propano di una bombola.
Ma non tutte le case produttrici di apparecchi energetici a combustibile fossile come la classica caldaia, decidono di creare un modello per così poco mercato soprattutto per la bombola a gas, tuttavia sono in grado di commercializzare una caldaia che può passare da metano a gpl o propano con la sostituzione degli ugelli e di alcune piccole parti che su richiesta possono essere modificate direttamente dall'assistenza autorizzata con cifre abbastanza basse.
IMPORTANTE DA RICORDARE:
Dal 2009 il Decreto Legislativo n.59 (Gazzetta ufficiale n.132) ha imposto a tutte le sostituzioni, e quindi IN QUESTO CASO nuova installazione caldaia, un lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento in maniera radicale e comprensivo di pannelli radianti, collettorei, termosifoni etc. annessi.
Pena il decadimento delle garanzìe sugli scambiatori primari e secondari degli apparecchi o altre componenti idrauliche che potrebbero danneggiarsi a causa delle ostruzioni nelle tubazioni esistenti.
Questa operazione OBBLIGATORIA è fondamentale da richiedere all'idraulico installatore che verrà interpellato per eventuali preventivi.
Attenzione: non tutti i tecnici che operano su Milano e Monza Brianza sono in possesso delle apparecchiature idonee per il lavaggio impianto termico. Chiedere sempre il costo di questo intervento e se effettuabile.
La raccomandazione è sempre quella di informarsi bene!!!
I nostri idraulici sono in grado, a differenza dalla maggiorparte dei tecnici sul territorio di Milano e Monza Brianza, di scorporare, il costo dell'intervento di sostituzione della vecchia caldaia per la nuova installazione.
Questo significa che si potrà acquistare l'apparecchio che si vuole, da chi si vuole, al miglior prezzo, anche online tramite il nostro stesso sito!
Vi è mai capitato di pensare all'acquisto a rate? Certo, se si vogliono spendere 4-5.000€ per una caldaia scadente, avete scelto bene!
Ma come tutti ben sappiamo, il pagamento delle rate diventerà un affere con la finanziaria e non più con l'idraulico...
Perché essere costretti ad accettare un'offerta (spesso poco conveniente) da parte dell'idraulico che si improvvisa anche rivenditore se non si tratta di necessità, casi urgenti, etc??
Salvo conoscenze o "rapporti fiduciari", rischiamo di incappare in un sovrapprezzo sulla fornitura. L'idraulico che fornisce tende sempre a fare la cosiddetta "cresta" sul prezzo dell'apparecchio in questione.
Di solito sono offerte poco chiere e partono dalle 1.300.00 € per la fornitura e installazione di caldaia a tiraggio naturale o da 2.000,00 € per quelle a condensazione. Spesso senza eseguire il lavaggio chimico (OBBLIGATORIO dal 2009, dpr n.59) degli impianti idraulici di riscaldamento.
Solitamente un'installazione caldaia comprensiva di fornitura, nella città di Milano (soprattutto in centro) o in città come Monza Brianza, per nostra esperienza, va a partire dalle 1.600,00 € per una caldaia a tiraggio naturale, da € 1.800,00 per quella turbo e non di meno. Niente di più disonesto, se non si tratta di una caldaia di elevata qualità o a bassi consumi energetici!!!
Non vogliamo neanche immaginare a che prezzi si arriva per emergenze o uscite urgenti, con le varie modifiche, incamiciatura di camino per l'adattamento della struttura (se camino singolo) per passare a condensazione...qua siamo oltre le 70 € al m più Iva.
"Idraulico IN" è in grado, grazie alla disponibilità e professionalità garantita dei suoi tecnici, di scorporare il costo di installazione e di apporre le modifiche necessarie al totale del lavoro idraulico, permettere al cliente e consigliare la scelta della caldaia più giusta, a prezzi molto vantaggiosi, che il committente stesso riscontrerà o confronterà liberamente, anche da casa sua.
A tal proposito abbiamo creato una sezione per consigliare la scelta giusta dell'apparecchio selezionando OGNI SINGOLA SITUAZIONE a mezzo di sopralluogo con possibilità di intervento immediato, a Milano e Monza Brianza.
Oltre ai prezzi presenti sul mercato, che partono da € 600/700 possiamo garantire al nostro cliente un risparmio imediato sull'installazione della caldaia.
Anziché detrarre nel tempo, sarà possibile eliminare i costi di IVA, sia per il lavoro di sostituzione caldaia che lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento (obbligatorio per Legge dal 2009) e caloriferi annessi con un risparmio IMMEDIATO.
Questo prezzo comprende:
-Smaltimento vecchio apparecchio
-Creazione punto condensa entro 1,5m
-Nuova installazione con rilascio di certificazione con prima accensione e collaudo gratuito
-Lavaggio chimico impianto di riscaldamento con caloriferi e secondo ciclo protettivo
-Fattura e partenza della garanzia
Il costo della sola installazione con intervento ordinario è di € 450 esclusi i tubi di scarico fumi e, visto anche il DLg del 2009 abbiamo l'obbligo di abbinarvi una pulizia del circuito termico a risanamento energetico, pena la decadenza della garanzia sullo scambiatore da parte del Centro Assistenza Autorizzato.
La nostra sezione specializzata in lavaggio impianti, ha pensato di abbinare questo tipo di intervento a prezzo convenzionato (€249) mentre l'operazione di pulizia impianto di riscaldamento, di per sè costerebbe intorno alle 550-700 €.
Il discorso "costi di installazione caldaie" si fa molto più interessante per gli utenti che desiderino acquistare la caldaia ONLINE tramite questo sito.
Potremo ottenere un'installazione caldaia convenzionata € 550(lavaggio impianto) + 450 (installazione standard) = € 900,00 a soli 649 €, lavaggio impianto termico incluso, se l'acquisto su "Amazon" partirà dal click su questa pagina di acquisto caldaia ed andrà a buon fine.
Approfondisci su:
>> Caldaia
Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.
Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 331 425 0282 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.
Per decidere di acquistare un nuovo apparecchio elettrico per il riscaldamento di acqua sanitaria, il primo consiglio che un idraulico deve seguire è di ponderare la scelta del quantitativo di accumulo (litri) e potenza dello scaldabagno (kW) rispetto alle previsioni di utilizzo.
Molto importante considerare la classe energetica perchè questa può rivelarsi sensibilmente vantaggiosa se si considerano tutti i fattori che influenzano il reale utilizzo che se ne farà...
Elencheremo tutte le proprietà tecniche dello scaldabagno e soprattutto in che tipo di ambiente (con i relativi parametri di consumo) potrà infine essere installato.
Se a gas oppure elettrico, scopri la differenza tra scaldabagno elettrico e scaldabagno a gas e decidi se è meglio installare un boiler che consuma corrente oppure del combustibile fossile. Scopri inoltre i nuovi modelli di scaldabagni elettrici in classe A o istantanei nelle nostre pagine di installazione scaldabagni elettrici - installazione convenzionata.
Scegli poi tra le seguenti marche quella in offerta più vicina alle tue esigenze:
Scaldabagni elettrici offerte e caratteristiche
Ariston - Thermo BLU R 50 V - Scaldabagno elettrico murale ad accumulo
Ariston - Thermo BLU R 80 V - Scaldabagno elettrico murale ad accumulo
Ariston Thermo 3100221 - Scaldabagno elettrico murale ad accumulo
Scaldacqua elettrico 100 Lt Ferroli Blue Ocean - scaldabagno
Ariston BLU30R3 Pro Scaldacqua Elettrico Murale ad Accumulo
Hotpoint-Ariston VLS 50
Hotpoint-Ariston Pro Plus 80 V/5
Zanker - Scaldabagno istantaneo elettrico, DE 24 ES
Siemens DE1821415, Scaldabagno elettrico istantaneo
Vaillant 5171736, Scaldabagno Elettrico
ATLANTIC SCALDACQUA ELETTRICO LT. 30 VERTICALE 1200 WATT
SCALDABAGNO SOTTOLAVELLO ELETTRICO FER 10 LT POLARIS
SCALDABAGNO ELETTRICO MURALE VERTICALE LT. 80 ARISTON
NB: Tutti i nuovi apparecchi sono dotati di controlli per la sicurezza sul surriscaldamento e malfuzionamento.
Consigli:
La produzione di acqua calda sanitaria in maniera immediata con un apparecchio a gas è vantaggiosa per un utilizzo frequente e di più persone.
L'evacuazione dei fumi in maniera forzata garantisce una buona resa costante nella produzione di acqua calda, dunque dalle migliori caratteristiche energetiche senza dubbio il "camera stagna".
Tuttavia anche il "camera aperta"(tipo B) ha dei sistemi basilari di modulazione della fiamma del bruciatore rispetto alla portata dell'acqua, garantendo una produzione controllata una volta regolato ad hoc.
Se ad utilizzare l'acqua calda potabile si è in più di due persone, con un utilizzo quotidiano e frequente, generalmente conviene acquistare lo scaldabagno a gas, salvo ultimissimi modelli (dagli 80l in su) con prestazioni energetiche elevate e sistemi di risparmio energetico.
Passando al gas occorrerà verificare il tipo di camino (singolo o collettivo) dei fumi (canna fumaria) presente nell'appartamento o presente al suo esterno. Se il camino consente solo il tiraggio naturale ed è ramificato-collettivo (tiraggio min.3 Pascal)si potrà installare un boiler a camera aperta, se invece si trova un modo (individuale o collettivo) per evacuare, conformemente anche alle normative ASL del distretto di pertinenza, tutti i gas del combustibile in maniera forzata, allora si potrà installare un apparecchio a camera stagna (o tipo C).
Scaldabagni a tiraggio naturale offerte e caratteristiche:
Ferroli Zefiro C10 lt11 gpl
Junkers WR 11-2B lt11 gpl
Junkers WR 11-2B lt11 metano
Junkers WR 14-2B lt14 gpl/metano
Junkers MINIMAXX Powercontrol WR 14-2B lt14 metano
Junkers WR 18-2B lt18 gpl/metano
Beretta Fonte 11AE lt11 metano
Beretta Fonte 11 Ae lt11 Gpl
Beretta Fonte 14 Ae lt14 Metano/gpl
Vaillant Atmomag Mini 11-0/0 lt11 metano
Sylber Artù 11 ie.b lt11 metano
Ariston Hot Point Fast evo b11ng lt11 metano
Junkers Hydrobattery Smart lt03/10 (con regolatore di portata) metano
Junkers Hydrobattery Smart lt03/10 (con regolatore di portata) gpl
Cointra COB5b lt02/05 per bombola gpl
Consigli:
Per decidere se installare uno scaldabagno a gas col tiraggio forzato (in gergo turbo) oppure a tiraggio naturale ci si rifà a quanto sopra perchè dire camera aperta è come dire tiraggio naturale e dire camera stagna è come dire tiraggio forzato (o turbo).
Si valutano sempre i parametri legislativi secondo i quali ci deve essere il foro d'areazione nel locale in cui viene installato OLRTE A QUELLO SUO di scarico fumi o presa d'aspirazione, lo scaldabagno deve esserei installato a regola d'arte e deve esserne certificata l'installazione.
Scaldabagni atiraggio forzato (o camera stagna) detti anche turbo:
Vaillant Turbo Mag 11-2/0A lt11 metano
Vaillant Turbo Mag 11-2/0A lt11 gpl
Vaillant Turbo Mag 17-2/0A lt17 metano
Vaillant Turbo Mag 17-2/0A lt17 gpl
Beretta Idrabagno Esi13 lt13 metano
Ferroli Domi Project F24 D 24Kw (caldaia) anche per riscaldamenti metano gpl
NB: alcuni di questi modelli di scaldabagni in offerta hanno incluso il "kit di scarico fumi" con partenza e terminale a sistema coassiale (ovvero tubo di espulsione CO2 ed aspirazione concentrici).
Consigli:
Nei casi in cui vi sia poca pressione (bar) all'interno delle tubazioni idriche che servono l'appartamento occorre scegliere lo scaldabagno più adatto!
Questo è molto importante perchè a basse pressioni alcuni apparecchi non funzionano ovvero non hanno il movimento adatto per far azionare il sistema di partenza (accensione) del boiler... talvolta alcuni ricorrono allo scaldabagno elettrico (magari aumentando la spesa in bolletta) senza sapere che vi sono alcuni modelli di apparecchi a gas che sopportano anche livelli di pressione idrica (bar) anche molto bassi, persino vicino ai 0,2 bar. Ugualmente agli impianti idraulici con rubinetteria a manopole separate fredda/calda e quindi prive di miscelatori monocomando.
Ecco come scegliere i modelli e quali offerte per questa tipologia:
Vaillant Turbo Mag 11-2/0A lt11 metano
Vaillant Turbo Mag 11-2/0A lt11 gpl
Vaillant Turbo Mag 17-2/0A lt17 metano
Beretta Idrabagno Esi13 lt13 metano
Ferroli Zefiro C10 lt11 gpl
Junkers WR 11-2B lt11 gpl
Junkers WR 11-2B lt11 metano
Junkers WR 14-2B lt14 gpl/metano
Junkers MINIMAXX Powercontrol WR 14-2B lt14 metano
Sylber Artù 11 ie.b lt11 metano
Ariston Hot Point Fast evo b11ng lt11 metano
Junkers Hydrobattery Smart lt03/10 (con regolatore di portata) metano
Junkers Hydrobattery Smart lt03/10 (con regolatore di portata) gpl
Cointra COB5b lt02/05 per bombola gpl
Per una questione di sicurezza, è sicuramente meglio installarlo esternamente perchè anche se i moderni sistemi di blocco intervengono tempestivamente e si sono evoluti in maniera quasi del tutto congrua ai pericoli di incidente possibili, tenerlo fuori portata dal diretto contatto dell'ambiente domestico, toglie un pensiero a tutti.
Anche se la maggior parte degli apparecchi per il riscaldamento dell'acqua sanitaria si trova tutt'ora all'interno per una effettiva convenienza economica in quanto tutta la tubazione, rimanendo all'interno del locale, non congela. Ma ecco qui di seguito un elenco degli scaldabagni a gas metano o gpl che possono essere installati sia all'interno, che all'esterno fino a -14°C aggiungendo su richiesta un kit-antigelo da applicare.
Scaldabagni da interno con kit per esterno offerte e tipologie:
Junkers WR 14-2B lt14 gpl/metano
Junkers MINIMAXX Powercontrol WR 14-2B lt14 metano
Junkers WR 18-2B lt18 gpl/metano
Vaillant Atmomag Mini 11-0/0 lt11 metano
Vaillant Turbo Mag 17-2/0A lt17 metano
Vaillant Turbo Mag 17-2/0A lt17 gpl
Per un intervento di installazione di questo tipo occorre senza dubbio il parere di un esperto e possibilmente anche il suo intervento.
Lo scaldabagno elettrico installato costa meno rispetto a quello a gas, ma di poco.
Nelle zone centrali di città come Milano o Monza l'installazione di scaldabagni e di caldaie può subire dei notevoli incrementi, per questo motivo un bolier elettrico viene spesso (non da tutti gli idraulici) installato ad un cliente anche per più di 200€!!!
(Ma per fortuna non è il nostro caso....)
Il prezzo che i nostri idraulici offrono ai committenti di Milano e Monza Brianza, anche nelle zone del centro, (presto anche in tutta Italia) è molto vantaggioso, per qualsiasi scaldabagno elettrico si voglia acquistare, per installare sia il 30, 50 o 80 litri, siamo su una cifra che si trova intorno alle 150 € circa, la cifra include la fattura, la valvola di sicurezza, ma esclude la raccorderìa necessaria acquistabile separatamente (come flessibili e il kit di sicurezza) anche a seconda del tipo di impianto idrico presente.
Comprende uscita e lavoro di installazione, può variare di qualche decina soltanto in base alle eventuali o ulteriori modifiche (come la sostituzione dei flessibili e/o saracinesche aggiuntive, filtri anticalcare, etc.).
Acquistando uno scaldabagno elettrico direttamente dalla pagina Acquista scaldabagno elettrico del nostro sito, si potrà accedere ad una serie di vantaggi a partire dal prezzo dell'installazione:
- Acquisto sicuro e tracciabile tramite "Amazon"
- Installazione boiler ad € 150 TUTTO COMPRESO
- Coordinamento in base al recapito dell'apparecchio entro e non oltre 24 ore dalla consegna
NB: l'offerta per gli scaldabagni elettrici da installare con installazione convenzionata Idraulico In è attivabile mostrando il codice di acquisto generato da "Amazon" unito al codice di consegna da mostrare all'idraulico nel momento dell'intervento.
Sarà possibile comunicare i dati preventivamente via mail o telefonicamente.
Passa a:
-) Scaldabagno a gas-> Installazione dello scaldabagno a gas
Chiama subito gli idraulici di Idraulico in al NUMERO 331 425 0282 oppure compila il form per essere ricontattati, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.
Definizione: l'impianto termico è la rete a circuito chiuso che distribuisce, aggiunge o sottrae calore ad un ambiente, l'impianto termico può essere sia di riscaldamento che di raffrescamento.
Si definisce impianto termico qualsiasi impianto che funziona al di sopra del 5kW di potenza.
Questo circuito chiuso produce un determinato valore energetico secondo il suo dimensionamento, tipologia di esecuzione, ubicazione, isolamento termico e soprattutto in base al dispositivo ad esso collegato (caldaie, camini, stufe, etc), vettore energetico con proprie caratteristiche tecniche quali portata, pressione di esercizio, prestazioni e rendimento. Quest'ultimo fondamentale per la termoregolazione.
Il rendimento di un apparecchio è la capacità di resa, riutilizzo, sfruttamento del calore del combustibile o della fonte energetica primaria. Fondamentale da abbinare al rendimento degli impianti per adottare il sistema più adatto da implementare per l'edificio da riscaldare o raffrescare.
Avere anche solo un'idea di quello che EFFETTIVAMENTE occorrerà ad un involucro per essere riscaldato, ...potrebbe sorprendervi!!!
Il riscaldamento che troviamo nella maggior parte degli stabili in Italia ha come prerogativa principale il ricircolo di acqua o di liquidi specifici all'interno di un circuito chiuso, questo ricircolo viene costantemente riscaldato dall'apparecchio ad esso allacciato e fa sì che nell'ambiente da riscaldare vi sia sempre del calore "nuovo" che verrà ridistribuito.
Per riscaldare un appartamento o un edificio vi sono vari sistemi di riscaldamento, qui di seguito un elenco di quelli che andremo a sviluppare più nel dettaglio:
-) Riscaldamento tradizionale
-) Riscaldamento a pavimento
-) Riscaldamento a pannelli radianti a parete e a soffitto
-) Riscaldamento a ventilazione meccanica controllata
-) Sistemi a pompa di calore e combinati
-) Teleriscaldamento
-) Fotovoltaico e pannelli con accumulo destinati al riscaldamento
In molti degli appartamenti di tutta Italia possiamo trovare un sistema di riscaldamento come quello descritto nella figura, ovvero con una distribuzione del calore domestico tramite caloriferi (alluminio, ferro o ghisa) o termoconvettori.
Il circuito di riscaldamento ha un punto di partenza, che deve coincidere con quello di arrivo, la cosiddetta Mandata e Ritorno. (In figura è rappresentato uno schema semplificato al massimo di un sistema centralizzato di riscaldamento, ricordiamo che le recenti normative obbligano la costruzione di centrale termica esterna al palazzo o posta al vertice).
Questi punti fanno capo sempre ad un apparecchio energetico che chiude il sistema e che fa muovere il liquido nelle tubazioni attraverso un collettore, dei montanti e dei terminali diffusori come termosifoni, ventilconvettori, pannelli o condotti aria.
L'impianto di riscaldamento può essere di diversi materiali come il ferro, il rame, leghe speciali in plastica, multistrato, pexal e così via, a seconda della provenienza e dell'utilizzo più congruo all'esigienza di condurre meglio il calore. Dunque per far circolare l'acqua o il liquido del circuito termico in tutte le utenze il tipo di materiale utilizzato è importante in base alla sua conducibilità e capacità di accumulo di sedimenti nel tempo, secondo le caratteristiche del luogo in cui viene installato e i necessari impieghi, sempre varianti in potenza e grandezza.
Il riscaldamento a pavimento è un impianto a circuito chiuso controllato da caldaia o sistemi combinati a pompa di calore che viene posato al di sotto del pavimento e dell'ultimo massetto (quello più in superficie).
Il circuito di riscaldamento ha un sistema di distribuzione dell'acqua o liquido vettore che punta tanto sulla dissipazione di calore in punti strategici (come per i termosifoni sotto la finestra), quanto nella distribuzione uniforme del calore, a partire dal basso tramite uno o più collettori collegati alla mandata e ritorno di una fonte di calore, posti al piano.
Generalmente il riscaldamento a pavimento andrebbe tenuto ad una temperatura che va dai 20° a 40°C in condizioni di elevata dispersione termica nell'ambiente esterno, se si è costretti ad aumentare tale temperatura si è di fronte ad un sistema privo di isolamento o di termoregolazione, di cattiva distribuzione del calore che, se mai presentatosi in passato con gli stessi componenti esistenti, ha tutta l'aria di un problema di sporco creatosi nell'impianto, dunque dalle tubazioni agli apparecchi: guarda qui i rischi e le soluzioni per la pulizia degli impianti termici.
Le varie fonti energetiche che possono alimentare un sistema a pavimento sono molteplici, le più famose sono:
-) Camino
-) Stufa a pellet
-) VMC (unità di ventilazione meccanica controllata)
-) Caldaie e sistemi a biomassa
-) Caldaie ad altissimo rendimento energetico e bassissime emissioni
-) Caldaia a condensazione
-) Pannelli solari - fotovoltaico
-) Caldaia a pompa di calore
-) Pannelli radianti a raggi infrarossi
NB: il consiglio per chi possiede un impianto termico a pavimento è sempre quello di controllare l'efficienza, soprattutto nei casi in cui si superi la gradazione sopracitata, per via di problemi di ostruzione dovuti all'aumento di fenomeni di calcificazione e di formazione di alghe. Spesso è utile un semplice lavaggio chimico per prevenire o curare. Scopri quando è obbligatorio il trattamento chimico impianti.
Riscaldamento a pannelli radianti
Riscaldamento a ventilazione meccanica controllata: VMC
In termini tecnici definire un impianto termico vuol dire individuare o progettare un sistema "impianto-involucro" secondo il quale è possibile aggiungere o sottrarre calore (calcolabile), in campo idraulico con il termine "impianto termico" s'intende il circuito di climatizzazione invernale ed estiva di un ambiente.
Talvolta confuso col condizionamento che riguarda l'aria fredda condizionata, mentre nel caso in cui l'impianto ceda o sottragga calore dal liquido termovettore si parla di raffrescamento.
In tutti e due i casi si parla di climatizzazione degli ambienti.
Che si tratti di caloriferi, riscaldamento a pavimento, termo-convettori fancoil, infrarossi o pompa di calore, l'impianto termico si serve di un liquido appunto termovettoriale che cede o sottrae calore percorrendo l'ambiente nei punti più consoni.
Il criterio col quale gli idraulici posano le tubazioni dell'impianto di riscaldamento non è mai casuale, ogni sistema di riscaldamento costituito da qualsiasi componente richiede un breve ma fondamentale studio di tutti i valori energetici presenti nell'ambiente da riscaldare, poiché questi influenzano il rendimento del "sistema cas" per circa il 65%.
Aumentando o diminuendo, ad esempio, le dispersioni di calore causate da spifferi o prese d'aria, possiamo avere differenti risultati percepiti.
Ecco dunque che entra in gioco il termotecnico, ovvero l'idraulico che si occupa principalmente di valutare e dare un valore matematico a tutti i componenti energetici e fattori di isolamento, dispersione, umidità, volume ed orientamento dell'involucro determinando così, secondo la fisica termodinamica, la quantità di calore necessaria e sufficiente al massimo rendimento dell'impianto di riscaldamento o termico. Per Legge anche contro le stagioni con picchi estremi di temperatura, seppur eccezionali per quella zona.
La termodinamica è la branca della fisica e della chimica che studia come qualsiasi massa, in un contesto detto "macroscopico" si comporta in base a delle variabili termodinamiche o funzioni di stato come la temperatura, la pressione, il volume, la composizione chimica.
La termodinamica applicata in maniera coerente in un impianto termico di riscaldamento è fondamentale per la riuscita più ottimale della gestione di un ambiente salubre.
Per fare un esempio, la termotecnica, avendo studiato la termodinamica, può stabilire la quantità di elementi di un termosifone in una determinata stanza a differenza di un'altra che necessita di un diverso numero di elementi.
Secondo le ultime leggi inerenti, ovvero il Decreto legge 4 Giugno 2013 n.63, convertito in legge dalla Legge n.90/2013, modifica della definizione di impianto termico tutti gli apparecchi fissi come stufe, caminetti, sistemi di riscaldamento localizzato ad energia radiante, sono assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unita’ immobiliare e’ maggiore o uguale a 5 kW.
Per far sì che il fluido contenuto nell'impianto termico circoli e sia sempre in temperatura giusta troviamo vari dispositivi ed apparecchi atti alla produzione di calore tramite combustione (impianto del gas), elettricità come pompe di calore (a corrente), irraggiamento con sistemi elettromagnetici ad infrarossi.
Categorie
Sono gestiti da un apparecchio che produce calore tramite la combustione di materiale fossile come ad esempio le caldaie che funzionano a gas, o apparecchi che bruciano il carbone o ad olio, etc. Questi sistemi producono dello scarto di combustione che deve essere correttamente smaltito e certificata la corretta evacuazione a mezzo di rilascio di idoneità tecnica da parte dell'installatore (impresa installatrice).
Gli impianti termici per induzione sono gestiti da un componente che riscalda il sistema idrico energetico a mezzo di carburante "non comburente" ossia che non brucia e non produce fumi, esso infatti cede calore latente (necessario al cambiamento di stato) all'ambiente ceduto da altri dispositivi come ad es. i circuiti di riscaldamento collegati a pannelli solari o fotovoltaici.
La maggior parte dei sistemi di riscaldamento viaggia su questo principio, tramite scambiatori di calore e punti di accumulo, come ad es i condizionatori.
L'irraggiamento è ancora poco conosciuto, tuttavia possiamo affermare che si sposa molto con i nuovi sistemi di conduzione dell'energia fotovoltaica, dato che si tratta di pannelli radianti ad emissione di raggi infrarossi che viaggiano su onde elettromagnetiche e riscaldano le pareti perimetrali del locale.
I pannelli a infrarossi irraggiano infatti secondo una direzione ben precisa, per questo motivo è possibile posizionarli anche a soffitto perché restituiranno calore per irraggiamento in tutto l'ambiante riscaldandone il perimetro fino al pavimento.
Attenzione!!La risposta è sì, se con pompa di calore, come se fosse l'impianto classico domestico OBBLIGATORIAMENTE da targare. Soprattutto se non vi sono sistemi ausiliari o secondari di supporto.
Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unita’ immobiliari ad uso residenziale ed assimilate, come ad esempio scaldabagni elettrici e a gas.
La manutenzione della caldaia deve essere effettuata ogni anno, salvo diverse disposizioni prescritte dal costruttore, mentre la prova fumi deve essere effettuata ogni 2 anni per gli impianti con potenza inferiore ai 35kW.
Quindi la risposta è: sì, chi possiede una caldaia è automaticamente possessore di un impianto termico.
Tutti gli impianti che funzionano a combustibile devono essere controllati ogni 2 anni minimo, se dichiarati in grado di funzionare.
Per legge inoltre, devono essere controllati e, qualora non soddisfino determinati parametri come la durezza dell'acqua o la corretta circolazione dei fluidi nell'impianto di riscaldamento, oltre al controllo e pulizia della caldaia, bisognerà effettuare un lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento o dell'impianto sanitario.
L'idraulico che ha effettuato l'installazione di nuova caldaia unitamente ad uno dei lavaggi di cui sopra, rilascia una dichiarazione dei lavori eseguiti, il committente verrà sempre guidato per la detrazione fiscale.
IMPORTANTISSIMO contattare il Centro Assistenza della marca della caldaia dopo la sostituzione dell'apparecchio, entro 3 mesi, non solo per la prima accensione o collaudo, ma anche per il controllo fumi, ai fini di garanzia, quindi per il rilascio di relativa documentazione che ne confermi o neghi l'utilizzo corretto al CURIT ed al Comune di competenza, il quale ne prenderà atto e deciderà se effettuare ulteriori accertamenti nei casi di mancanza dei requisiti minimi consentiti.
Già, perchè ogni impianto termico di riscaldamento a combustibile ha un livello molto alto di pericolo se non installato correttamente, il Comune quindi ha il diritto di obbligare un residente alla regolarizzazione secondo la norma vigente addirittura a mezzo di scadenza repentina correlata a multe o sanzioni.
In ogni situazione esistente sarà possibile, grazie a videoispezioni e rilevazioni con termocamere o strumentazione professionale indicata, l'individuazione esatta di problemi di ostruzioni e otturazioni, malfunzionamenti o perdite dell'impianto di riscaldamento.
Prenota subito un sopralluogo e per saperne di più: CHIAMA SUBITO UN TECNICO.
Il D.Lgs. 192/2005, con le successive integrazioni e disposizioni regionali, rende OBBLIGATORIA la manutenzione periodica ed il lavaggio di tutti gli impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati, secondo direttive del costruttore o se superano i 25 gradi francesi a livello di durezza.
La Gazzetta Ufficiale n. 132 del 10 giugno 2009, ha pubblicato l'adeguamento D.P.R. del 2 aprile 2009 n. 59, con il quale rendeva obbligatorio l'adeguamento degli impianti di trattamento dell'acqua nelle abitazioni, nel caso in cui il contenuto di calcare sia troppo elevato.
Questo trattamento dell'acqua coinvolge tutti gli impianti termici per la produzione di acqua calda sia ad uso sanitario che per il riscaldamento presso le nuove abitazioni o quelle realizzate a partire da giugno 2009; con una "durezza" dell'acqua pari o superiore a 25 gradi francesi.
Per gli impianti di riscaldamento centralizzati è fatto obbligo all’Amministratore dello stabile di chiamare a tempo debito il tecnico abilitato per la pulizia della caldaia, il controllo dei fumi (verifica di rendimento) e la verifica generale dell’impianto termico e del locale "centrale termica".
Ogni anno tutti gli impianti termici devono essere sottoposti a manutenzione, mentre la verifica del rendimento energetico della caldaia dovrà essere effettuata secondo le seguenti cadenze:
impianti fino a 35 kW => secondo le istruzioni indicate nel libretto di uso e manutenzione.
impianti da 35 a 350 kW => una volta ogni anno
impianti sopra i 350 kW => due volte all'anno
La sostituzione delle valvole di intercettazione di entrata ed uscita di un termosifone è da fare al momento giusto..
Spesso, durante una pulizia dell'impianto di riscaldamento o semplicemente durante una ristrutturazione, è necessario, ai fini di una maggiore resa termica e per condizioni di non conformità o malfunzionamento, un intervento idraulico di manutenzione per sostituzione della valvola e del detentore (valvola di ritorno generalmente posizionata in basso).
Vi sono casi in cui sia necessario per la presenza di "punti freddi" nei caloriferi o, peggio ancora, quando parte dei termosifoni in una zona grande della casa non funziona più, come nel caso degli impianti termici cosiddetti "ad anello" dove il ritorno di un calorifero corrisponde all'ingresso (mandata) del successivo e così via, creando un problema di scarsa o nulla diffusione del calore per interruzione del completo ritorno alla caldaia.
Se l'impianto termico è autonomo si potrà procedere in qualsiasi momento, senza interpellare l'amministratore condominiale, senza necessità di svuotamento dell'impianto centralizzato e soprattutto senza ulteriori costi aggiuntivi da parte del condominio.
Nel caso di appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato impiegheremo maggior tempo per gli accordi e disposizioni della manutenzione termica dell'intero stabile.
In ogni caso il lavoro dell'idraulico non durerà più di una giornata.
I nostri tecnici impiegati in questo tipo di mansione eseguono questa operazione a partire da € 80 per calorifero.
La cifra comprende l'uscita, il lavoro idraulico, la fornitura di valvola, detentore ed eventuale valvolino di sfiato.
La cifra potrà variare in base alla mole di lavoro per la rimozione dei caloriferi in ghisa, delle modifiche e/o spostamenti per la creazione di nuove valvole se si cambia tipo di radiatore.
>> Passa a:
- Lavaggio impianto riscaldamento
- Installazione impianto idraulico
Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.
Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 331 425 0282 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.
Se facciamo riferimento ai prezzi che troviamo nei negozi "fai da te" come Bricoman, Leroy Merlin, etc. e le varie offerte a Milano o Monza Brianza possiamo trovare dei prezzi, per l'installazione di condizionatori, che vanno dalle 280€ in su circa.
Molta differenza la fanno:
-Presenza predisposizione elettrica
-Presenza predisposizione idraulica
-Tempi di intervento (soprattutto in estate)
Il prezzo viene considerato "a split" con predisposizione di impianto esistente, tuttavia se siamo in possesso di una macchina dualsplit il prezzo non sarà il doppio e quindi se abbiamo una macchina e due split la promozione 2020 si offre a 399€.
Nel caso di due unità esterne viene conteggiato un ulteriore prezzo "a split". In sostanza due Monosplit vengono installati a partire da € 499,00, come il Monosplit con impianto predisposto ad € 249 (offerta Estate 2020)
Il nostro sito è in grado di fornire un servizio rapido, efficiente e soprattutto al di sotto dei prezzi di mercato grazie al contributo dei nostri tecnici che effettuano in maniera esclusiva questo tipo di intervento idraulico, occupandosi anche della messa in posa dell'impianto, ove non predisposto, a prezzi molto vantaggiosi.
Per eseguire un impianto idraulico per il condizionamento "fai da te" occorre una buona dose di esperienza: alle garanzie sull'istallazione, quindi, si aggiungono le certificazioni di installazione e di allacciamento.
In poche parole, per legge è OBBLIGATORIO certificare un impianto ed è quindi doveroso ricordare che sarebbe idoneo far installare e provare l'impianto da "mani esperte" ovvero tecnici idraulici / elettricisti abilitati alla mansione.
Per il "fai da te" è sufficiente munirsi di filtri antiallergici di ricambio, barrette o stik per il profumo.
La termoidraulica è il settore che si occupa di tutta la parte termodinamica dell'idraulica, ovvero effettua calcoli su variabili e costanti termiche sulla base di leggi fisiche della termodinamica che studia il movimento, la materia, l'energia,etc. traendone valori in cifre e coefficienti che ci permetteranno di capire come "trattare" o climatizzare l'ambiente domestico.
Il termoidraulico è un tecnico abilitato nel settore che si interessa di valutare, ad esempio in un locale, tutte le situazioni di termoigrometria, ossia l'insieme di temperatura, calore, umidità, dispersioni, movimenti delle correnti fredde e calde di un involucro, per poi definire dei valori secondo i quali si andrà a perfezionare/compensare fornendo o sottraendo calore in punti strategici.
Ora si potra "ri-calcolare" la classe energetica, perché ricordiamo che l'impianto di climatizzazione (invernale o estiva) è considerato (CURIT) a tutti gli effetti un impianto termico, talvolta primario.
Il parere di un termoidraulico generalmente (o comunque da parte nostra) non costa nulla, logicamente una perizia con dei rilievi tecnici sarà abbinata al tipo di intervento da eseguire ed i costi di perizia vengono decurtati dal totale del preventivo, è sempre il committente a decidere se fermarsi al sopralluogo o procedere.
Il prezzo per una stesura descrittiva di un ambiente medio, progettazione con tutti i valori da utilizzare negli impianti termici e di climatizzazione va dalle €200 in su, con noi, una volta commissionato il lavoro ed accettato il preventivo non costa nulla.
Diverso invece il discorso se si tratta di un parere, per quello siamo sempre a disposizione GRATUITAMENTE contattando i nostri tecnici al 3492137591.
Come si fa per il riscaldamento, altrettanto il termoidraulico farà per il calcolo energetico, che ci dirà quanto effettivamente sia necessario, in termini di kW, per condizionare un ambiente nella giusta "termoigrometria" e con conseguente risparmio energetico e minor emissioni.
In un impianto di condizionamento, il ruolo del termotecnico può essere di fondamentale importanza, dunque, ai fini di risparmio energetico ed ottimizzazione dei consumi, la nostra opinione è sempre quella di partire da un calcolo matematico, successivamente si "va di esperienza".... ovvero, fino a che si possono calcolare dispersioni termiche con valori matematici deducibili (ad esempio come gli infissi ad un certo abbattimento acustico e isolamento termico)conviene seguire il calcolo.
I nostri idraulici certificano ogni intervento e garantiscono ogni impianto per almeno 2 anni dalla posa, che viene effettuata con le operazioni corrette di "vuoto" e riempimento con gas refrigerante adatto, nella giusta quantità e pressione.
Siamo in grado di fornire apparecchi DELLA LINEA PROFESSIONALE con installazione impianto certificato. Anche in giornata e con garanzia di min.2 anni.
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Noi siamo in grado di trovare per te la soluzione migliore ad un piccolo prezzo di fabbrica, sia per la lavorazione che per la fornitura delle migliori marche e centri assistenza referenziati.
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I nostri esperti dispongono dei migliori apparecchi nonché delle migliori offerte per il condizionamento e sono in grado di valutare al meglio le caratteristiche più idonee per il tuo ambiente domestico.
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- Calcolo del valore termico e dispersioni di calore per la climatizzazione e riscaldamento
- Riscaldamento a pavimento, classico, termoconvettori e pannelli solari
- Conduzione di aria, aria compressa e condizionatori
I nostri idraulici di Milano città e Province, effettuano la posa in opera dell'impianto di condizionamento, sia sotto traccia avvalendosi di muratori, che con canalina esterna, ANCHE DIRETTAMENTE IN GIORNATA!!!.
Tutti gli impianti di condizionamento sono messi alla prova prima con il "vuoto" , successivamente riempiti in maniera completa ed con il tipo di gas refrigerante adeguato, certificazione di conformità impianto di raffrescamento ed impianto termoidraulico.
A seconda della predisposizione su cui verranno installati i condizionatori otterremo un costo differente per la posa degli split e della macchina (unità) esterna.
E' indispensabile adottare un criterio di valutazione, per la scelta del climatizzatore, dalle caratteristiche del potenziale termico della pompa di calore alle strategie di posizionamento della sua espansione diretta (split) che faccia sempre riferimento ad un intervento certificato da personale qualificato per tale mansione.
I prezzi possono dividersi sostanzialmente in due categorie:
Quando l'idraulico e l'elettricista installatore si trovano a dover posizionare gli split e l'unità esterna effettuando i collegamenti e le prove di tenuta, ma senza dover posare alcun tipo di impianto perché esistente.
In questo caso i prezzi si aggirano intorno ai 280€ a split.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una situazione di totale assenza di impianti per la conduzione del refrigerante, di condensa e corrente elettrica.
In questo caso l'idraulico e l'elettricista dovranno creare e convogliare con varie canaline e forature passanti, tutti gli impianti idraulici ed elettrici del caso, probabilmente si necessiterà di un muratore per probabili forature o carottature interno/esterno.
Questa fase ha un prezzo medio di circa 400€ a split.
Per riassumere, il prezzo medio per installare i climatizzatori può variare dalle 280€ a split per le situazioni di favorevole condizione di predisposizioni idro-elettriche e dalle 400€ in su per la posa di climatizzatori e dell'impiantistica CERTIFICATA.
I costi di installazione variano inoltre secondo diverse aziende che erogano questo servizio, in base alle loro disposizioni ed al numero di operanti del settore a disposizione.
Uno dei prezzi più bassi che possiamo trovare è sicuramente quello di Leroy Merlin, un pò più di 280€ per split (con predisposizioni idrauliche ed elettriche presenti), l'unico inconveniente è che ci sono tempi relativamente vari di attesa e non sempre i tecnici sono "al passo" per tutti, diciamo così.
La base di partenza di Leroy Merlin, come Bricoman o rivenditori come Euronics o Unieuro, piuttosto che Mediaworld, non è più bassa come anni fa, infatti se il prezzo medio nelle zone di Milano ed altre province si aggira intorno ai 280/300€ a split, quest'anno, ad esempio Leroy Merlin, ha fissato l'offerta installazione a poco più di 280€.
Non parliamo nuovamente dei tempi e del servizio, bensì dell'affanno che ci sarà quest'anno nell'acquisto, in contrapposizione alla vendita esclusiva a personale QUALIFICATO. Il consiglio è sempre quello di richiedere la dichiarazione per l'impianto e l'installazione da parte di impresa che sia iscritta al censimento del gas, con relativo numero di patentino aggiornato e certificazione di impresa (ultima normativa in vigore 2020).
Il prezzo più alto che potremmo trovarci ad affrontare non è decifrabile, tuttavia possiamo affermare che più si allunga il tratto di collegamento fra unità esterna e split, maggiore sarà il costo per la posa, oltre alle forature passanti necessarie.
Il nostro team di idraulici specializzati nell'installazione di condizionatori gartantisce il miglior prezzo sul mercato, a partire dalle 249€ a split, con una risposta immediata al cliente ed un servizio garantito almeno 2 anni, effettuato entro 48 ore.
Facciamo un esempio, se ho acquistato un climatizzatore dual split e quindi con una sola unità esterna, spenderò € 498 circa, ricordiamo che l'installazione è completa, come tutti i procedimenti necessari al funzionamento corretto del condizionatore e la disposizione dei fori passanti per impianto inclusa la parte elettrica vanno considerati sul posto in termini di dimensionamento.
Questo a causa della conformazione delle schede elettroniche che a volte vanno alimentate per ogni split, indipendentemente, a volte sono alimentate semplicemente collegandole all'unità esterna.
Per questa ragione andremo a "passare" i fili della grandezza e nella maniera necessaria in base al disegno sullo schema elettrico, che cambia da Daikin a Samsung, piuttosto che da Mitsubishi a Zephir...e così via.
Attenzione: richiedere sempre una manodopera specializzata per confrontare i prezzi e le offerte degli idraulici!!
Spesso capita di trovarsi in situazioni per le quali è necessario ripristinare l'impianto di refrigerazione del sistema di climatizzazione dell'appartamento, anzichè predisporre un nuovo impianto per via degli anni trascorsi infatti, molti punti dell'impianto di condizionamento sono soggetti a dilatazioni e vibrazioni o restringimenti sensibili, a causa dei quali avvengono delle piccole dispersioni nel tempo.
Un altro motivo per cui potrebbe essere necessaria una ricarica potrebbe essere una precedente e poco accurata installazione. Infatti un'operazione di vuoto fatta in maniera grossolana, un riempimento parziale anche con tubazioni lunghe, giunti, potrebbero esaurire le potenzialità di un impianto di refrigerazione dell'aria in pochissimo tempo, in altri casi anche dopo qualche mese.
Il nostro team di idraulici a Milano e Monza Brianza, offre assistenza per tutte le marche di condizionatori sul territorio, è anche Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie, scaldabagni e condizionatori.
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Impianti-apparecchi per raffrescamento e riscaldamento: chiarimenti e consigli idraulici.
La caratteristica principale che distingue i due termini è la loro funzione, ovvero un impianto di climatizzazione può essere sia invernale (impianto termico di riscaldamento) che estiva (impianto di raffrescamento), mentre il condizionamento è prettamente dedicato al raffrescamento dell'aria.
L'impianto di CLIMATIZZAZIONE è un impianto idraulico che CLIMATIZZA un ambiente, locale o edificio, in estate come in inverno; segue principi della termodinamica e di termoigrometria ovvero la regolazione di temperatura, umidità, salubrità dell'ambiente, impostazioni delle caratteristiche del sistema rispetto all'ambiente esterno e molto altro.
In buona sostanza possiamo definirla l'evoluzione termico-tecnologica del CONDIZIONAMENTO, impianto concepito precludendo alcune cose, vediamo quali..
L'impianto di condizionamento è la rete in rame/ottone che conterrà il gas refrigerante, veicolo termico (o termovettore) atto a RAFFRESCARE esclusivamente.
Gli impianti idraulici di condizionamento possono essere destinati anche alla climatizzazione invernale se lapparecchio collegato è provvisto di pompa di calore;
Tutti gli impianti e tutti gli apparecchi contenenti gas refrigerante climalterante devono essere posati, manutenuti o modificati da idraulici e frigoristi di IMPRESA CERTIFICATA ANNUALMENTE ed in possesso del Patentino F-Gas che ne autorizza la manutenzione e contabilizzazione OBBLIGATORIA presso i registri (banca dati) preposti. Sì, anche per una semplice ricarica.
Per tutti i frigoriferi o condizionatori si può ricorrere ad un vero e proprio frigorista, oltre che tecnico abilitato.
Infatti la differenza tra aria condizionata-condizionamento e sistema frigorifero è davvero minima, anche perché chi ha inventato l'aria condizionata ha creato un vero e proprio frigorifero con aria di passaggio e successivamente alri elementi di gestione-controllo. Dunque simile anche al raffrescamento, tuttavia quest'ultimo si riferisce alla climatizzazione estiva di impianti termici ad aria, acqua, pompa di calore e viene utilizzato raramente per frigo o congelatori mobili.
Il nome in questione è Willis Haviland Carrer, ingegnere ed inventore degli U.S.A. il quale, nel 1906 ottenne il brevetto per il primo sistema scientifico sperimentale di aria condizionata.
Inizialmente dei sistemi primitivi di condizionamento furono introdotti per gli ospedali americani, il Dott. Carrer creò il primo sistema "domestico" e dunque aria condizionata e fredda di utilizzo più spicciolo; per nulla differente dal sistema attuale, mentre all'epoca il Signor Willis dovette ingegnarsi per risolvere un problema di umidità di una fabbrica in cui si utilizzava la carta che spesso raggrinziva, ostacolando il lavoro finale di stampa.
Il 17 Luglio del 1902, sfruttando i passaggi di stato dei gas, per ottenere delle variazioni di temperatura rispetto al normale comportamento delle altre sostanze, sottoposte a pari temperatura.
L'inventore del condizionatore sfruttò per la prima volta la legge fisica e chimica di alcuni gas, i quali potevano essere refrigerati in maniera più efficace dell'acqua o aria, quindi si organizzò per convogliare la nuova temperatura ricavata, all'interno dell'ambiente.
Da allora, la tecnica di recupero di energia calda o fredda dalle proprietà dei gas, viene utilizzata per tutti i sistemi (anche i più all'avanguardia) di climatizzazione.
A costituire un impianto di condizionamento vi sono delle parti e componenti fondamentali da predisporre per l'installazione. Partiamo dalle quelle più grandi come la macchina-motore dettaUnità esterna.
La cosiddetta "unità esterna" o unità principale che va appunto installata al di fuori dei locali da refrigerare o da condizionare è il sistema energetico primario dal quale dipende il funzionamento ed anche il risparmio energetico a seconda dell'ubicazione e delle proprie caratteristiche inverter.
L'unità posta esternamente contiene sia il vero e proprio motore elettrico che muove tutto il sistema, che la ventola che espelle l'aria di differenza calorica. Possiede inoltre lo scarico della condensa che inevitabilmente crea di inverno, come gli split a parete fanno d'estate.
Gli split sono le unità interne che erogano l'aria condizionata e generalmente si applicano su parete verticale, in alto, per far sì che l'aria condizionata si diffonda in maniera completa e la condensa prodotta possa percorrere una sufficiente discesa in pendenza fino aconvogliare nello scarico.
La terza ed ultima parte componente è l'impianto, quindi i tubi e corrugati/fili elettrici, detta anche predisposizione.
La compressione del gas refrigerante può avvenire in due modi differenti nel nostro caso, in espansione oppure compressione, per questo motivo (e per il rapporto proporzionale tra pressione, volume e temperatura) aumentando la pressione del gas, diminuendone il volume, aumenterà la temperatura e viceversa diminuendo la pressione ed aumentando il volume del gas con una espansione, la temperatura diminuirà.
Cerchiamo di capire a cosa si riferisce il termine e soprattutto sfatiamo i falsi miti o informazioni distorte..
In un condizionatore come in un climatizzatore esistono varie componenti che permettono il controllo della macchina, in particolare il sistema inverter è legato al controllo elettronico della frequenza di potenza, i famosissimi Hertz (Hz), in buona sostanza accorcia o allunga la curva (sinusoidale) della frequenza di potenza immessa nel sistema via via che ne serve meno. Grande trovata fondamentale per il risparmio energetico.
I primi condizionatori infatti consumavano parecchio essendo privi dell'inverter; la potenza era sprigionata e fornita al sistema di climatizzazione tutta insieme e fino al raggiungimento della temperatura, per poi spegnere direttamente il motore. Il ciclo successivo dunque effettuato nuovamente fino al massimo della potenza.
La predisposizione per l'impianto di condizionamento è l'insieme di tubazioni, parte idraulica e parte elettrica, che vengono progettate, posate (esternamente con canalina o sottotraccia) per raggiungere e collegarsi alle unità.
Nelle nuove ristrutturazioni, soprattutto nelle città come ad es. Milano o Monza Brianza, la predisposizione per l'acquisto in un secondo tempo della macchina e split è molto diffusa. Ad oggi il climatizzatore sta diventando sempre più comune grazie a modelli sempre più innovativi, a discapito delle vecchie ed ormai obsolete predisposizioni dei primi anni 2000.
L'elemento che fa refrigerare il sistema che poi andrà a condizionare l'ambiente tramite l'aria è sicuramente un gas caricato all'interno dell'impianto a determinate condizioni, tra le quali la più importante, il vuoto creato con la cosiddetta "macchina o pompa del vuoto", che è una attrezzatura elettro-idraulica adibita prettamente a questa fase.
La pompa o macchima del vuoto è detta vacuometro, ha la funzione di depressurizzare l'impianto, tenendolo controllato ed a pressione negativa costante, quindi privo di dispersioni, per creare il "sottovuoto" nei tubi.
Successivamente permetterà e favorirà la corretta immissione del gas refrigerante nell'impianto idraulico.
Dpr 43/2012 (CD "PATENTINO DEL FRIGORISTA").
Il regolamento 303/08 è rivolto alle persone che operano su apperecchiature fisse di refrigerazione e di condizionamento d'aria e pompe di calore contenenti gas fluororati. Per realizzare gli impianti di condizionamento e poter operare sui condizionatori ricordiamo che è indispensabile, anche ai fini di garanzia, per la sicurezza e la tutela delle persone negli ambienti domestici e civili, la manutenzione certificata da idraulici abilitati a questo tipo di mansione. La legge impone questo anche ai fini di tutela dell'ambiente, quindi dell'ozono.
Hai bisogno di un impianto di condizionamento per climatizzare il tuo ambiente domestico?
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Oggi,con gli stessi soldi puoi acquistare un sistema di condizionamento fisso, con macchina (o unità) esterna e split, efficiente ed in grado di rinfrescare la tua abitazione in modo uniforme, risparmiando sulle bollette e senza la scomodità o il rumore di un apparecchio mobile.
Noi idraulici, come la maggior parte dei nostri colleghi è in grado di trovare la migliore soluzione ad un piccolo prezzo di fabbrica.
Con la stessa spesa di un condizionatore portatile potresti ottenere un impianto di climatizzazione con split fissi delle migliori marche e senza intervenire con opere murarie.
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A seconda della predisposizione su cui verranno installati i condizionatori otterremo un costo differente per la posa degli split e della macchina (unità) esterna.
I prezzi relmente distinti possono essere sostanzialmente due, ovvero:
Quando l'idraulico e l'elettricista si trovano a dover posizionare gli split e l'unità esterna effettuando semplicemente i collegamenti e le prove di tenuta, ma senza dover posare alcun tipo di impianto perché preesistente.
In questo caso i prezzi si aggirano intorno ai 250-300€ a split, per interventi anche in giornata, dove una eventuale seconda, o terza, o quarta unità esterna verranno considerate come ulteriori punti.
Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una situazione di totale assenza di impianti per la conduzione refrigerante, di condensa e corrente elettrica.
In questo caso l'idraulico e l'elettricista dovranno creare e convogliare con varie canaline e forature passanti, tutti gli impianti idraulici ed elettrici del caso, probabilmente si necessiterà di un muratore per eventuali quanto probabili forature e carotteture interno/esterno.
Questa fase ha un prezzo medio di circa 400€ a split.
Per riassumere, il prezzo medio per installare i climatizzatori può variare dalle 250-300€ a split per le situazioni di favorevole condizione di predisposizioni idro-elettriche e dalle 400€ in su per la posa di climatizzatori e dell'impiantistica.
I costi di installazione variano inoltre anche per via delle diverse aziende che erogano questo servizio, in base alle loro disposizioni ed al numero di operanti del settore a disposizione.
Uno dei prezzi più bassi che possiamo trovare è sicuramente quello di Leroy Merlin, intorno alle 280€ per split, l'unico inconveniente è che ci sono tempi molto lunghi di attesa e non sempre i tecnici sono nei tempi, quindi disponibili.
Mediamente questo prezzo lo troviamo a Milano o Monza Brianza a partire dalle 300€.
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*L'offerta è valida per i nuovi clienti 2021 e comprende n.2 anni di garanzia con decorrenza dalla data d'installazione e collaudo. L'offerta si intende al netto di Iva, trasporto ed esclude tutto quanto di accessorio ed oltre le distanze minime di installazione tra macchina e split.
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